Consolidamento di travi in legno con lesioni all'intradosso

L'analisi delle cause

Per adottare le giuste strategie, e prevenire lesioni future, è necessario innanzitutto capire quali siano state le origini della lesione della trave in legno. Generalmente essa cede per la trazione a cui è sottoposta, l'intradosso appunto, ma altri fattori concomitanti possono implicare o quanto meno accelerare la formazione di difetti nel legno che compromettono la stabilità della struttura. E' il caso ad esempio della presenza di insetti xilofagi, che si nutrono del legno, come le tarme, o della presenza di nodi nella trave che la rendono più esposta al rischio di rottura. Le lesioni all'intradosso sono facilmente riconoscibili. Si caratterizzano infatti per un'evidente lesione verticale che percorre la lunghezza della trave e che spesso è circondata da micro-lesioni orizzontali perpendicolari ad essa. A seconda dello spessore della trave in legno e della profondità della venatura l'intervento di consolidamento si fa più o meno urgente. In ogni caso qualsiasi sia l'entità del danno, è impossibile sottovalutarne l'importanza poiché compromette seriamente la stabilità della struttura

travi in legno

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Consolidamento: fase preparatoria

consolidare travi in legno Per preparare la trave all'operazione di consolidamento è necessario innanzitutto ispezionarla da vicino e batterla attentamente con un martello per verificare la presenza di cavità prodotte dalle tarme. Nel caso in cui ci fossero profonde lesioni interne bisognerebbe infatti sostituire completamente la trave. In secondo luogo bisogna carteggiare e spazzolare il legno affinché sia completamente pulito e pronto per il successivo intervento. Se necessario si predisporrà un trattamento anti-tarmico e si passerà poi alla stuccatura, tramite resina epossidica, delle lesioni superficiali per rendere la superficie liscia e omogenea. Infine è necessario predisporre l'alloggiamento delle parti in metallo che rafforzeranno la struttura. E' necessario creare dei fori col trapano, che siano perpendicolari alla venatura stessa. In questo modo gli elementi metallici saranno inseriti nelle zone in cui la trave ha perso stabilità al fine di restituire il sostegno necessario all'intera struttura.


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Consolidamento: fase operativa

travi in legno per tetto Una volta preparati i fori in cui alloggiare le viti, si possono sistemare le piattine in metallo a forma di ferro di cavallo e quindi fissarle sulla trave. Questa fase richiede particolare attenzione, poiché saranno proprio le mostrine ad assicurare la rinnovata forza della trave e impedire la formazione di nuove lesioni dovute al carico eccessivo. Oltre che in corrispondenza della zona interessata dalla venatura, sarà opportuno fissare una mostrina alle due estremità della trave, così da esercitare una pressione omogenea e costante su tutta la superficie del legno. Naturalmente la forma a ferro di cavallo si adatta alle travi circolari, per quelle a sezione quadrata bisognerà usare delle piattine a spigolo vivo che seguano esattamente la forma della trave stessa e aderiscano agli angoli. Le piattine vanno serrate con idonei bulloni, in maniera salda e permanente, affinché non siano necessari ulteriori interventi di manutenzione sulla struttura.


Consolidamento di travi in legno con lesioni all'intradosso: Il fattore estetico

tetto in legno Naturalmente unico ostacolo al consolidamento proposto è il fattore estetico. Le mostrine in metallo rimangono infatti in vista e compromettono la bellezza della trave. Questa soluzione è perfetta per le travi nascoste, ma per quelle a vista è opportuno optare per altri sistemi, come ad esempio l'inserimento di una sezione in metallo nel cruore della trave in legno. E' opportuno ricordare che qualsiasi sia la strada che decidiamo di intraprendere, è bene sottoporre la nostra decisione al parere di un tecnico esperto. Sia la valutazione dell'entità del problema, sia la soluzione più adatta andrebbero calcolate da un professionista in grado di fare un'analisi puntuale e precisa delle criticità e dei possibili sviluppi della lesione. Solo dopo una consulenza si potrà decidere se dedicarsi al fai-da-te o affidarsi alla manodopera qualificata, tenendo sempre bene in mente i rischi collaterali derivanti dal sostegno precario che offre una trave in cattive condizioni.


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