Catasto

La parola “catasto” ha origine da un termine greco che significa “riga per riga”. Il concetto si riferisce a una elencazione di mappe e documenti che riguardano l’insieme dei beni immobili presenti in un determinato territorio. L’elencazione di questi beni immobili comprende anche l’indicazione dei proprietari. Il catasto ha origini antichissime, come dimostra anche la parola di derivazione greca. I primi esempi di catasto o di indagini catastali si hanno nell’antico Egitto, all’epoca dei faraoni, quando si cercava di censire i beni immobili e i terreni per effettuare il calcolo delle tasse da pagare ai sovrani. La pratica venne ripresa durante la dominazione araba, che istituì in Sicilia un vero e proprio registro dei beni censiti, rappresentando, di fatto, il primo registro catastale della storia. La pratica introdotta dagli Arabi continuò nel Medioevo, ... continua

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prosegui ... , quando si stabili di censire i beni immobili presenti in un determinato territorio e di individuarne i proprietari. In termini moderni, il catasto coincide con il registro dove vengono registrati tutti i beni immobili e i terreni presenti in una specifica area geografica. Questo registro contiene l’indicazione delle caratteristiche dell’immobile, la sua mappa, la porzione di area su cui insiste e le generalità dei proprietari. Il Catasto, detto anche Registro dei beni immobiliari, è tenuto dall’Agenzia del Territorio, incorporata dall’Agenzia delle Entrate. In passato, gli elenchi catastali erano tenuti dai Comuni. Quando si vogliono conoscere dei dati su un determinato immobile, basta richiedere dei documenti agli uffici del Catasto. I documenti si possono richiedere a un professionista abilitato, oppure si possono scaricare on line compilando dei moduli di richiesta sul sito dell’Agenzia del Territorio. La visura fornirà i dati identificativi dell’immobile e del proprietario. Questi dati si compongono di un foglio e della particella: si tratta di dati tecnici che consentono di individuare esattamente la posizione dell’immobile e la sua classificazione. Le visure catastali vengono redatte grazie ai dati contenuti negli atti pubblici di acquisto di immobili e terreni. Tutti i passaggi di proprietà vanno infatti registrati presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Di solito, la registrazione del passaggio di proprietà dell’immobile viene effettuata direttamente dal notaio che ha redatto l’atto comprovante il passaggio di proprietà. Tutte le compravendite di immobili e terreni vanno redatte solo per atto pubblico, cioè sono atti che possono essere consultati da tutti e che vanno obbligatoriamente registrati al Catasto. I dati del catasto sono uno strumento che permette anche di calcolare il pagamento delle tasse e delle imposte che gravano sugli immobili, nonché di fissarne il loro valore economico sulla base di un coefficiente fissato per legge dagli uffici del Catasto e chiamato “rendita catastale”.