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fase di restauro del mobile inizia con l’eventuale rimozione della vernice protettiva che potrebbe essere presente sulle superfici del tavolo soprattutto su quella piana di appoggio; capita molto spesso, soprattutto se il mobile è molto vecchio, che ci siano stati interventi nel corso degli anni che possono aver depositato sulle superfici numerosi strati di vernici, anche non conformi ad un lavoro ben eseguito.
Per sverniciare le superfici è possibile affidarsi ad appositi reagenti chimici di ultima generazione, prodotti che in pochi minuti sciolgono la vernice preesistente in modo che sia possibile eliminarla con l'aiuto di una spatola. In alternativa,si possono utilizzare i vecchi sverniciatori prestando attenzione alle mani, che vanno protette con guanti resistenti e indossando con una mascherina per evitare di inalare le sostanze nocive. Una volta terminata la fase di sverniciatura è molto importante eliminare tutti i residui dei prodotti utilizzati per l'operazione, usando un panno umido e aiutandosi con paglietta fine e diluente. Si prosegue con il lavaggio del piano con un panno imbevuto in alcool per eliminare tutti i residui, dopodiché si inizia la fase di sgrossatura e levigatura del piano del tavolo e dei suoi componenti. SODIAL 4 pz 10x6cm in legno massello di stile europeo in legno massello intagliato gambe mobili TV Cabinet Feets Prezzo: in offerta su Amazon a: 20,73€ |
Finita la fase di sverniciatura vera e propria, con una carta vetrata con una grana non troppo grossa per evitare di lasciare segni difficili da eliminare, si levigano tutte le parti da restaurare rimuovendo segni e difetti.
Se il legno del tavolo va tinteggiato di un altro colore allora è opportuno mettere a nudo tutte le parti interessate e utilizzare dello stucco specifico per legno già composto in barattoli, oppure utilizzando quello in polvere che richiede pochi minuti per la preparazione. Con quest’ultimo otturiamo eventuali fori soprattutto quelli causati da qualche tarlo. A proposito di tarli, è molto importante valutare con attenzione la loro presenza, perchè essi sono molto difficili da eliminare. Per poter liberare il tavolo da questi ospiti indesiderati è opportuno eseguire un trattamento specifico, che protegga il legno da futuri attacchi. Un prodotto valido è l'olio di lino cotto che può essere applicato dopo essere stato diluito con essenza di trementina o acquaragia; questo prodotto può essere utilizzato anche quando si desidera dare al mobile una finitura naturale. Terminata la fase di sgrossatura, con della carta abrasiva finissima provvediamo a rendere la superficie liscia e setosa. Una passata con una spugna umida, consente di eliminare i residui di polvere e preparare nel migliore dei modi il tavolo di legno all’operazione successiva di coloratura e finitura.La coloratura del legno può avvenire utilizzando apposite aniline vendibili in bustine presso i colorifici, disponibili in tutte le tonalità di colore e ricavate direttamente dal legno originale quindi in faggio,noce scuro chiaro, mogano, ciliegio etc.
Le bustine vanno sciolte sia in acqua che in alcool e quest’ultimo è ideale se si intende restaurare il legno con una lucidatura a gommalacca. L’applicazione richiede almeno due passate di colorante, ma tuttavia dipende dalla qualità del legno;infatti se è piuttosto poroso potrebbero essere necessarie fino a quattro mani di colorante. Terminata anche la fase di coloratura possiamo applicare la finitura. La scelta può ricadere su tre tipologie: a cera, con alcool e gommalacca o con vernice finale. Quest’ultima è piuttosto facile da applicare (spray o a pennello) ed è consigliata per chi non è molto esperto nei lavori di restauro e per mobili che non hanno grande valore.Per quanto riguarda le prime due, si possono applicare con dei tamponi fatti di tela con all’interno batuffoli di ovatta e con piccole quantità di olio di lino per idratare, e pomice in polvere per ottenere un leggero effetto smeriglio antiporosità. Entrambe le lucidature si possono completare in modo parziale o totale a seconda dei gusti e delle esigenze di arredamento.Se abbiamo intenzione di rispettare l'originalità del mobile, potrebbe essere necessario procedere con una fase di finitura che preveda una lucidatura a gommalacca; in questo caso occorrerà procedere con metodo e pazienza e il risultato sarà splendido.
La gommalacca è un prodotto ottenuto dalla secrezione di un particolare animale che vive in Asia e viene venduta sotto forma di scaglie, o, per una maggiore facilità d'uso, in una soluzione già pronta all'uso. Se si acquistano le scaglie, la soluzione andrà preparata facendole sciogliere in alcool a 94° o più gradi, nelle proporzioni di 100/200gr per litro.Essa può essere applicata a pennello, per mobili di meno valore o, per un risultato ottimale, a tampone, operazione che richiede una certa abilità e tanta pazienza.La lucidatura a tampone con gommalacca consente di ottenere un tavolo restaurato a regola d'arte, ma per ottenere dei buoni risultati, è necessario imparare la tecnica corretta per la sua stesura e procedere con calma. Se si fanno errori nella stesura e si incappa in una "bruciatura", dovuta alla rimozione con il tampone della ceralacca non ancora asciutta, non è possibile correggere l'errore solo localmente, occorre passare tutta la superficie con della lana d'acciaio finissima e ripetere la stesura. Prima di procedere con la lucidatura vera e propria, è necessario chiudere i pori del legno con della polvere di pomice; essa va stesa sulla superficie e sfregata con l'utilizzo del tampone impregnato di gommalacca diluita, dando delle passate vigorose per evitare che la polvere rimanga in superficie. Una volta che la superficie sarà liscia, occorrerà attendere un paio di giorni per passare alla fase di lucidatura vera e propria.
Stendere la gommalacca con un tampone nuovo, seguendo le venature del legno e senza ripassare dove si è appena passati; procedendo fin quando il tampone non sarà asciutto. La fase successiva dovrà prevedere la stesura della gommalacca più diluita con un andamento ad otto, per poi disegnare dei cerchi con uno strato di gommalacca sempre più diluita. Ricordarsi di lasciar asciugare molto bene tra una mano e l'altra.Il vostro tavolo è vecchio e di poco valore, non volete disfarvene ma un restauro come quello descritto non risulterebbe conveniente? Niente paura, non dovete pensare che non ci sia soluzione.
Con un po' di fantasia e buona volontà potrete dare un volto nuovo anche ad un arredo che abbia un valore solo affettivo. In questo caso, invece di procedere con una coloratura con anilina e la successiva lucidatura con gommalacca, potreste pensare di dare un nuovo aspetto al vostro tavolo impiegando uno smalto colorato, scegliendo la tinta che più si adatti allo stile della vostra casa, e magari realizzando delle decorazioni con la tecnica del decoupage.Per fare ciò tutto quello che dovrete fare sarà preparare la superficie da verniciare, eliminando l'effetto lucido che potrebbe esserci a causa di una vecchia vernice, aiutandovi con l'utilizzo di una carta vetrata dalla grana sottile. Spolverate bene ed eliminate ogni traccia di polvere. A questo punto passate lo smalto che avete scelto, almeno in due mani, lasciando asciugare tra una e l'altra. Se decidete di personalizzare ancora di più il vostro mobile, una volta asciugata la pittura, potrete applicare le decorazioni scelta con l'aiuto della colla vinilica per poi ripassarle con della vernice trasparente che fisserà il tutto.
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