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Questo particolare tipo di struttura permette di avere un ambiente sano e rilassante senza bisogno di fare ricorso a sostanze chimiche per la pulizia, ma basandosi su un ecosistema naturale che deve essere ben bilanciato e calibrato. Da considerare poi la gradevole funzione decorativa di questo tipo. Con la piscina naturale inoltre, non c'è nemmeno più la necessità di scarico nella fognatura, né di ricambio dell'acqua potabile, esclusi i mesi estivi quando per il caldo, l'acqua va reimmessa a causa dell'evaporazione. Per tutti questi motivi, si avranno poi meno costi di gestione da sostenere e la durata nel tempo è assicurata. Con il trascorrere dei mesi infatti, nell'acqua si instaura un habitat di fauna e di flora che segue i ritmi naturali del micro-ambiente in cui si trova. Ovviamente, chi si occupa di realizzare una piscina naturale, dovrà cercare di creare due ambienti nello stesso contesto: una zona riservata alle piante acquatiche e ai microorganismi e un'altra dove l'uomo può nuotare e rilassarsi.
Scegliere di installare nel proprio giardino una piscina naturale vuol dire soprattutto avere un bel legame con l'acqua e con la natura che inevitabilmente la circonda. Che l'acqua sia importante per l'ambiente è risaputo: essa è infatti ricca di batteri, capaci di mineralizzare la sostanza organica e di recuperarla. I molti microorganismi unicellulari e pluricellulari presenti sono insomma in grado di sfruttare ogni risorsa disponibile in natura. Ma è fondamentale anche l'azione depurativa delle piante acquatiche, perfette nell' assorbimento di sostanze nutritive, di composti organici tossici, di metalli pesanti e di filtrazione dell'intorbimento. Si parla in questo caso di fitodepurazione, la cui definizione va ad indicare il processo naturale di auto depurazione che utilizza le piante come filtri biologici, andando ad eliminare il carico organico dell'acqua della piscina biologica. E proprio negli ultimi anni, questa particolaritá delle piante acquatiche é stata molto rivalutata, innanzitutto per i consistenti risparmi economici. La fitodepurazione infatti è un'opzione considerata anche nei piccoli villaggi e insediamenti e addirittura nei campeggi, alternativamente al sistema di smaltimento delle acque reflue. Ultimamente questo processo è diventato fondamentale anche per la rinaturalizzazione di laghi, canali o fiumi inquinati.
Per creare il micro-ambiente giusto in una piscina naturale, è importante scegliere piante più adatte possibile alla fitodepurazione dell'acqua. Esse sono generalmente di facile reperibilità, resistenti e assolutamente non complicate da curare. Tra queste la palma, il crescione d'acqua, la canna d'acqua, l'equiseto e l'ombelico di Venere sono quelle che più contribuiscono alla manutenzione del biolago e che sanno creare meravigliose aiuole a pelo d'acqua. Addirittura se nel proprio giardino, si è già in possesso di una piscina tradizionale, sarà possibile convertirla in piscina biologica, aggiungendo queste specie di piante acquatiche, lungo il suo perimetro o in mezzo ad essa, per creare volutamente due aree ben distinte. Anche le piante prettamente terrestri che verranno sistemate attorno, sono fondamentali: queste sono un elemento di equilibrio che non può mancare e che aiuta a mettere in relazione l'ambiente terrestre con quello acquatico. Con le loro componenti arbustive, consolidano il terreno in cui è posizionata la piscina e irrobustiscono le sue sponde, inoltre ombreggiando la zona d'acqua, impediscono il proliferare delle alghe.
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