Coltivazione radicchio

Caratteristiche:

Il radicchio è un alimento facilmente coltivabile nell’ orticello di casa propria, così come le altre insalate. Ne esistono tante varietà, tra cui le più famose sono sicuramente il radicchio di Treviso, allungato, con costolature molto pronunciate e che possiede delle caratteristiche foglie di colore rosso cupo, ma anche il radicchio di Castelfranco, con foglie giallo bianche e screziature rosse e il radicchio di Chioggia e di Verona, che hanno cespi rotondi e foglie rosse.

Il radicchio è un insalata che sviluppa in cespo, il cui fogliame ha un colore rossastro, rosato o giallo, e è sempre più o meno amarognolo. In relatà, se viene coltivato in pieno campo come una comune insalata, si otterranno prevalentemente dei cespi di colore verde, con screziature rosse o rosate, molto, ma molto saporiti.

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Coltivazione radicchio: Coltivazione:

Per quanto riguarda la coltivazione, si tratta di una pianta che è una vedura perenne, anche se necessita di un leggero riparo dalle gelate. Non è particolarmente esigente dal punto di vista delle necessità di coltivazione, ma va comunque prestata una modesta attenzione per quanto riguarda il clima: sicuramente non si tratta di una pianta capace di sopportare temperature estreme, sia da punto di vista del caldo che dal punto di vista del freddo. La semina deve avvenire direttamente dove si vuole coltivare la pianta, e deve avvenire in estate, in modo da poter godere di un buon raccolto in autunno e in inverno. Bisogna aver cura, in questa operazione, di diradare le piccole piante in modo da ottenere delle file di almeno 35 cm distanti le une dalle altre, in modo da permettere al cespo di crescere il più possibile. Generalmente le piante producono la caratteristica palla quando il clima autunnale diviene fresco: più è fresco, più il radicchio è buono.

Dopo la semina le giovani piante vanno annaffiate, soprattutto perché essa avviene in estate. Con l’ autunno bisogna diradare e sospendere le annaffiature, visto che il clima tende ad essere umido. In questo cqos, quindi le annaffiature servono a fornire acqua soltanto se il terreno è ben asciutto.

Nel mese di settembre- ottobre, si può cominciare a prelevare il cuore dei cespi, lasciando però intoccata la radice della pianta perché essa produrrà altri cespi fino a primavera.

L’ annaffiatura deve essere regolare, soprattutto dopo la semina il terreno deve rimanere sempre umido , ma senza causare ristagni idrici. Una volta che le piantine sono cresciute ed è spuntata l’ ottava foglia, esse vanno ridotte progressivamente fino ad arrivare a due volte alla settimana soltanto.

Prima della semina il terreno va concimato con concimi organici come compost o letame, reperibili presso negozi specializzati. Importante è la sarchiatura del terreno, per evitare la formazione di erbe infestanti e assicurare una buona areazione e ossigenazione del terreno.


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