I cappotti termici isolanti esterni migliori sono realizzati con pannelli in materiali non conduttori: in genere sono fibrosi come la lana di vetro. I materiali isolanti sono divisi in tre categorie: gli isolanti minerali sono di origine naturale e a basso impatto ambientale (ne sono esempi l'argilla espansa, la lana di roccia, la perlite e il vetro cellulare). Gli isolanti naturali invece sono fatti con derivati vegetali (il sughero o la pomice) o animali (la comune lana di pecora), mentre gli isolanti di sintesi hanno una bassa conducibilità termica ma un impatto ambientale maggiore: i più comuni sono il polistirene espanso, il PVC espanso e le resine fenoliche. Per installare un cappotto termico per l'isolamento si deve contattare una ditta o un professionista specializzato nel settore dell'efficienza energetica: infatti se i pannelli termoisolanti non sono fissati bene, la coibentazione non dura a lungo. Tenete a mente che per accedere agli ecobonus e alle agevolazioni fiscali si deve seguire un apposito iter burocratico.
La corretta posa di un cappotto termico per l'isolamento è fondamentale per la riuscita della coibentazione e per la sua durata nel tempo. L'errore più frequente è il fatto che i pannelli isolanti non vengano accostati bene l'uno all'altro. Se rimane dello spazio interstiziale, sarà riempito quando si stende il rasante di finitura superficiale: qui la rasatura avrà uno spessore maggiore e l'umidità verrà assorbita in maniera diversa, tanto che le giunture saranno visibili. In più in questi punti si avrà una maggiore dispersione termica. Se non è possibile riaccostare i pannelli isolanti, è necessario risolvere il problema riempiendo lo spazio interstiziale con schiuma isolante a bassa espansione prima di applicare il rasente di finitura. Se invece la finitura superficiale non aderisce adeguatamente a causa delle condizioni ambientali, il colore può non essere omogeneo oppure scivola via.
Un altro errore nella posa del cappotto termico avviene con i tasselli, elementi che servono a impedire il distaccamento, soprattutto ai piani alti degli immobili, a causa del vento. In genere ne vengono inseriti nel cappotto termico circa 6 per metro quadro. Una cattiva messa in posa avviene quando la tassellatura penetra troppo e quindi non è allineata perfettamente con l'orlo esterno dei pannelli. Di conseguenza, in corrispondenza dei tasselli il rasente superficiale avrà uno spessore maggiore e in questo modo la tassellatura sarà visibile. Ciò è dovuto al fatto che la finitura assorbirà in modo diverso l'umidità. Per risolvere questo errore è necessario riallineare il filo esterno dei pannelli e quello della testa dei tasselli oppure incassare con strumenti appositi i tasselli dentro il cappotto per poi chiudere i fori con rondelle isolanti. Anche se si usano i tasselli bisogna applicare i pannelli con il collante: se questo non è posato bene, il cappotto termico si deforma.
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