Comodato d'uso

Il comodato d'uso e i suoi elementi essenziali

Gli articoli 1803 e seguenti del codice civile disciplinano la materia contrattuale del comodato d'uso.

Normalmente con questo termine si fa riferimento al contratto a titolo gratuito, con il quale una parte chiamata comodante, consegna a un'altra parte detta comodatario, un bene mobile o immobile. Il comodatario potrà servirsi della cosa solo per un tempo o per un uso determinato e avrà l'obbligo di restituirla al comodante alla scadenza convenuta o, in assenza di un termine specifico, quando quest'ultimo ne faccia richiesta. Elemento essenziale del comodato è la gratuità, non esistono comodati a titolo oneroso. I beni oggetto di contratto possono essere solo cose inconsumabili, per esempio un'automobile, un'abitazione o un libro, mentre non è possibile comprendere beni quali generi alimentari o denaro. Nel corso del contratto il comodatario potrà utilizzare i beni ripetutamente e alla scadenza dovrà restituirli nella loro individualità. Il comodatario può servirsi del bene per gli usi convenuti con il comodante e in nessun caso potrà vendere la cosa o cederla a terzi, poiché la proprietà resta sempre e comunque in capo a quest'ultimo. Nonostante non avvenga nessun passaggio di proprietà, le spese e gli oneri derivanti dall'uso della cosa devono essere pagate dal comodatario.

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Forma contrattuale

Forma contrattuale Comodato d^uso Vista la gratuità del contratto di comodato, è possibile la sua stipula sia in forma verbale sia in forma scritta scritta. Nel caso di contratti stipulati verbalmente, siano questi relativi a beni mobili o immobili, non è necessaria la registrazione.

Normalmente nel comodato di beni immobili è buona norma l'utilizzo della forma scritta con successiva registrazione presso l'Agenzia dell'Entrate entro venti giorni dalla sottoscrizione del contratto. L'utilizzo della forma scritta e soprattutto della registrazione assume rilevanza nell'ambito immobiliare non solo per quanto riguarda il pagamento di eventuali imposte ma, anche perchè il comodatario potrà intestare a suo nome le varie utenze che faranno capo a quell'immobile, quali gas, energia elettrica o utenza telefonica. La registrazione comporta il pagamento dell'imposta di registro nel termine fisso di euro 168,00 da pagarsi con modello F23. Si dovrà apporre sul contratto una marca da bollo da 16 euro ogni quattro facciate o ogni cento righe, in genere saranno necessarie due copie del contratto. Nell'eventualità in cui le marche da bollo siano emesse in seguito alla data di stipula del contratto, dovranno integrarsi con un ulteriore marca da bollo di due euro. La registrazione è eseguita un'unica volta alla stipula del contratto e non necessita di rinnovo se il contratto prosegue tacitamente oltre la scadenza.

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    Comodato d'uso: Distinzione del comodato da altre fattispecie contrattuali simili

    Il comodato potrebbe a prima vista essere confuso con altre fattispecie contrattuali, ma esistono alcuni particolari che ci aiuteranno a distinguerlo e a non cadere in errore.

    Comodato e locazione: se pensiamo a un immobile, la differenza tra i due contratti sarà palese. Nel comodato potrò utilizzare l'immobile a titolo gratuito a patto di restituirlo nelle stesse condizioni alla scadenza. Nella locazione per godere dell'immobile dovrò pagare un canone di locazione al locatore. E' pertanto l'elemento della gratuità a differenziare le due forme contrattuali.

    Comodato e mutuo: nel comodato abbiamo a che fare con beni inconsumabili, nel mutuo i beni sono in genere cose fungibili come il denaro. Nel primo caso passa dal comodante al comodatario la semplice detenzione delle cose nel secondo caso assistiamo al passaggio della proprietà, alla scadenza si dovranno restituire non le stesse cose ma le stesse quantità. Si pensi al mutuo di denaro è impensabile restituire le stesse monete o banconote che ci furono date dalla banca.

    Comodato e deposito. La differenza tra comodato e deposito è veramente molto semplice, mentre il comodatario può utilizzare il bene oggetto del contratto nel deposito, esiste l'obbligo in capo al depositario di non servirsi della cosa ma semplicemente di custodirla e renderla a richiesta del depositante. Per esempio se lascio la mia macchina in un parcheggio custodito si parlerà di deposito, se lascio la mia auto a un amico per una gita, si tratterà di comodato.



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