La sega a nastro è costituita da una incastellatura metallica che sorregge una sorta di carrucola detta bindella superiore, realizzata in ghisa. Un'altra bindella (inferiore) è presente sotto il piano di lavoro. Entrambe realizzano una struttura meccanica sulla quale scorre il nastro d'acciaio che funge da sega.
Il nastro, che presenta una parte liscia ed una dentata, va posizionato sulle bindelle e deve essere messo in tensione in modo da non fuoriuscire dalle guide durante la lavorazione. Questo lo si ottiene agendo su una opportuna manovella: una scala meccanica posta sul lato della sega a nastro, aiuta il tecnico ad applicare la giusta tensione.
Una volta messo in tensione il nastro, prima di iniziare a lavorare è necessario regolarne anche il punto di contatto con il legno: questo lo si fa attraverso due guide laterali. Le guide, opportunamente regolate a mezzo di rondelle, fanno sì che il nastro non si muova o vada fuori posizione durante la lavorazione.
Queste operazioni di taratura vanno di norma fatte sempre quando si inserisce un nuovo nastro, mentre la seconda in particolare si rende necessaria anche a valle di lavorazioni particolarmente onerose per l'utensile.
Per motivi di sicurezza, poi, tutte le operazioni di manutenzione che prevedano l'apertura dei pannelli metallici di protezione della sega a nastro rendono di fatto la stessa inutilizzabile fino al termine dell'operazione.
L'azionamento del nastro viene fatto dalla bindella inferiore; quest'ultima infatti è a sua volta azionata da un motore elettrico monofase con potenza a partire da quattro cavalli. La bindella superiore invece è folle ed è azionata dal nastro stesso.
Il piano di lavoro, anch'esso solitamente in ghisa, può ospitare una serie di attrezzi a supporto del lavoro del falegname. In tutti i modelli, poi, esso è allungabile tramite l'aggiunta di opportuni supporti ed è anche reclinabile potendo ruotare da -45° a +45°: questo consente una grande varietà di lavorazioni.
Oltre al piano di estensione, citato in precedenza, sono due gli strumenti indispensabili per il corretto utilizzo della sega a nastro: la guida parallela ed il goniometro.
La prima è indispensabile per realizzare tagli in parallelo (ad esempio per la realizzazione di tavole di legno): una volta lavorato un lato della tavola, si spinge quest'ultimo sulla guida parallela per agevolare il taglio del lato parallelo. Nei modelli attuali la guida parallela è a scomparsa laterale: se non serve quindi è possibile rimuoverla dal piano di lavoro. Con il goniometro infine si realizzano angoli di estensione voluta: esso è collocato sul piano di lavoro e consente di effettuare tagli inclinati precisi senza difetti di intagliatura.
La sega a nastro serve essenzialmente per la realizzazione di semilavorati, ovvero di elementi da verranno utilizzati in seguito per ulteriori lavorazioni. La funzionalità principe di una sega a nastro, il tagliare il legno, si declina quindi nelle operazioni di sgrossatura, rifinitura e taglio di precisione. L'ambito di utilizzo della sega a nastro rende necessaria una serie di considerazioni preliminari all'acquisto: in altre parole le dimensioni e la forma di cosa si vorrà tagliare sono discriminanti nella scelta del modello di sega da acquistare.
I parametri base da tenere in considerazione sono la profondità di taglio e la larghezza della gola. La prima indica la distanza massima tra il piano di lavoro e la parte superiore della sega. Nei modelli più piccoli questo parametro è regolabile e non va oltre i 30 cm. La larghezza della gola invece indica la distanza fra la lama e l'incastellatura in ghisa che regge la bindella superiore.
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