Ampliare gli spazi abitativi, creando uno o più sopralzi all’ultimo piano del palazzo, significa caricare l’edifico di un nuovo consistente peso e non sempre i muri portanti e le fondazioni lo consentono, a meno che non vengano eseguiti specifici lavori di consolidamento. Ecco perché oggi si utilizzano molto i prefabbricati in legno, ovvero strutture alternative alla muratura tradizionale, decisamente più leggere ma altrettanto isolanti e sicure: con questa tecnica, ciò che viene costruito sopra l’edificio, dopo averne rimosso o modificato la copertura, avrà, infatti, un peso minore che non andrà a compromette la stabilità dell’intera palazzina, cosa che invece potrebbe accadere con un’opera costruita in cemento. Il legno, inoltre, è un materiale che si abbina facilmente alla muratura tradizionale, è totalmente sostenibile e traspirante. Creare un sopralzo in legno, infine, è un lavoro che può essere fatto in pochi giorni e senza trasformare la casa in un cantiere, cosa che potrebbe provocare prolungati disagi ai condomini.
Lo spazio in casa, si sa, non basta mai e così spesso si decide di modificare la superficie a disposizione, anche quella esterna, per ricavare una nuova camera da letto o un ripostiglio. Quando si ha un soffitto molto alto, oppure un sottotetto troppo basso per essere utilizzato così com'è, la soluzione migliore è certamente quella di creare un soppalco. Prima di iniziare l’installazione di una struttura sopraelevata, a scopo abitativo, bisogna però conoscere i regolamenti edilizi comunali, che stabiliscono le altezze da rispettare all’interno di un’abitazione, i pesi che possono essere caricati per metro quadrato e le norme che garantiscono i principi di igiene e di corretta areazione della casa. In generale, la legge stabilisce che un soppalco deve essere alto almeno 2,50 m ed esteso per massimo 1/3 dell’intera superficie calpestabile; deve avere poi delle aperture per l’aria e la luce e una resistenza ai carichi superiore a 250 chili per metro quadrato. Se, invece, il soppalco dovrà essere adibito a ripostiglio potrà avere un altezza minore e potrà anche essere chiuso su due lati. Prima di iniziare i lavori, si dovrà richiedere all’ufficio tecnico comunale il permesso per costruire un sopralzo abitabile (una nuova camera o una veranda per esempio) oppure si dovrà presentare allo stesso una DIA, ovvero una denuncia di inizio attività, nel caso in cui si voglia realizzare un soppalco – ripostiglio. Se si abita in condominio non si è obbligati a chiedere l’autorizzazione ai proprietari degli altri appartamenti ma, per evitare problemi, è meglio fornire loro copia dei permessi comunali ottenuti. Dopo aver terminato la costruzione, bisognerà, infine, comunicare all’ufficio del Catasto l’aumento della metratura della propria casa.
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