Alberi di fico

Alberi di fico

Gli alberi di fico sono stati importati nella zona Mediterranea in tempi ormai molto lontani da oggi. Molto probabilmente furono i mercanti a trasportarne piccole piante o talee, per poter coltivare i loro frutti anche lontano da casa. Si tratta di alberi che appartengono alla specie ficus carica, oggi diffuse in Italia e nel resto del Mediterraneo anche allo stato selvatico. La specie ficus carica, detta anche fico domestico, è costituita da due diversi tipi di piante: i cosiddetti fichi ed i caprifichi. I fichi portano frutti commestibili due volte all'anno: in primavera maturano i frutti prodotti in autunno; in estate maturano i frutti prodotti dopo la maturazione dei precedenti. I caprifichi invece portano fiori maschili e femminili, riuniti in infiorescenze compatte e dure, non commestibili. I frutti commestibili sono chiamati fioroni, o primaticci se maturano a inizio primavera, fichi veri se maturano in estate. Generalmente i fichi fioroni sono meno dolci e carnosi rispetto a quelli veri, ma comunque apprezzabili.
Albero di fico con frutti

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I frutti del fico

Fichi maturi I frutti commestibili degli alberi di fico sono prodotti sia per via partenocarpica, come avviene ad esempio nei kaki, sia per impollinazione. Stiamo parlando di frutti molto particolari, chiamati acheni, riuniti in un siconio carnoso a forma di sacchettino, stretto in alto e più largo in basso. Il siconio è una particolare tipologia di fiore, che porta in basso un piccolo foro, dal quale gli insetti impollinatori possono entrare per svolgere il loro compito. A maturazione il siconio si gonfia e diventa dolce e carnoso, grazie alla polpa dei tanti piccoli fiori presenti al suo interno. Nel caso del fico gli insetti impollinatori sono dei minuscoli imenotteri, che prelevano il polline dai fiori dei caprifichi. I fiori dei caprifichi non vengono impollinati, quindi non giungono mai a maturazione, sulle piante si trovano solo dei siconi immaturi, troppo duri e astringenti per poter essere consumati. In coltivazione in Italia e nel resto del Mediterranea, sono disponibili diverse varietà di fico, alcune con scorza di colore nero, altre con scorza di colore verde brillante. La polpa degli acheni è di colore rosso o rosato, molto dolce e aromatica.

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    Coltivare gli alberi di fico

    La coltivazione degli alberi di fico è abbastanza semplice nelle aree adatte. Non sono infatti piante che possono sopravvivere a temperature eccessivamente basse, inferiori ai -10°C, e neppure a terreni particolarmente acidi e costantemente umidi. In natura in Italia i fichi si sviluppano su terreni esposti a sud, sassosi o ghiaiosi, con un ottimo drenaggio. Queste condizioni sono perfette anche per la coltivazione in un frutteto. Sono piante che possono raggiungere i 7-8 metri di altezza, con una chioma bassa e tondeggiante, molto ampia; per questo motivo è opportuno posizionare le piante ben spaziate tra di loro, in modo che ricevano un'insolazione corretta. Il terreno deve essere molto ben drenato ed è opportuno evitare di annaffiare eccessivamente il piede dell'albero. In caso di siccità prolungata è possibile fornire acqua, evitando però gli eccessi che mantengano il terreno umido a lungo. A fine inverno è consigliabile fornire dello stallatico maturo, da spargere ai piedi dell'albero.


    Particolari cure colturali

    Siconi da poco formati Gli alberi di fico sono tra le piante da frutto più facili da coltivare. Purtroppo però la produzione risente tantissimo del clima: basta una gelata durante le ultime settimane di inverno per rovinare tutto il raccolto primaverile; un forte temporale con grandine può invece distruggere il raccolto estivo. Inoltre i fichi, una volta raccolti, non hanno una lunga conservabilità, se refrigerati correttamente possono durare circa 10-15 giorni, anche se tale conservazione può rovinarne la consistenza. Per avere alberi ben sviluppati e senza problemi colturali degni di nota non servono cure assidue, anche se è bene effettuare una regolare potatura, a fine inverno, tagliando i rami rovinati o malati e i polloni basali, che questi alberi producono a profusione. Difficilmente gli insetti attaccano gli alberi di fico, che occasionalmente possono essere colpiti da particolari specie di cocciniglia, in situazioni di scarsa ventilazione e bassa umidità. La problematica che più preoccupa chi coltiva il fico è la possibile insorgenza di marciumi radicali, causati da un eccesso di acqua nel terreno. I frutti maturi, dolci e succosi, attirano molti insetti, che possono distruggerli completamente.



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