punti fiduciali catastali

punti fiduciali catastali: Punti fiduciali catastali

punto fiduciale

L’ufficio del Catasto, è per molti una struttura dedita allo svolgimento di pratiche burocratiche noiose e obbligatorie. In realtà il catasto è ad oggi, un ufficio estremamente moderno, rivolto al futuro, all’ammodernamento, alla tecnologia, al cambiamento. Negli ultimi tempi, le forme di modernizzazione si sono concretizzate, nell’introduzione di nuove reti di appoggio, apostrofate con il nome di punti fiduciali catastali. Qualsiasi attività, svolta dal tecnico, deve essere assolutamente messa a confronto con dei punti di riferimento, che possano realizzare un’analisi maggiormente approfondita. Il Catasto, procura una mappatura dei punti fiduciali, che includono una serie di elementi, che non possono essere toccati, ma che anzi costituiscono dei punti di riferimento, come murature antiche, campanili. All’interno della mappatura, questi precisi punti fiduciali, devono rimanere ad una certa distanza tra loro, affinchè si crei un certo equilibrio sul terreno stesso. Molto spesso, i punti fiduciari, sono pochi, o non equilibrati o equidistanti tra loro: in questo caso, i tecnici, che ricoprono questo ruolo, hanno il compito di richiedere altri punti fiduciali, per migliorare il riconoscimento degli stessi. Il riconoscimento deve avvenire in base ad un criterio di riconoscibilità e semplicità nell’individuazione. Ogni singola Provincia, possiede una tabella personale con i punti fiduciali catastali del territorio; insieme a questa tabella, si trovano le distanze tra i diversi punti fiduciali, ovvero le distanze tra i diversi elementi, che possono cambiare con il passare del tempo. Per questo motivo, questa tipologia di archivio, viene aggiornata a scadenza regolare. A questi archivi, si aggiunge poi il MON, che è l’insieme dei punti fiduciali inseriti dagli stessi tecnici, con il passare degli anni. In alcuni casi,suddetti punti fiduciali, possono trovarsi in punti del territorio, appartenenti ad un suolo privato: dovendo realizzare un’ispezione, i tecnici dovranno, in questo particolare caso, effettuare una richiesta specifica, dettata da una procedura particolare per poter realizzare eventualmente un sopralluogo. I tecnici, operano il loro lavoro con dei sistemi informatici, che registrano specificatamente tutte le operazioni necessarie, che vengono poi inglobate in un archivio, costantemente aggiornato, che va spedito poi all’Agenzia del Territorio. L’aggiornamento che viene eseguito dai tecnici, è di diversi tipi: mappale, particellare e di frazionamento. Queste tre tipologie di aggiornamento presentano delle sostanziali differenze: quello di tipo mappale, corrisponde all’introduzione di un fabbricato nuovo o all’ampliamento di un casato già esistente. L’aggiornamento di frazionamento, corrisponde ad una spaccatura che avviene su un determinato punto catastale, ovvero alla divisione (vendita per esempio), di una parte di terreno o di un fabbricato molto ampio. Il particellare, infine, corrisponde ad una disuguaglianza di un punto del terreno.
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