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Esistono molte tipologie di cactus, classificati innanzitutto per la forma della pianta. Se ne trovano di Forme Colonnari, Appiattite, Globose, Singole o sviluppate in Gruppi. In generale è possibile individuare quattro grandi sottocategorie di cactus, a loro volta ripartite in più piccoli gruppi di piante grasse, ovvero:
- le Pereskioideae, le quali presentano un fusto che tende a diventare sempre più legnoso con il tempo. Hanno foglie lucenti dotate di lamine che si richiudono su sé stesse in caso di aridità, così da evitare sprechi d'acqua. Questa sottocategoria contiene dalle venti alle cinquanta diverse specie al suo interno.- le Maihuenioideae, le quali si mostrano come piante dall'arbusto corto e molto cespugliose. Ne fanno parte circa dieci specie. Questo tipo di pianta presenta piccole foglie con frutti carnosi e fiori che crescono sulla parte più esterna.- le Opuntioideae, che sono una delle categorie più vaste dopo le Cactoideae, includendo circa trecento specie al loro interno. Esse sono composte da un grosso arillo legnoso con foglie dotate di particolari spine.- le Cactoideae, in assoluto la tipologia con il maggior numero di specie al suo interno, racchiudendo fino a duemilacinquecento specie, anche molto diverse tra loro.Citare tutte le varietà di cactus esistenti sarebbe impossibile, poiché essi differiscono per molti fattori, dalla forma alle dimensioni. Tra i soggetti più particolari non si può non nominare i cosiddetti Cactus giganti e i Cactus di Natale.I Cactus giganti sono esemplari di piante grasse che arrivano a pesare oltre le dieci tonnellate e ad estendersi oltre i dieci metri di altezza. Presenti quasi esclusivamente nelle zone del Nord America, questi cactus hanno una crescita molto lenta. Infatti per giungere ai dieci metri di altezza possono impiegarci anche decenni. Sono molto longevi, vivendo persino più di cento anni. In alcune aree dell'America del nord, anzi, si configurano come veri e propri alberi, producendo anche frutti commestibili e semi utilizzabili per la macina.
Di ben altre dimensioni invece sono i cactus ornamentali, come ad esempio i cosiddetti Cactus di Natale. Si tratta di piantine che abbelliscono case e appartamenti, definite natalizie e molto in voga durante il mese di Dicembre per il colore rosso delle sue foglioline. Il termine scientifico per definire questa tipologia di cactus è Schlumbergera, che fiorisce proprio durante il periodo di Natale. Originario delle foreste pluviali del Brasile, questo cactus si contraddistingue per le foglie che non solo si presentano con colori accesi, ma soprattutto si dispongono come una vera e propria cascata di petali che fluisce verso il basso della pianta. I Cactus di Natale sono semplici da curare, basta prendere le giuste precauzioni.
I Cactus sono piante originarie dell'America, pertanto non sono molto abituate ai climi mediterranei e per coltivarle o comunque prendersi cura di esse, bisogna far attenzione ad alcuni semplici ma fondamentali dettagli. Va considerato che essi, proprio come tutte le piante grasse, hanno la capacità di trattenere un grosso quantitativo d'acqua al loro interno. Pertanto quando le si va ad innaffiare si deve ricordare di non eccedere. La cosa migliore sarebbe innaffiare i cactus un paio di volte al mese, in maniera piuttosto abbondante, ma lasciare poi libera la pianta per il resto del tempo. Inoltre non va sottovalutato che in inverno il metabolismo di tali piante rallenta, per cui l'apporto di acqua dato ad essa deve diminuire a sua volta.
Un ulteriore accorgimento per la buona crescita del cactus è la scelta del terriccio. Infatti è necessario adoperare un terriccio specifico, acquistabile preconfezionato, particolarmente friabile e drenato. Risultando per molti piuttosto costoso, si può anche ricorrere a quello fatto in casa, facendo bene attenzione a mescolare correttamente le dosi di torba e sabbia pura, in modo da creare un composto leggero e morbido, ottimo per i cactus.
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