Pavimenti in ceramica

La ceramica:

La ceramica spesso è descritta come un materiale molto pregiato e apprezzato, sia nelle rifiniture che nelle creazioni di oggettistica particolare, come soprammobili , ceneriere ecc ecc. Ma cos’è la ceramica, in effetti? Dove e come viene creata? Quali sono le sue caratteristiche?

Il termine “ceramica” deriva dal greco antico e vuol dire argilla. Si tratta di un materiale inorganico e non metallico, composto, che dopo la cottura diviene molto rigido. In commercio ne esistono vari tipi, sviluppatisi nel corso del tempo a causa della grande diffusione di questo materiale già nell’ antichità. Le tipologie di ceramiche si possono suddividere in due grandi gruppi: le ceramiche a pasta compatta e le ceramiche a pasta porosa. Le ceramiche a pasta compatta sono molto poco porose e molto impermeabili , sia ai gas che ai liquidi. E’ difficile scalfirle anche con una punta di acciaio, e di queste fanno parte i fres e le porcellane. Le ceramiche a pasta porosa, invece, sono invece le terraglie, le maioliche e le terracote: la pasta è molto tenera e assorbente, e si scalfisce molto più facilmente.

Sono da vedere, però, più nello specifico:

1. Le terraglie sono ceramiche che posseggono una colorazione che va dal giallo al rosso matto, casato dalla presenza di Sali e ossidi di ferro. La cottura avviene a temperature davvero altissime (circa 980-990 °C . La cottura, oltre a donare il caratteristico colore a questa ceramica, migliora anche le sue proprietà meccaniche, donando loro una grande resistenza.

Questo tipo di ceramiche vengono utilizzate sia con che senza rivestimento, a seconda se si tratti di ceramiche ornamentali o ceramiche di vasellame e cucina.

2. Il gres è un tipo di porcellana che si ottiene mescolando argille naturali. Le ceramiche così ottenute sono dette greificate. Esse vengono cotte a temperature che si aggirano tra i 1200 °C e i 1350 àc. I colori sono vari, e dipendono dalla quantità di ferro che è presente alloro interno. Qualora si vogliano ottenere dei gres bianchi, si utilizzano impasti artificiali a base di argille bianche e rocce quarzoso-feldspatiche. Questo tipo di ceramica può anche essere sottoposta alla smaltatura : esse, in questo modo, vengono colorate nel modo che si preferisce.

3. La porcellana è sicuramente la ceramica più apprezzata dagli orientali, che la considerano un elemento davvero molto pregiato. Essa viene realizzata da una miscela che prevede una grande quantità di argilla bianca, ovvero il caolino idrosilicato di alluminio. La porcellana è stata inventata nel VIII secolo in Cina, attraverso l’ uso di caolino, silice e feldspato.

Oggi la ceramica è utilizzata per la produzione di tanti oggetti, dalle stoviglie ai soprammobili ai materiali edili, ma in particolare si trova impiegato questo materiali nei rivestimenti. La ceramica in genere si compone sempre di questi materiali: argille, feldspti, sabbia silicea, ossidi di ferro, alluminia e quarzo, disposti o presenti a seconda della composizione, cosa che ne determina anche il colore.

pavimento in ceramica

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Caratteristiche:

Molti scelgono di utilizzare dei pavimenti in ceramica a causa della loro bellezza ed eleganza: si tratta, infatti, di pavimenti idonei un po’ in tutte le case, che permettono di dare alla casa una caratteristica eleganza propria della ceramica. Ma non sono soltanto le qualità estetiche che attirano coloro che devono scegliere i pavimenti verso la soluzione dei pavimenti in ceramica: si tratta, infatti, di pavimenti caratterizzati da una conducibilità termica molto bassa, e da una durezza davvero elevata. Ottimi anche per la manutenzione, che non deve essere eccessiva in quanto la loro impermeabilità è davvero molto elevata, così come anche la resistenza ai segni dell’ usura. Si tratta, per la gioia di gran parte delle donne, di pavimenti di semplice pulizia e anche di facile manutenzione, che anche per questo sono stati largamente impiegati in Italia negli anni ’50, aumentano il prestigio dei palazzi di questa nazione rispetto a quelli del resto d’ Europa.

Queste piastrelle che vengono utilizzate per ottenere dei pavimenti in ceramica possono essere ottenute per due vie: con la bicottura o con la monocottura. Se si parla di monocottura, si tratta di piastrelle che sono state immesse nel forno, quindi cotte, una sola volta, quindi, nel caso di mattonelle smaltate, anche lo smalto è stato cotto insieme all’ impasto. Con la bicottura, invece, si hanno due momenti di cottura: il primo che serve per cuocere l’ impasto vero e proprio e quindi formare la mattonella, mentre il successivo serve per fissare lo smalto sullo strato superficiale della mattonella.


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Pro e contro:

ceramica pavimento Ma quali sono i pro dei pavimenti in ceramica?

E’ molto utile analizzarli uno ad uno, per individuare tutti i vantaggi che è possibile ottenere utilizzando questo prodotto, e compararli con gli svantaggi, in modo da sceglier eun prodotto che sia effettivamente vantaggioso.

