Orchidee in casa

vedi anche: Orchidea cura

Le diverse specie d'orchidee

L'orchidea è uno dei fiori più amati e coltivati al mondo, Ma non tutti sanno che le orchidee non sono tutte uguali.

Le orchidee appartengono alle grande famiglia delle Orchidaceae (conosciute anche come Asparagales) e si suddividono in un numero incredibile di specie (circa 25.000) e generi (circa

650).

Solo in Italia, sono state classificate più di ottantamila specie spontanee di orchidee che nascono e crescono in ambienti molto diversi tra di loro (alcune sono tipiche dei luoghi di mare, altre di quelli di montagna).

Per semplificare un po' le cose, dunque, ci limiteremo a dire che dal punto di vista biologico, le diverse orchidee vengono classificate in:

- EPIFITE: sono orchidee caratterizzate dalla semplice presenza di radici aeree. Si sviluppano fissandosi agli alberi che utilizzano come supporto.

I generi più coltivati sono: Cymbidium, Odontoglossum, Cattleya, Phalaenopsis e Vanda.

- SCADENTI: queste orchidee sono radicate al suolo grazie a dei fusti volatili che si attaccano a diversi substrati e sono caratterizzati da radici di tipo aereo.

La Vanilla (Vanilla planifolia), proveniente dal Messico, è forse l'orchidea più conosciuta di questo gruppo.

- TERRESTRI: sono tipiche dei paesi caratterizzati da un clima temperato. Queste orchidee crescono nel terreno e sviluppano radici in grado mantenersi ben salde nella terra (dalla quale prendono tutti gli elementi nutritivi più importanti).

Sono tipici esempi di orchidee terrestri: Cymbidium, Bletilla, Cypripedium e Paphilopedilum.

- ORCHIDEE CHE VIVONO PARASSITICAMENTE: queste piante non sono dotate di clorofilla e sono, dunque, portate a condurre un'esistenza eterotrofa (si nutrono di materiale organico presente nell'ambiente circostante). Per questa loro caratteristica, queste orchidee, ricordano un po' i funghi che si sviluppano grazie all'humus o ai materiali presenti nel terreno. Tra questa classe di orchidea, il genere Corallorhiza è quello più conosciuto

orchidea cymbidium

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Le orchidee più note: le phalaenopsis

orchidea phalaenopsis Abbiam visto che esistono tantissime specie di orchidee. Tra queste, la più famosa e diffusa è la Phalaenopsis, bellissima pianti originaria di alcune zone asiatiche e dell'Australia.

Il suo particolare nome deriva da "Phalaena = farfalla" e "Opsis= simile" e ricorda la particolare forma di farfalla del fiore.

Queste orchidee hanno, generalmente, dalle 2 alle 6 foglie (grandi, carnose e da un verde molto brillante) .

Grosse, numerose e ben ramificate sono, invece, le radici.grazie ad esse la pianta può aderire al substrato in maniera salda.

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Come curare le orchidee phalaenopsis in casa: alcuni accorgimenti

orchidea phalaenopsis Se desiderate che la vostra Phalaenopsis cresca sana e forte in tutto il suo splendore dovrete, innanzitutto, sistemarla in una stanza luminosa, caratterizza da temperature gradevoli (le massime non dovrebbero mai superare i 23°C).

Ricordate che le orchidee amano la luce, però soffrono l'esposizione diretta ai raggi del sole.

Esponete la vostra Phalaenopsis alla luce diretta solo nei mesi invernali, quando i raggi del sole non risultano particolarmente intensi. Con l'arrivo della primavera,invece, abbiate l'accortezza di schermare i vetri della finestra con una tenda leggera.

Fate molta attenzione alle correnti d'aria ed evitate di sistemare la vostra orchidea in linea tra una finestra ed una porta.

Per quanto riguarda l'annaffiatura, è bene tener presente che durante i mesi autunnali ed invernali la Phalaenopsis non necessita di frequenti innaffiature. Anzi, troppa acqua potrebbe causare una serie di problemi, anche gravi: le radici, così come le foglie, potrebbero marcire, i boccioli potrebbero cadere ed i batteri potrebbero diffondersi.

Attenti anche alle vaporizzazioni che possono creare un pericoloso ristagno dell'acqua tra le ascelle fogliari. Se vaporizzate, non fatelo mai di sera, ma sempre di primo mattino.

Il modo migliore per regolarsi con le innaffiature delle Phalaenopsis è quello di tenere in considerazione il colore delle radici. Quando noterete che queste prendono dei riflessi argenterei potete procedere con l'innaffiatura (senza però esagerare!).

Durante i mesi estivi, potete innaffiare, regolandovi con le condizioni climatiche, dalle 2 e alle 4 volte settimanali.

Infine, la concimazione. Le orchidee non sono particolarmente esigenti e non necessitano di particolari elementi nutritivi,

Potete concimare la vostra orchidea una volta al mese. Ricordate di scegliere un concime ad alto contenuto di azoto (N) nei mesi primaverili, e con un discreto contenuto di fosforo (P) e potassio (K).


Orchidee in casa: L'orchidea tra miti, leggende, curiosità

La bellissima piantina che avete in casa nasconde una storia affascinante. Le orchidee, infatti, vengono da molto lontano.

Leggenda narra che nell'antica Grecia, viveva un giovane dall'aspetto incantevole e dal temperamento focoso. Il suo nome era Orchis, ed era figlio di un satiro e di una ninfa..

Durante i festeggiamenti in onore di Dioniso, Orchis, insidiò una sacerdotessa, convinto le divinità lo avrebbero lasciato impunito in virtù dei suoi natali.

Dioniso, però, non tollerò il suo atteggiamento e lo fece sbranare dalla sue feroci belve.

Gli dei, a quel punto, provando pietà per la crudele fine di quel giovane tanto bello, decisero di perpetuare la sua memoria.

Dalle spoglie mortali di Orchis nacque così una meravigliosa pianta caratterizzata dalla presenza di due tuberi rotondeggianti (simbolo della virilità del giovane): l'orchidea, appunto.

In virtù del loro seducente profumo e del loro particolare fascino, le orchidee, sono considerate il simbolo dell'eleganza, della bellezza raffinata, della regalità, ma anche della sensualità.


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