Il nome scientifico è Tetranychus urticae. Ogni femmina di Tetranychus urticae depone più o meno cento uova, più o meno tre o quattro ogni giorno. In un solo anno, quindi, si ottengono circa una decina di generazioni di questi acari. Le uova di questo parassita possono rimanere tali per varie settimane o schiudersi entro pochissimi giorni: il tutto varia dalle condizioni ambientali in cui esse vengono deposte.
Anche i tempi di sviluppo dell' acaro sono determinati dalla temperatura in cui esso cresce. Generalmente, è il caldo ad accelerare sia la schiusura che la crescita dell acaro, mentre il freddo, solitamente, tarda entrambi i processi. L' azione di questo parassita si verifica sulla pagina inferiore delle foglie delle piante, a cui questo acaro sottrae la linfa che utilizza come proprio nutrimento.
Prima di procedere sia alla prevenzione che alla lotta di questi acari, spesso molto pericolosi per le proprie piante, bisogna non solo conoscerli, ma anche riconoscerli: si tratta, infatti, di parassiti molto piccoli, invisibili ad occhio nudo, e questo fa si che il loro riconoscimento sia più difficoltoso per un occhio esperto.
Per riconoscere questo tipo di parassita, infatti, non basta “guardare” le foglie, ma bisogna esaminarle e cercare di risalire al problema guardando i danni che queste riportano sulla loro superficie: diciamo che, in questo modo, si riconosce l' acaro in base al problema che viene riscontrato.
L' acaro rosso si riconosce analizzando le foglie attentamente: se la pianta è infestata da questi parassiti o dalle loro uova da questa analisi, è possibile riscontrare che le foglie posseggono delle macchie dal colore marroncino o rossastro, che spesso sono evidenti anche sui germogli: tali macchie sono determinate proprio dalla presenza di uova di ragnetti rossi o dai parassiti stessi.
Inoltre, è possibile vedere anche ad occhio nudo e semplicemente guardando la pianta che questa appare sofferente e un po' secca, così come le foglie, che ingialliscono e cadono precocemente e, nei casi più gravi, la pianta rimane completamente priva di foglie. Inoltre, guardando sia sulle foglie che sui rami, è possibile notare delle sostanze bianche o delle piccolissime ragnatele: le sostanze bianche sono le sostanze di rifiuto di questi acari, le ragnatele “le loro case”. Sono questi i segni più evidenti delle infestazioni dei ragnetti rossi.
La prima forma di lotta a ogni tipo di infestazione o malattia cui la propria pianta può essere soggetta è sicuramente la prevenzione, che aiuta la pianta a tenere lontana da se stessa qualsiasi tipo di problema, o, almeno, di avere meno probabilità di contrarre quella determinata malattia o infestazione e, nel caso la contraesse lo stesso, di contrarla in forma lieve.
Per quanto riguarda il ragnetto rosso, bisogna conoscere per prima cosa come va effettuata la prevenzione da questi parassiti, per fare in modo che non danneggino le proprie piante. In genere, basta anche fare attenzione durante la coltivazione delle proprie piante, e utilizzare quei piccoli accorgimenti che, però, per la pianta possono risultare utili o addirittura necessari.
Quando si coltiva una pianta, e si vuole scongiurare il pericolo di infestazione da parte di questo parassita, è bene tenere il terriccio ove questa pianta alloggia umido costantemente, (evitando ovviamente i ristagni d' acqua): infatti esso predilige i luoghi più caldi e secchi, quindi poveri di umidità. Inoltre, è bene non esagerare quando si concima la pianta con azoto e, infine, come prevenzione vera e proprio a questo tipo di infestazione è utilizzata della “farina di rocce”, che viene spalmata costantemente sulle foglie e che ha la caratteristica di tenere lontani gli acari.
Quando poi la pianta viene infestata ugualmente, si deve procedere con la lotta a questi parassiti. Nei casi più lievi o comunque possibilmente risolvibili, le foglie vanno lavate con dei prodotti specifici, reperibili in appositi negozi: si tratta di acaricidi. Nei casi più gravi, per evitare che l' infestazione infetti anche le altre piante, bisogna distruggere la pianta.
Oltre a quelli appena elencati poi, ci possono essere dei danni importanti anche sui frutti delle piante. Per esempio quando un ragnetto rosso infetta i frutti delle piante, nella zona infettata si possono notare delle macchie scure che danno come un effetto di sporco al frutto attaccato.
Prima parlavamo di metodi per riconoscere in maniera rapida e sicura un'infestazione da parte di questo parassita. Un metodo molto sicuro è sicuramente quello di analizzare con una lente di ingrandimento il retro delle foglie.
Quando sospettiamo che una pianta sia stata attaccata sarà opportuno prendere la foglia e controllarla con la lente: se si notano dei piccoli punti rossi o di colore marrone è molto probabile che sia in corso un attacco da parte di questo acaro. Uno dei segnali inequivocabili dell'infestazione infine è la comparsa di ragnatele. Quando fra le foglie delle piante iniziano a comparire le ragnatele è un segnale che lo stadio dell'infestazione è a livello molto avanzato e si deve intervenire in maniera rapida per fare in modo che la pianta non muoia.
Parlando di quali siano i rimedi per poter contrastare la comparsa e la permanenza di questo parassita sulle vostre piante, possiamo partire facendo una distinzione tra metodi naturali e chimici. Per quanto riguarda questi ultimi, in commercio, sono disponibili numerose preparazioni acaricide che possono essere impiegate con soddisfazione nella lotta a questi parassiti. Esistono pesticidi ad ampio spettro che possono dare dei buoni risultati, è bene però ricordare che il loro impiego andrebbe limitato al massimo, con un unico trattamento all'anno, dato che si tratta in ogni caso di sostanze chimiche.
Parlando di metodi naturali, invece, è possibile ottenere dei buoni risultati preparando un insetticida con dell'aglio e dell'acqua. Basterà prendere una testa d'aglio, dividerla in spicchi e metterla a bollire in un litro d'acqua. Filtrate il composto ottenuto, mettetelo in un nebulizzatore e spruzzatelo sulle piante nelle ore serali.
Un altro rimedio è quello di disciogliere un cucchiaio di sapone di marsiglia all'interno di un litro d'acqua, per poi utilizzare il liquido nebulizzandolo sulle piante colpite dai parassiti. E' anche possibile contrastare la proliferazione con della semplice acqua, dato che è un parassita che odia l'umidità, quindi potreste provare ad incrementare l'irrigazione e a spruzzare le piante colpite con acqua, naturalmente se la varietà lo consente.
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