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L’ intonaco è un ‘operazione spesso svolta in muratura, con e senza il fai da te. Per svolgere bene questa operazione, però, bisogna sapere prima “cos’è”. E allora, cos’è l’ intonaco?
L’ intonaco è un materiale che viene utilizzato per il rivestimento delle opere murarie, e serve per proteggere queste ultime, e anche per livellarle in modo da garantire una migliore resa estetica e, ovviamente, anche un’ opera di pittura più semplice. Esso è una malta composta da una parte legante e da sabbia , la cui granulometria non deve superare i due millimetri di diametro massimo. Ovviamente nel caso si tratti di intonaci del genere, si parla di “Intonaci semplici”, i quali venivano impiegati sin dall’ antichità (ve ne sono tracce, ad esempio, presso gli scavi di Pompei). Negli intonaci più moderni, poi, vengono aggiunte delle sostanze additive, come ad esempiol ìamico, il fumo di silice o la cellulosa, che possono determinare il mutamento nelle caratteristiche dell’ intonaco. All’ interno dell’ intonaco, la sabbia può essere sia calcarea che silicea, sia di provenienza fluviale (quindi sabbia naturale), sia ottenuta da un processo di macinazione. Per fare in modo che l’ intonaco formi un rivestimento compatto e resistente, esso viene composto da più strati , ognuno con funzioni e caratteristiche diverse, per un massimo di due centimetri, o , in casi molto particolari, anche di dieci centimetri. Il primo strato viene chiamato rinzaffo o abbozzo. Esso viene applicato in maniera poco uniforme. E’ caratterizzato da una grande resistenza alle sollecitazioni ed ha il compito di formare un ponte di adesione tra l’ intonaco e la muratura. Il secondo strato è chiamato arriccio o arricciato, o anche intonaco rustico, ed ha il compito di formare lo scheletro del corpo dell’ intonaco. Esso deve uniformare le superfici delle murature, livellandole e quindi eliminando tutti di difetti di planarità. L’ ultimo strato è detto intonachino o velo, o intonaco civile, ha invece il compito di proteggere l’ intonaco e di renderlo piacevole esteticamente. Ha una granulometria molto fine, e in genere questo strato arriva a tre millimetri. I vantaggi che svolgere delle operazioni di fai da te possono apportare sono tanti, come è stato già detto, ma in particolare il fai da te è un ottimo passatempo per un motivo: esso aiuta a rilassarsi, compiendo delle operazioni molto piacevoli, che riescono a tenere impegnata la mente in modo che i pensieri non tornino alla vita stressante e caotica di tutti i giorni,e allo stesso tempo divertendosi. Ovviamente poi, attraverso il fai da te è anche possibile imparare nuove tecniche, che possono risultare molto utili anche con il passare del tempo, e inoltre è possibile migliorare le proprie capacità manuali e pratiche, in quanto si tratta di lavori che vengono eseguiti, appunto, manualmente. Molto importante è considerare che il fai da te può essere svolto sia in maniera autonoma che in compagnia. Nel primo caso, ovvero nel caso si scelga di condurre a termine le operazioni in modo autonomo, si tratta di una tipologia di fai da te atta a sottolineare il lato utilitaristico e rilassante di questo hobby, e quindi è possibile dedicarsi ad operazioni più impegnative, in cui competenze e concentrazione sono indispensabili. Nel secondo caso, invece, il fai da te può diventare un ottimo modo per socializzare, un mezzo per migliorare le proprie competenze e le proprie tecniche, apprendendo dagli altri e, a propria volta, aiutando gli altri. In questo modo è possibile divertirsi in compagnia, sottolineando il fatto che occuparsi di fai da te vuol dire anche e soprattutto avere la possibilità di divertirsi. Proprio per questo, svolgere lavori di fai da te in compagnia può essere un ottimo passa tempo per i disabili, ai quali aiuterebbe a socializzare e a migliorare le proprie capacità manuali, oppure per i bambini, ai quali permetterebbe di esprimere e di valorizzare la propria creatività attraverso degli appositi lavori di decoro o di personalizzazione. Uno dei lati migliori del fai da te, e uno dei vantaggi più allettanti, però , è il fatto che il fai da te permette di condurre molti