La resina è una miscela di sostanze plastiche allo stato liquido mentre la fibra di vetro può essere a tessuto oppure a Tessuti Non Tessuti (TNT).
La VTR ha delle caratteristiche particolari, quali:
- elevata resistenza meccanica
- elevata resistenza torsionale
- elevata inerzia chimica
- elevata resistenza agli agenti atmosferici: non è soggetta all’attacco di muffe e batteri e necessità di pochissima manutenzione
- basso peso specifico, il che la rende molto leggera maneggevole
- atossicità
- bassa conducibilità elettrica e termica
Tutte queste caratteristiche rendono la VTR adatta ad essere utilizzata in vari campi quali nautica, motociclismo, automobilismo, realizzazione di oggetti
In genere, un kit è costituito da:
- un barattolo di resina di poliestere pura
- fibra di vetro (in forma di fogli o rotoli di tessuto oppure di TNT)
- un tubetto di liquido accelerante o catalizzatore
- un pennello da utilizzare per stendere il prodotto
- un barattolino per miscelare il prodotto
Prima di iniziare occorre anche procurarsi:
- una provetta graduata per misurare con esattezza la quantità di catalizzatore da aggiungere alla resina
- acetone, solvente alla nitrocellulosa o altro solvente per asportare tracce di resina e per pulire le mani terminato il lavoro
- una serie di pennelli di varie dimensioni, non sono strettamente necessari ma facilitano il lavoro
- carta vetrata di varie grane per carteggiare
- trinciante, forbici robuste e raschietti in caso occorra rifinire il lavoro
La vetroresina è molto versatile e si presta ad ogni tipo di lavorazione ma, una volta essiccata, risulta molto dura e resistente. A questo punto può essere tagliata, forata, levigata ma non le si può più far cambiare forma. Quindi, prima di procedere alla preparazione della VTR, è necessario aver ben chiaro cosa si vuole realizzare e, se necessario, aver già preparato gli stampi e predisposto i fogli di fibra di vetro tagliandoli della forma e misura desiderata.
Si procede con la miscelazione della resina e del catalizzatore secondo le dosi indicate sulla confezione. Occorre prestare molta attenzione al dosaggio perché:
- Se la quantità di catalizzatore è eccessiva la resina essiccherà troppo velocemente e non si avrà tempo sufficiente per modellarla. Inoltre, una volta essiccata, potrebbero crearsi crepe e abrasioni.
- Se invece la quantità di catalizzatore non è sufficiente la resina potrebbe impiegare anche settimane per essiccarsi.
Preparata la resina si procede con il lavoro, ricordando che, al passare del tempo, la resina diventerà sempre più vischiosa e difficilmente modellabile.
Se si vuole utilizzare la vetroresina per effettuare una riparazione del paraurti di un’automobile o di una moto, bisogna prima carteggiare la superficie interessata e ritagliare un pezzo di tessuto di fibra di vetro di superficie leggermente inferiore all’area carteggiata.
Preparata la vetroresina, si stende con il pennello sull’area carteggiata, vi si stende sopra il tessuto ritagliato badando che si imbeva della resina già stesa e poi si procede con una nuova stesura del liquido sopra il tessuto. Se necessario è possibile aggiungere un altro strato di tessuto e ristendere la resina.
Dopo alcune ore la VTR si essiccherà e sarà possibile procedere con il carteggiamento e la verniciatura. Se la superficie dovesse risultare imperfetta e si desidera un risultato migliore, è possibile ricoprirla con dello stucco per carrozzieri.
Se, invece, si vuole realizzare un manufatto, occorre avere uno stampo su cui stendere la resina e i fogli di fibra di vetro. E’ possibile applicare più fogli in più strati ricordando, però, che in tal modo l’oggetto ottenuto risulterà meno leggero.
Se si desidera ottenere degli oggetti colorati è possibile, anziché verniciarli al termine della loro realizzazione, aggiungere al composto di vetroresina del colorante.
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