I vantaggi presentati dai pavimenti in ceramica sono vari: sicuramente, rispetto ai pavimenti in graniglia, sono molto più leggeri, e quindi più semplici da trasportare, ma anche da posare. Proprio a proposito della posa, bisogna dire che questa è abbastanza semplice,ed è possibile incollare i pavimenti in graniglia su pavimenti già esistenti, attraverso dei collanti: in questo caso, i pavimenti in ceramica farebbero da “rivestimento superficiale”. Anche se comparati con i pavimenti in marmo, di cui condividono l’ eleganza e la raffinatezza, sono molto economici e ancora una volta notevolmente più leggeri, molto più facili da posare e da trasportare.

Si tratta, comunque , di prodotti ricercati, che è possibile reperire in varie fantasie e colorazioni, anche creando dei veri e propri mosaici sui pavimenti. Sono davvero ottimi per una casa di buon gusto, ed è consigliabile utilizzarli in particolare nelle case in cui si vuole uno stile sobrio ed elegante, e si vuole un pavimento fresco, brillante e luminoso, capace di riflettere la luce del sole e di creare bellissimi giochi di ombre e di luce.

E quali sono i contro?

Dopo aver elogiato tanto questo pavimento, bisogna però anche analizzare quelli che sono invece i suoi lati negativi, che un po’ vanno a “macchiare” la sua scheda descrittiva. Si tratta, è vero, di materiali semplici da trasportare e da posare, molto leggeri, ma anche molto meno duraturi dei pavimenti in marmo, e sicuramente meno pregiati di questi ultimi. Inoltre sono ottimi per soluzioni eleganti, ma per case che si propongono di avere uno stile accogliente e familiare, come ad esempio gli ambienti rustici , è invece sconsigliato il loro utilizzo perché potrebbero apparire “fredde”. Sono sicuramente molto più pratiche del legno, ma è anche vero che danneggiarle risulta molto più semplice.


Dove reperirle e costi:

Dove si possono acquistare i pavimenti in ceramica? Semplice, essi possono essere facilmente reperiti presso dei rivenditori di materiali edili , presso negozi specializzati nella vendita di pavimentazioni e di rivestimenti o in articoli per la casa. Oltre ai negozi”fisici”, è possibile reperire i pavimenti in ceramica anche presso negozi virtuali, su Internet, o nei centri commerciali , come Leroy Merlin.

Ovviamente la forbice dei prezzi è molto ampia, in quanto ampia è la varietà di qualità, di forme, di colori e di dimensioni in cui questo pavimento è a disposizione in commercio. A titolo indicativo si può dire che un pavimento in ceramica di terza scelta, monocottura, costa circa 8 euro al mq, mentre bisogna sborsare già 20-30 euro al mq per del gres porcellanato di prima scelta. Se si vuole acquistare una prima scelta di gres porcellanato per interno, il cui formato dovrebbe essere di 34x34 cm, con 8 cm di spessore, attaccabile anche su un pavimento già esistente, il prezzo dovrebbe essere di circa 24- 25 euro al mq, esclusa ovviamente la posa in opera. Sale invece a 35-40 euro al mq il formato di 46cmx46 cm. Per una prima scelta in monocottura, che si può utilizzare si all’ interno che all’ eterno, il formato è di 25x25 cm, di 10 mm di spessore.


Pavimenti in ceramica: Manutenzione:

Le piastrelle in ceramica non hanno particolari bisogni in termini di manutenzione, ma comunque un errato utilizzo dei prodotti, o anche l’ utilizzo di prodotti sbagliati, come acidi e sostanze aggressive ed abbrasive, potrebbero notevolmente danneggiarlo. Per garantire una lunga e buona durata di queste mattonelle, e per assicurare loro lucentezza, bisogna utilizzare i giusti prodotti , nelle giuste quantità e nel modo migliore.

Ecco, quindi, come procedere.

1. Dopo la posa in opera, bisogna effettuare una prima pulizia che, come si sa, è sempre la più faticosa, in quanto si devono rimuovere collanti o impasti in eccesso, pitture se la casa è stata ristrutturata ecc ecc. Per un buon lavaggio, bisogna utilizzare un prodotto assolutamente non aggressivo, abrasivo o acido, da sciacquare abbondantemente con acqua.

2. Per le piastrelle in ceramica, che comunque non è il materiale più resistente, bisogna utilizzare una protezione . Per fare in modo che queste piastrelle siano molto resistenti e ben protette,bisogna detergere accuratamente la superficie e stendere un prodotto protettivo antimacchia. In questo modo, il pavimento sarà ancora meno assorbente del previsto e sarà ben protetto.

3. La normale pulizia può essere fatta con un’ aspirapolvere o una normalissima scopa e con un detersivo per pavimenti delicato, da risciacquare sempre con molta acqua.

4. Per le fughe, luoghi in cui si annida lo sporco, si consiglia di insistere molto con l’ aspirapolvere o col la scopa, magari procedendo con delle scope o delle spazzole con setole molto sottili.

5. I pavimenti in ceramica, si sa, sono anche molto scivolosi. Per evitare questo problema, in particolare quando magari si ha un impianto di riscaldamento a pavimento o quando è estate e si cammina scalzi, si può applicare un prodotto antiscivolo , sia per superici interne che esterne.

Per questo trattamento, si consiglia però sempre di effettuarlo pochissimo, e di evitare se possibile, perchè potrebbe diminuire la lucentezza della ceramica. E’ quindi sempre meglio effettuare un test preliminare nella zona non in vita.


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