La scelta delle portalampade E27 varia secondo colori, materiali di realizzazione, presenza o meno di ghiera e ad essi deve essere affiancata una lampadina con una estremità delle stesse dimensioni del portalampada stesso. È possibile acquistare un portalampada E27 con un corpo levigato e di colore nero, bianco, o oro. È realizzato con materiale plastico quindi significa che non deve sopportare alte temperature. In alternativa è possibile acquistare un prodotto realizzato in termoplastico di colore nero, oro o bianco. L’attacco della lampadina è sempre E27 e in grado di tenere una tensione pari a 250V. Tutti questi prodotti sono realizzati con materiali di alta qualità e presentano una struttura estetica molto diversa tra loro. Le superfici delle portalampade E27 possono essere lisce, filettate, con o senza ghiera, e di colori e forme molto diversi tra loro.
Tra i migliori modelli di portalampade E27 in grado di preservare l’integrità e la resistenza del prodotto a certe temperature (temperatura di servizio), ci sono quelli in ceramica e in ottone. Dal punto di vista estetico questi prodotti presentano una superficie lucida, opaca oppure con zigrinature e possono essere acquistati di colore bianco (nel caso della ceramica) o color oro (nel caso dell’ottone). Tra i tantissimi modelli è possibile acquistare dei portalampade E27 in ottone e color oro; esso presenta una struttura esterna dalla forma tondeggiante ed è filettato con ghiera. Mentre un modello in ceramica di colore bianco e con una forma tondeggiante, ha una superficie rigata e all’estremità presenta una staffa. Anche in questo caso i prezzi sono diversi tra un modello e l’altro, in modo particolare per i diversi materiali di realizzazione, per la presenza o meno di una ghiera, per gli attacchi e la staffa.
Dopo aver compreso quelle che sono le caratteristiche e la struttura del portalampada E27, è necessario procedere al montaggio. Questo comprende qualche semplice fase che ha inizio con lo smontare il portalampada. Fatto questo, s’inserisce la base del portalampada all’interno del filo alla cui estremità si trova una presa della corrente elettrica. Nella seconda fase si taglia e spella il filo così da avere altri due fili (neutro e fase). Il filo che rappresenta il neutro, dopo aver allentato la vite presente all'interno del portalampada, si collega al contatto in corrispondenza dell’aletta su cui poggia la vite della lampadina; mentre quello che poggia sulla base della lampadina si collega alla fase. Questo collegamento può anche essere invertito, solo che nel caso s’invertissero i fili, quando si sostituisce la lampadina si può ricevere una scossa elettrica. Quindi, collegare fase e neutro come sopra descritto è più una questione di sicurezza che di funzionamento.
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