L'uso di una risorsa naturale di per sè povera, ma rinnovabile, rende il legno lamellare un materiale edilizio economico, versatile ed inesauribile.
La disciplina e il controllo dell'intero processo produttivo garantiscono la realizzazione di un prodotto di qualità certificata ed estremamente affidabile.
Il legno lamellare è un materiale resistente, leggero e facilmente lavorabile, che permette la costruzione di strutture con caratteristiche simili a quelle realizzate in acciaio, ma con peso e costo notevolmente inferiori.
La possibilità di curvare le lamelle durante la fase di incollaggio consente di ottenere forme gradevoli e moderne, in grado di soddisfare le esigenze e le soluzioni progettuali nei diversi ambiti dell'edilizia privata e pubblica e dell'architettura industriale.
Il tetto in legno lamellare, con il suo corredo di pannelli isolanti e membrane d'impermeabilizzazione, protegge efficacemente l'interno della casa e la vista delle travi e della superficie lignea crea un'atmosfera calda ed accogliente che valorizza l'ambiente.
Nella produzione del legno lamellare si utilizza solo materia prima naturale, e la lavorazione richiede basse quantità di energia per la realizzazione dei prodotti, diversamente da quel che accade nel processo produttivo di elementi metallici, plastici e cementizi.
Il materiale impiegato nella realizzazione degli elementi strutturali in legno lamellare è sottoposto a un'accurata selezione estetica, allo scopo di assicurare l'assenza di difetti e presentare ogni prodotto in tutta la sua naturale bellezza.
Altre caratteristiche, determinanti per il successo commerciale del tetto in legno lamellare, sono la biodegradabilità e la riciclabilità del materiale: infatti, rispetto ad altri materiali edilizi, alla fine del ciclo vitale di un fabbricato, il legno lamellare, non solo comporta minori oneri economici e burocratici per lo smaltimento, perché biodegradabile, ma può anche essere riutilizzato e riciclato in altre forme, trasformandosi in una risorsa durevole anziché in un rifiuto voluminoso.
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Il legno lamellare, questo materiale così leggero e duttile, resistente ed economico, è il risultato di una lunga storia, che inizia nel XVI secolo e prosegue fino al giorno d'oggi.
Dalla prima intuizione di un sistema ad incastro, ideato da Leonardo da Vinci, si passa al fissaggio con chiodi e staffe metalliche del XIX secolo e si giunge all'attuale processo produttivo che utilizza macchinari tecnologicamente avanzati e potenti sostanze collanti ed è condotto da maestranze qualificate.
La produzione inizia dalla fondamentale scelta del legname: di solito si utilizzano essenze legnose tipicamente europee, come l'abete rosso, il larice, il rovere e il pino silvestre, che sono facilmente reperibili, poco costose e particolarmente adatte allo scopo.
Dopo la selezione della materia prima avviene il dimensionamento del materiale: mediante il taglio e la sagomatura del legname si ottengono le misure e le forme desiderate.
Così preparate, le lamelle di legno vengono poste in apposite celle di essiccazione per il tempo necessario a raggiungere il giusto grado di umidità, per ottenere la resistenza richiesta dalla successiva lavorazione e dall'impiego del prodotto finito.
La fase più importante, che precede quelle finali di piallatura, incollaggio, curvatura, pressatura e finitura delle lamelle, è il controllo della qualità, che consiste nella selezione e classificazione del legname migliore, in base a criteri tecnici ed estetici, e nella eliminazione del materiale difettoso.
Infine, per la realizzazione e la posa in opera del tetto in legno lamellare, i migliori produttori offrono al cliente il cosiddetto "pacchetto tetto", che solitamente comprende:
- la fornitura di tutti i materiali necessari;
- la realizzazione della struttura in legno;
- l'isolamento termico ed acustico;
- l'impermeabilizzazione del tetto;
- la copertura con tegole a scelta;
- l'installazione delle grondaie.
Il costo medio è di 120 €/mq e la realizzazione del tetto richiede circa 10 giorni di lavoro.
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