Secondo l’ aromaterapia, inoltre, il gelsomino inibisce il dolore e crea uno stato di felicità e di benessere fisico e psichico, mentre per la medicina omeopatica il gelsomino giallo è indicato per la cura dell’ influenza, del raffreddore e della cefalea.
Tra le specie maggiormente rustiche ricordiamo il Gelsomino d’ inverno (il Jasminum nudiflorum) e il Gelsomino giallo (jasminun primulinum), caratterizzati da fiori gialli, mentre tra le specie maggiormente coltivate per la loro bellezza troviamo il Gelsomino di Spagna (Jasminun grandiflorum) e il Gelsomino bianco (Jasminum officinale).
il gelsomino d’ inverno è conosciuto come Gelsomino di S. Giuseppe, ed è di origine cinese. E un arbusto molto rustico che può superare i due metri di altezza, e che fiorisce in pieno inverno sui rami privi di foglie, producendo dei fiori piccoli e gialli. Il gelsomino giallo è di origine cinese, è rampicante e sempreverde, e può superarei tre metri di altezza. Esso si ricopre di grossi fiori gialli. Il gelsomino di spagna è invece originario dell’ india e in genere raggiunge i due metri di altezza; per vivere in salute ha bisogno di un clima molto mite. Nelle aree con condizioni climatiche avverse, deve essere cltivato esclusivamente in vaso, in mdo da poter essere ricoverato in serre non riscaldate. Il gelsomino bianco è anch’ esso di origine indiana, è rampicante e rustico, può essere coltivato sia in piena terra che in vaso ed è adatto a climi anche abbastanza freddi, con temperature che raggiungono anche i 15°C.
Varie sono le malattie fungine che può contrarre il gelsomino.
Una prima malattia molto comune è quella provocata dall’ oidio, che si manifesta con la presenza di foglie scolorite e coperte di polvere bianca. Proprio per questo, la malattia viene chiamata anche mal bianco. Ovviamente questa malattia colpisce anche i fiori e i boccioli che rinsecchiscono e si accartocciano e cadono senza giungere a maturazione. Questa è una malattia crittogame, che la pianta arriva ad avere quando il clima è umido ma fresco, quindi colpisce durante le stagioni intermedie, pertanto, per prevenirla, è bene effettuare una preparazione del terreno, oltre che con stallatico maturo, anche con zolfo liquido o in polvere, secondo le dosi consigliate. Un'altra cosa molto utile è quella di assicurare un ottimo drenaggio al terreno, in modo da scongiurare ristagni idrici. Quando poi questa muffa si è creata, bisogna sfoltire la parte aerea del gelsomino ed irrorare con fungicidi a base di zolfo.
Un’ altra malattia molto diffusa per il gelsomino è la muffa grigia, che si presenta quando le temperature sono elevate, c’è umidità e scarsa ventilazione. Colpisce la vegetazione giovane della parte aerea della pianta,come i boccioli , che vengono ricoperti da una patina grigiastra, perpoi rinsecchire staccarsi dalla pianta.
La miglior cura per questa malattia è la prevenzione, cioè pratiche colturali corrette e, in caso di attacco, fungicidi a base di zolfo.
Infine, vi è la fumaggine, che è la presenza di sostanze zuccherine che si accumula sulle foglie abitate da afidi o cocciniglie, che producono melata come rifiuti organici. Questi insetti vanno allontanati per allontanare anche il problema della muffa, oltre che quelli che normalmente essi portano con la loro azione di parassiti. Col tempo la fumaggine diventa una crosta scura a dura.
Per prevenire queste spiacevoli malattie, e anche quelle derivanti dalla presenza di parassiti sulla pianta, bisogna:
• Annaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto;
• Evitare di inzuppare il terreno durante le annaffiature, versando l’ acqua in modo violento o versandone troppa;
• Non annaffiare durante le ore più calde delle giornate estive, e fare attenzione a non bagnare le foglie o le altre parti aeree della pianta, ma soltanto il terreno.
• Rimuovere il prima possibile rami secchi, spezzati, feriti, attaccati da insetti, o affetti da qualche patologia, per evitare che portino infezione o che trasferiscano il problema a tutto il resto della pianta.
• Evitare di ferire la pianta, in particolare nei punti di ancoraggio, potenziali veicoli di infezioni.
• Favorire la presenza di uccelli insettivori.
• Utilizzare attrezzi opportunamente affilati e sterilizzati per la potatura.
• Per il rinvaso utilizzare terriccio fertile e dranato e recidere radici vecchie e affette da patologie e infezioni.
• In presenza di un clima umido, valutare la possibilità di un trattamento preventivo per cocciniglie o malattie da fungo.
• In presenza di fiori che appassiscono o cadono prima di arrivare a maturazione, proteggerli dal sole.
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