Seminare il prato

Seminare il prato

Sono molte le persone che hanno la fortuna di avere un giardino davanti casa, che però richiede delle cure specifiche. Un'operazione da effettuare per avere un bel prato è la semina dell'erba. Vediamo come è possibile scegliere i semi più adatti e come procedere.
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Scegliere i semi

Naturalmente, per decidere che tipo di semi piantare nel nostro prato bisogna aver ben chiaro l'utilizzo che se ne intende fare. Di solito i prati non sono costituiti da un solo tipo di seme: miscelare più semi garantisce che il prato abbia le caratteristiche che desideriamo (resistente al sole e al calpestio, adatto per le zone d'ombra e per i tagli rasi, e altro ancora).

Non bisogna sottovalutare il fattore climatico: le erbe che cresceranno nel nostro prato dovranno infatti essere adatte al clima in cui viviamo. Ci sono infatti alcuni miscugli che garantiscono un prato verde anche nei periodi di siccità (ma che ingiallisce nel periodo invernale) e miscugli che resistono bene al freddo e alle gelate ma che, durante l'estate, hanno bisogno di irrigazione quasi continua.

Per procurarci il miscuglio di semi che più si adatta alle esigenze nostre e del nostro giardino, è possibile recarsi in un negozio specializzato in articoli da giardinaggio: vi si trovano in vendita semi di ogni tipo, che dovranno poi essere messi a dimora correttamente affinché si sviluppino nel modo desiderato.

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La semina

seminare pratoIl miscuglio acquistato deve necessariamente essere messo a dimora in autunno (prima dell'arrivo del freddo invernale) o in primavera (prima dell'arrivo dei mesi più caldi). In questo modo si garantirà una crescita dell'erba che non verrà danneggiata da avverse condizioni climatiche. Teniamo presente che la semina in autunno garantisce anche una minor presenza di erbacce infestanti: se possibile, è preferibile dunque seminare il prato verso la fine di settembre o nel mese di ottobre.

Il terreno deve essere preparato in maniera adeguata alla ricezione del semi: significa ripulirlo accuratamente, togliendo eventuali piante, erbacce e scarti di precedenti lavorazioni (compresi pezzi di legno, sassi e pietre). A questo punto, bisogna procedere alla vangatura, che deve essere profonda una ventina di centimetri circa. Il terreno deve essere drenante, in quanto il ristagno idrico causato dalle irrigazioni potrebbe far marcire le radici delle erbe, condannando il prato e costringendoci poi a lavorazioni successive. È consigliabile anche predisporre una concimazione, unendo al terreno dello stallatico o del fertilizzante liquido: in questo modo, il terriccio si arricchirà di elementi nutritivi. Queste operazioni devono essere fatte almeno venti giorni prima della semina: in questo modo il terreno potrà assorbire tutti gli elementi. Durante questi giorni di attesa, è necessario provvedere a togliere eventuali erbacce che possono essere nate.

La semina può essere effettuata a mano, spargendo i semi (circa cinquanta grammi per ogni metro quadrato) sul terriccio preparato. A questo punto, è consigliabile passare un rastrello sul terreno, in modo da livellarlo e da spingere i semi in profondità.

La semina è pronta: il terreno non deve essere calpestato per un paio di mesi. Si raccomanda di annaffiarlo spesso, soprattutto quando l'erba inizierà a germogliare: per alcuni mesi sarà meglio non calpestare il prato, neanche quando l'era sarà cresciuta: in questo modo, si favorirà il consolidamento delle radici.


Tappeti erbosi pronti

seminare pratoIn alternativa, ci si può rivolgere ai tappeti erbosi già pronti, che devono semplicemente essere stesi sul terreno perché attecchiscano. Non si tratta di erba sintetica: l'erba è vera e naturale, e il suo acquisto è consigliato nel caso in cui si desideri avere il prato pronto entro un breve periodo, senza dover effettuare la semina e senza dover aspettare che l'erba cresca. Nel caso in cui si faccia questa scelta, si consiglia di misurare accuratamente la superficie di coprire, e acquistare comunque qualche metro in più di prato, per eventuali ritocchi. La decisione di acquistare un tappeto erboso già pronto non elimina comunque la fase di preparazione del terreno, che deve comunque essere vangato, concimato e zappato: in particolar modo, bisogna prestare attenzione all'operazione di zappatura, che deve sminuzzare le zolle di terra. Il terreno deve essere pulito da erbacce, sassi e pietre; e, dopo la zappatura, deve essere livellato e irrigato.

A questo punto si può effettuare la posa del terreno, che deve essere compresso con un rullo meccanico: è possibile, per facilitare le cose, rivolgersi a una ditta specializzata, che si occuperà della posa del prato senza lasciare spazi vuoti. Se si desidera fare da soli, bisogna prestare particolare attenzione all'unione dei diversi rotoli di terra, tagliando via con un semplice coltello le parti che risultino abbondanti.

Il nuovo prato non dovrà essere calpestato per almeno sette giorni: dopo circa un mese, si può procedere a tagliare l'erba per la prima volta.



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