
Le ispezioni che vengono eseguite sugli impianti termici possono essere suddivise in due fasi. In un primo momento viene controllata la parte documentale dell’apparecchio per accertare che sia stato istallato a norma di legge mentre nella seconda parte viene eseguita una prova pratica sullo stesso. Viene messo in funzione l’apparecchio e si misurano in modo accurato le emissioni di monossido di carbonio rilasciate nell’aria e il rendimento di combustione.
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Sia il controllo dell’impianto termico che la sua manutenzione è obbligatoria e devono essere effettuate periodicamente. Le spese da affrontare per entrambe le operazioni devono essere sostenute interamente dal proprietario o dal conduttore dell’immobile.
Per impianti termici con una potenza inferiore ai 35 kilowatt bisogna avere a disposizione il certificato di conformità e l’apposito libretto d’impianto compilato dal responsabile della ditta che ha eseguito materialmente le operazioni di manutenzione. Inoltre il proprietario deve avere il libretto d’uso e manutenzione del generatore. Ogni rapporto relativo al controllo tecnico deve essere scritto e allegato ai vari certificati da presentare durante la fase del controllo successivo assieme anche al documento di prima accensione che funge da garanzia.
Invece per gli impianti con potenza nominale maggiore o uguale ai 35 kw, oltre a tuta la documentazione elencata prima, devono possedere anche il certificato di omologazione ISPESL e l’apposito certificato per la prevenzione degli incendi.Ogni impianto termico ha una periodicità di controllo individuale stabilita dal costruttore dell’impianto stesso. Nel caso in cui il costruttore non avesse specificato un preciso calendario di controllo, è opportuno attenersi alle normative UNI e CEI.
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