Prato a rotoli

Pro e contro:

Tutti conosciamo il prato a rotoli, e sappiamo che si tratta di una tipologia di prato abbastanza diversa da quella convenzionale per vari motivi: innanzitutto perché ha delle caratteristiche, dei pro e dei contro che la contraddistinguono dal semplice prato cui siamo abituati.

Innanzitutto, bisogna dire, a favore del pratoa rotoli, che si tratta di un prato molto scenico, dal momento che non bisogna attendere i periodi della semina per averlo, ma è “di pronto effetto”, e assicura con certezza un risultato impeccabile: tutto il prato avrà un colore perfettamente omogeneo, l’ erba sarà presente ovunque, sempre ben livellata, lucida e splendente. Bisogna considerare, infatti,che il prato a rotoli rende il proprio terreno ricoperto di un’ impeccabile manto erboso in pochissimo tempo (al massimo uno o due giorni), e si tratterà di un prato visivamente migliore di quello tradizionale, che non presenterà chiazze o imperfezioni, o che, almeno, attutirà molto le imperfezioni già presenti nel terreno.

E’ anche vero, però, che per aver eun buon risultato bisogna avere la costanza di lavorare il terreno in modo davvero ottimale, attraverso una buona vangatura, concimazione, frantumazione delle zolle più grandi e livellamento. SI tratta di operazioni che comunque sono necessarie anche per il terreno tradizionale, ma che se ben eseguito possono fruttare di più con il terreno a rotoli. Ancora,sono necessarie una buona posa in opera, da eseguire con cautela e con cognizione di causa, e l’ utilizzo di un impianto di irrigazione che sia effettivamente efficiente.

SI tratta comunque di operazione che tutti gli appassionati di giardinaggio non troveranno difficili,e che anzi saranno anche piuttosto belle da eseguire, anche se non mancano ditte specializzate a cui affidare l’ intera operazione, dalla preparazione del terreno alla manutenzione del prato.

Dal punto di vista economico, se si vuole risparmiare, sicuramente il prato a rotoli non è quello più consigliabile come soluzione, dal momento che si tratta di prati convenienti soltanto su appezzamenti di terra di dimensioni ridotte, mentre non sono adatti per grosse ville, giardini pubblici ed estese aree attrezzate.

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Tipologie:

Per quanto riguarda le tipologie, le specie di prato da utilizzare per realizzare un buon manto erboso sono da suddividere in due gruppi: le microterme e le macroterme, che vanno impiegate a seconda del clima che vige sull’ aria in cui sivive. Le specie microterme, infatti, vivono bene in una temperatura che oscilla intorno ai 20 °C circa, accompagnata da un clima che però sia umido. Le specie macroterme, invece, prediligono climi più caldi, con temperature ottimali che si aggirano intorno ai 30° C circa. A seconda del clima che vige sulla propria regione, si possono scegliere le microterme o le macroterme. Tra le microterme più apprezziate, ad esempio, ricordiamo la Festuca rubra rubra o la Festuca arudinacea, piuttosto che l’ Agrostide stolonifera. Tra le macroterme, invece, ricordiamo le Paspulum vaginaturm, le Cyndoon dactylon e le zoysie.

Qualsiasi sia la specie di pianta che si sceglie, bisogna sempre considerare che la scelta deve essere basata su vari fattori: in primo luogo, è importante che la scelta sia basata sul proprio clima, perché, come abbiamo già detto, queste piante vivono bene soltanto in presenza di una determinata temperatura. In secondo luogo, invece, bisogna considerare quelle che sono le esigenze colturali di queste piante, dal momento che bisogna assicurarsi di destinare loro la giusta cura per ottenere dei risultati effettivamente soddisfacenti.

Eì possibile posare questo prato a rotoli in qualunque stagione, ed esso diventa calpestabile entro trenta giorni dalla posa.


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    Prato a rotoli: Posa in opera:

    Dal punto di vista della posa in opera, si tratta di operazioni che è possibile eseguire anche tramite il fai da te, perchènon sono complicate, anche se non bisogna operare senza alcuna cognizione di causa.

    La prima cosa da fare è vangare, concimare e spinare il tereno con l’ ausilio di un rastrello e di un rullo. Per la concimazione, bisogna invece utilizzare un concime granulare composto in particolare da azoto, fosforo e potassio, che devono far parte di questo concime nella stessa misura, e che bisogna distribuire a spaglio in ragione di 30-35 grammi per mq.

    Dopo questa operazione, il terreno va annaffiato per bene, srotolando le zolle e sistemandole su tutta la superficie interessata. A questo punto le zolle devono essere compattate e pressate, accavallando leggermente i bordi delle varie strisce. Va rifilata la parte del rotolo in eccesso rispetto al perimetro del fondo, per liberare cassette di ispezione dlel’ eventuale impianto di irrigazione. Il passaggio del rullo va seguito da un’ abbondante irrigazione. Per tre o quattro settimane le irrigazioni devono essere frequenti ed abbondanti, mentre dopo quaranta giorni dall’ impianto bisogna eseguire il primo taglio del prato, con una buona concimazione a base di azoto. Da questo punto in poi, basta trattare il tappeto erboso con una regolare manutenzione.


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