lavori a termine con un notevole risparmio di denaro. Ogni qualvolta si affida un lavoro, indipendentemente dalla sua grandezza o dalla tipologia di lavoro (manutenzione, costruzione, personalizzazione ecc), a dei professionisti, ovviamente oltre ai materiali necessari per il lavoro bisogna anche affrontare la spesa della manodopera, spesso e volentieri anche abbastanza cara. Attraverso il fai da te, invece, è possibile svolgere questi lavori affrontando, come unica spesa, quella dei materiali, e non anche della manodopera, che infatti è la propria. In questo modo è possibile affrontare un lavoro avendo un budget di gran lunga inferiore a quello che sarebbe risultato necessario se si fosse affidato il lavoro a dei professionisti, oppure è possibile investire più danaro nella qualità dei materiali, rientrando comunque in un determinato budget. Ovviamente, però, tutti i lavori di fai da te devono essere necessariamente svolti in modo tale che essi comportino effettivamente dei vantaggi, e per fare ciò c’è bisogno che il lavoro venga svolto con cognizione di causa. A questo proposito, bisogna imparare a svolgere determinati lavori seguendo i procedimenti necessari affinchè quei lavori siano effettivamente svolti bene, e inoltre è necessario conoscere i materiali che si andranno ad utilizzare, quindi le loro caratteristiche e il quando, il dove e il come devono essere applicati e perché, ed inoltre bisogna imparare ad utilizzare nel migliore dei modi gli strumenti che vengono utilizzati durante le operazioni. Una delle operazioni che è possibile trovarsi a svolgere durante le operazioni di muratura con il fai da te è l’ intonaco.Ovviamente in muratura non esiste una sola tipologia di intonaco, ma le differenze nelle loro caratteristiche derivano da vari fattori. Una di questi è il tipo di legate utilizzato. Proprio in base a quest’ ultimo si possono avere: intonaci a base di calce (con calce idrata); intonaci calce-cemento (legante formato da calce idrata e cemento portland, con maggiore presenza, però, di calce); intonaco cemento-calce (legante domato in prevalenza da cemento portland, ma anche da calce idrata); intonaco a base di gesso (legante a base di gesso);
Oltre agli intonaci a calce e gli intonaci cementizi, però, è possibile avere anche un intonaco monostrato, che presenta anch’ esso dei leganti idraulici (cemento e calce, quindi la sua particolarità non risiede nella sua composizione), ma è chiamato monostrato a causa della particolarità dell’ applicazione. Esso , infatti, viene applicato in due strati, e il secondo viene applicato quando il primo è ancora fresco. Quindi, il risultato finale, è considerato come un unico strato . Esso viene prodotto dalle industrie come un prodotto pronto all’uso, che riesce a soddisfare tutte le esigenze per le quali viene applicato un intonaco tradizionale in un solo strato. L’ impresa, o anche l’ individuo, prima di utilizzarlo ovviamente devono impastarlo nella betoniera, secondo i tempi e con una quantità di acqua precisa, indicati sulla confezione. Inoltre, l’ applicazione avviene sulle pareti tramite un apparecchio ad aria compressa.Come applicare l’ intonaco? Innanzitutto, l’ intonaco si esegue in un muro dinon recente costruzione, quindi devono essere passati almeno quaranta giorni dalla fabbricazione, e inoltre deve essere opportunamente bagnato. Se la superficie da ricoprire con l’ intonaco è ampia, si posizionano delle linee di riferimento, che si ottengono creando sul muro delle strisce verticali di malta. Viene poi applicata la malta e livellata con un’ assicella, che si farà scorrere dall’ alto verso il basso. Se si tratta di un luogo non destinato all’ abitazione(garage, cantine ecc), l’ operazione di intonaco può considerarsi terminata. Nel caso si tratta , invece, di u’ abitazione, l’ operazione va ripetuta con una seconda mano, e quindi poi va applicato, sempre allo stesso modo , il terzo stato, utilizzando un frattazzo con l’ inclinazione di 45° rispetto al muro. Alla fine, bisogna utilizzare della carta abrasiva per ottenere una perfetta lisciatura.
Per tinteggiare le pareti, bisogna attendere 45 giorni minimo.
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