Gerani

vedi anche: Il geranio

Il Geranio e le sue varietà

Il Geranio, il cui nome scientifico è Pelargonium, appartiene alla famiglia geraniacee e si è sviluppato originariamente nel continente Africano, diffondendosi poi in tutta l'Europa. Questa pianta è abbastanza robusta e si adatta piuttosto bene a quasi tutte le temperature e luoghi geografici. In ambito casalingo, può essere coltivato sia in vaso che in terra, a condizione che questa non sia umida ma al contrario tendente al compatto e all'asciutto. I due grandi gruppi nei quali si trovano le varietà del Geranio sono quello Edera (Pelargonium Peltatum), che ha fiori piccoli e fusti lunghi e la Pelargonium Zonale, che presenta invece dimensioni maggiori di fioritura a forma tondeggiante e foglie provviste di una leggera peluria. L'appellativo Zonale è dato dal fatto che le foglie, nella loro parte centrale hanno un'area di un verde più scuro rispetto a quella circostante. Il Geranio Edera è utilizzato perlopiù per ornare terrazze e balconi, grazie al fatto di resistere bene sia alla luce diretta del sole che al freddo intenso. Con le varie combinazioni, si sono ottenuti da questi due ceppi numerosi ibridi, che si distinguono per i colori, sia a tinta unita che screziati, che per dimensione a altezza, andando da specie nane a quelle sviluppate in altezza fino a due metri. Se si preferisce la varietà classica si trovano i bellissimi Gerani Botanici, anche se sono più delicati da curare. Essi hanno fiori nelle gradazioni del rosa particolarmente profumati. I Gerani Imperiali si distinguono per le loro grandi dimensioni e la ricchezza di foglie ed elementi floreali dagli svariati colori. I Gerani Odorosi si caratterizzano per il fragrante profumo, anche se la quantità di fiori è minore rispetto al Gigante.

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Come si coltiva il Geranio

gerani Data la resistenza e la robustezza del Geranio, le cure che richiede non sono eccessive, ma bisognerà procedere nella maniera più idonea possibile per ottenere i migliori risultati e mantenere la sua bellezza e salute nel corso del tempo. Sia che si pianti in vaso o in piena terra, i fusti dovranno essere a una distanza di circa quindici o venti centimetri, in modo che le radici possano respirare liberamente. La riproduzione deve avvenire tramite la tecnica dell'innesto delle Talee, che va fatta nella stagione primaverile. Le talee prelevate andranno sistemate in un recipiente con una miscelazione composta da ormoni radicanti, che si acquistano nei centri di giardinaggio, e dell'acqua non calcarea. L'innesto a terra va eseguito dopo tre settimane, avendo cura che il terriccio sia ben areato e concimato a dovere. Per quanto riguarda l'esposizione, il Geranio vive bene sia in zone ombreggiate che colpite dalla luce solare. Se si possiedono varietà che soffrono il freddo, nella stagione invernale andranno coperte con dei cellophane o messi a riparo se piantati in vaso.


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Le innaffiature e la potatura annuale

gerani Il numero delle innaffiature varia a seconda della stagione in cui ci si trova. In quella invernale ed autunnale ne basteranno due al mese, mentre in primavera e soprattutto in estate si dovranno eseguire fino a quattro sessioni alla settimana. L'acqua non deve essere calcarea, quindi è meglio evitare quella potabile. L'irrigazione va fatta erogando l'acqua alle radici ed evitando quindi di toccare foglie e fiori, per evitare che si rovinino e cadano. A tale scopo è utile applicare all'innaffiatoio un dispositivo a cipolla. La potatura va fatta in primavera, togliendo con dei tronchesi le estremità marce e i fiori appassiti, così da rinvigorire tutta la pianta e farla crescere in modo armonioso e salutare.


Le malattie dei Gerani e le cure consigliate

I Gerani soffrono di malattie legate alla proliferazione dei funghi e dei batteri derivati da una eccessiva quantità di acqua delle innaffiature. Sarà quindi importante evitare il ristagno liquido, soprattutto nei sottovasi, oltre a far asciugare alla perfezione i vasi tra un’innaffiatura e l’altra e non lasciando le foglie intrise di acqua. Oltre a questo, un altro pericolo è rappresentato dalla farfalla del Geranio, il cui nome scientifico è Cacyreus marshalli. Essa proviene dal continente africano e si radica sul fiore per mezzo di uova, soprattutto nella stagione estiva, quando le temperature sono più elevate e superano i venticinque gradi. Sulle foglie si possono trovare dei piccoli buchini, lasciate dalle larve nate dalle uova. Per eliminare questo insidioso insetto, bisognerà utilizzare degli appositi insetticidi, che andranno somministrati alla pianta del Geranio ad ogni inizio di primavera, a scopo puramente preventivo. Se tuttavia non si vogliono utilizzare prodotti chimici, si può procedere per via naturale e biologica. L'olio di Neem, per esempio, è molto indicato per allontanare la farfalla del Geranio, poiché è un ottimo antiparassitario originario dell'India. Per preparare la soluzione, basterà versare in un erogatore spray un litro di acqua e cinque gocce di olio, quindi erogare il composto sulla pianta, insistendo sulla zona delle radici. Un altro rimedio erboristico usato fin dall'antichità si avvale dell'aiuto delle foglie di Assenzio. Si realizzerà in questo caso un'infusione, mettendole a bollire in acqua e lasciando raffreddare il tutto in un luogo asciutto e buio per una notte intera. Dopo che l'infuso si sarà filtrato, in modo da eliminare i residui delle foglie secche, si travaserà in una bottiglietta con erogatore e si spruzzerà sulle radici e sul fusto della pianta di Geranio.



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