Quando si vuole cominciare a realizzare una piscina nella propria casa, la prima cosa che ci si chiede in genere è quali sono i premessi necessari per la costruzione di una piscina legamente.
La normativa italiana ial riguardo in genere è male interpretata o a volte è ambigua. Comunque, una cosa è certa: se si vuole costruire una piscina che necessiti di opere murare, quindi non stiamo parlando di piscine fuori terra, bisogna avere un approvazione e fare una comunicazione. Va ricordato che l’ assenza di un permesso sarà poi pagato sia dal committente (ovvero il futuro proprietario della piscina) che il costruttore, che saranno perseguibili penalmente, ovvero, dovranno risponderne davanti alla legge.
Il titolo edilizio comunale risulta essere quindi indispensabile. Questo titolo è continuamente oggetto di incertezze e dubbi, ma la prima cosa da fare è stabilire quando è necessario il Permesso di Costruire e quando invece va presentata semplimente la D. I. A , ovvero la Denuncia di Inizio Attività.
Negli anni addietro, spesso le piscine erano fatte rientrare nell’ attività edilizia libere, magari per il fatto che non comportavano trasformazioni del suolo ( credenza sbagliata) o che si trattava di manufatti eseguibili senza permesso.
Per quanto riguarda la richiesta del Permesso di Costruire o semplicemente la Denuncia di Inizio Attività, la situazione varia a seconda del l luogo, per le caratteristiche strutturali e per la condizione di pertinenza dell’ immobile principale.
I fattori che possono incidere sulla diversità del titolo edilizio delle piscine sono:
1)la normativa, che può essere diversa da regione a regione o anche da comune a comune.
2) le caratteristiche strutturali che la realizzazione può assumere (la piscina può essere, ad esempio, aperta o chiusa).
3) la condizione di pertinenza ad un immobile che la piscina può avere.
Allora, quando bisogna effettuare soltanto la Denuncia di Inizio Attività (DIA)? La DIA è un atto cui, se non si presentano ostacoli o / e obiezioni da parte del comune entro trent giorni, diventa titolo abilitativo a tutti gli effetti, ed ha lo stesso valore giuridico del Permesso di Costruire. Con questo documento si possono realizzare interventi che comportano la realizzazione di interventi aventi un volume inferiore o pari al 20% del volume dell’ edificio principale, a meno che le norme tecniche degli strmenti urbanistici non li qualifichino come interventi di nuova costruione.
Il permesso di costruire, invece, è necessario quando il colume da realizzare è superiore al 20 % di quello dell’ edificoi principale, , oppure quando le norme tecniche degli sturmenti urbanistici considerano gli interventi da realizzati “interventi di nuova costruzione”, in particolare in presenza di zone ambientali di particolare pregio.
Nel caso , quando si richiede il Permesso di costruire, il comune non si pronuncia, si ha un silenzio significativo, il cui significato è parti a quello del rifiuto. Il Permesso di costruire però è necessario per tutti gli interventi di nuova costruizione che comportano una trasformazione edilizia e urbanistica, sia se sii tratta di manufatti fuori terra che interrati.
La piscina in realtà determina tale passaggi odi categoria soltanto quando supera gli 80 mq di superficie, quindi si avrebbe una variazione sulla classificazione catastale, ma soltanto se l’ abitazione ha anche altri requisiti, ovvero: abbia una superficie maggiore ai 160 mq, escludendo terrazzi, balconi, cantine e garage; abbia una superficie utile complessiva di terrazze, superiore ai 65 mq a servizio di una singola unit immobiliare urbana; presenti più di un ascensore per ogni scala, una ascensore o un montacarichi di servizio; presenti la presenza di una scala di servizio e una scala principale rivestita con materiali pregiati per un’ altezza superiore ai 1, 70 metri; abbia l’ altezza libera del piano superiore ai 3, 3 metri; presenti porte d’ ingresso lavorate e in materiali pregiati; presenti pavimentazion pregiate almeno per il 50% della superficie totale, abbia soffiti con stucchi, pareti eseguite con materiali pregiati e che sia presente un campo da tennis superiore ai 650 m.
Le modalità costruittive possono essere sia con pareti prefabbricate in acciaio zincato ch interamente in muratura. Il prezzo varia sia a seconda del tipo di piscina che in base al tipo di kit: per una piscina interrata con pareti in acciaio il prezzo è di circa 6 mila euro, mentre per una piscina interrata senza pareti il prezzo è di 4 mila euro. A ciò va poi aggiunto il costo della manodopera.
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