Ortensia malattie

Ortensie

Con il nome ortensia ci si riferisce a tutte le varietà che appartengono al genere Hydrangea, sia le specie arbustive che quelle rampicanti. Sono piante con fusti resistenti e foglie dentate o lobate. La caratteristica principale e più apprezzata di queste piante deriva dalla bellezza dei fiori che si presentano come infiorescenze sferiche molto decorative.

L’ortensia, è una pianta che cresce nelle zone umide dove non si presentano escursioni termiche, e dove le piogge sono leggere ma frequenti. La crescita di questa pianta infatti, dipende da una serie di fattori, che si collegano alla tipologia di terreno, alle innaffiature, all'esposizione al sole. Il terreno ideale per le ortensie, è quello drenante misto, che tra l’altro determina la colorazione dei fiori che variano dal bianco al rosa, al violaceo, al blu intenso, a seconda dell’acidità: più è alto il tasso di acidità, maggiore sarà la tendenza al colore viola azzurro.

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Ortensie malattie

foglie ortensia malata L’ortensia, è incline ad una serie diversa di patologie, che si dividono in malattie da fungo, malattie da parassiti, e alterazioni fisiologiche della pianta. Le muffe, sono le patologie maggiormente comuni per questi tipi di piante: esse si manifestano con l’ingiallimento dei fiori e delle foglie, o con la presenza di una patina biancastra spessa sullo stelo e sulle foglie. Le muffe sono causate principalmente dall’eccesso di irrigazione, che determina il ristagno dell’acqua, e l’insorgere delle muffe stesse che portano poi la pianta a marcire. Per curare questa patologia, è necessario tagliare con arnesi disinfettati, le parti malate, e cospargere sul terreno delle sostanze antifungine, come lo zolfo.

E' fondamentale per evitare il problema delle muffe, controllare che il terreno di coltivazione abbia un buon grado di drenaggio, così che non si formino ristagni d'acqua.

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Parassiti ortensie

ortensie Le ortensie, possono essere attaccate anche dagli insetti, che determinano a loro volta la presenza di muffe: gli afidi per esempio, sono piccoli animali che attirano altri insetti, e che favoriscono lo sviluppo delle muffe. Non esiste una cura naturale per eliminare questi animali, tranne gli antiparassitari, che possono favorire la ripresa della pianta; Anche gli acari aggrediscono le ortensie, causando l’ingiallimento delle foglie, e favorendo la formazione di piccole “ragnatele” bianche che si collocano all’altezza dello stelo e dei fiori, che appassiscono. Anche in questo caso, la soluzione è rappresentata da un antiparassitario. E’ consigliabile rimuovere le foglie del tutto ingiallite ed i fiori appassiti con delle cesoie disinfettate.

Le alterazioni fisiologiche, sono invece causate da una cura errata della pianta, che tende ad essere esposta eccessivamente ai raggi solari, che viene irrigata con troppa acqua, o al contrario che è carente di luce o di fertilizzante. Le ortensie, vanno collocate in un luogo fresco ed in parte soleggiato: se le foglie tendono ad ingiallire e ad accartocciarsi, la pianta si è seccata per l’eccessiva presenza di luce, o sta marcendo per l’eccessiva quantità d’acqua. E’ importante scegliere la giusta collocazione.


Ortensia malattie: Malattie fungine

malattie ortensie Un problema piuttosto diffuso che può colpire le piante di ortensia è quello causato dalle malattie fungine, provocate da differenti tipologie di fungo e che vanno contrastate con rapidità per evitare l'insorgenza di problemi anche seri.

Tra le problematiche di questo tipo più comuni troviamo il Botrytis, che si manifesta con una polvere dal colore verde- grigio e che va contrastata con l'uso di appositi prodotti e controllando le condizioni ambientali; il problema, infatti, è favorito dalla presenza di un eccesso di umidità e di poca ventilazione.

Alcune malattie di questo tipo sono piuttosto gravi e vanno combattute con interventi drastici per evitare la loro diffusione, come, ad esempio, nel caso dell'Hydrandea virus, che si manifesta attraverso piante spente e che non si sviluppano. In questo caso è possibile solo distruggere gli esemplari colpiti. Lo stesso deve avvenire nel caso della presenza della Armillaria melica, fungo che attacca il colletto o le radici e si riconosce per la presenza di placche di colore bianco-crema. Se il problema è limitato è possibile intervenire eliminando solo le parti colpite, nel caso sia esteso, è necessario eliminare la pianta.


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