L'efficacia della pittura termoisolante è invece garantita dalla presenza al suo interno di una serie di microsfere in vetro, o in alcuni casi in ceramica. Quando la vernice viene stesa si viene così a formare uno strato di pellicola, dello spessore di circa un millimetro, che grazie a queste piccolissime sfere isola l'ambiente, proteggendo il suo interno dal caldo e dal freddo.
Le pareti rivestite con pittura termoisolante, infatti, assorbono il calore generato per convenzione (il fenomeno, cioè, che si verifica quando l'aria o un altro fluido entra a contatto con un corpo dalla temperatura più alta) all'interno dell'edificio, e lo propagano per irraggiamento termico (ossia, attraverso onde elettromagnetiche).
La pittura termoisolante non va però confusa con l'intonaco termoisolante, che è uno strato di malta e presenta una diversa consistenza e microsfere in polistirolo, o con la tecnica del cosiddetto cappotto termico esterno, che è molto diversa e prevede l'applicazione di veri e propri pannelli isolanti.
La funzione principale di questo tipo di pittura, quindi, è quella di isolare climaticamente, per quanto possibile (si tratta pur sempre di uno spessore minimo), l'ambiente circostante. Così facendo, grazie al calore e alla luce che vengono assorbiti e riflessi, si ottiene una temperatura piuttosto costante, senza grandi sbalzi da un estremo all'altro a seconda della stagione o del momento della giornata. In un momento in cui l'attenzione ai consumi è sempre più importante - dal punto di vista economico come per la difesa delle risorse del pianeta - ciò costituisce un indubbio vantaggio in termini di risparmio energetico, dato che le spese per il riscaldamento possono essere ridotte di circa il dieci percento.
La pittura termoisolante protegge inoltre in modo molto efficace dalla muffa, causata principalmente dall'umidità, e migliora l'isolamento acustico dell'ambiente.
L'isolamento e l'efficacia del trattamento, in ogni caso, sono maggiori se il rivestimento viene applicato su entrambe le facciate - quella interna e quella esterna - delle pareti. Utilizzando microsfere di ceramica, inoltre, si ottengono generalmente risultati ancora migliori che con quelle di vetro.
Per la sua funzione di 'barriera' contro la condensa e la muffa, la pittura termoisolante è particolarmente adatta alla verniciatura di superfici interne. Applicata in esterni, la pittura riflette la luce e il calore del sole, contribuendo a rendere in estate l'ambiente un po' più fresco.
È solitamente reperibile già pronta all'uso e non c'è bisogno di diluirla, se non in casi particolari, dove diversamente indicato. Sono attualmente sul mercato diversi tipi di confezioni, i cui formati variano a seconda della marca, ma quelli maggiormente utilizzati vanno di solito da uno a quindici litri. Con un litro è possibile verniciare in media tre o quattro metri quadri di muro, mentre il prezzo può oscillare dai venticinque ai quaranta euro al litro. Sulla confezione dovrebbe essere sempre specificato, inoltre, se si tratta di vernice utilizzabile per le pareti interne o esterne.
La pittura termoisolante si applica su pareti già stuccate e private di eventuali intonaci precedenti, in modo simile alle vernici tradizionali, utilizzando un rullo o un pennello. Occorre però, di tanto in tanto, mescolarla energicamente, onde evitare un addensamento eccessivo in superficie delle microsfere, cosa che non ne garantirebbe una distribuzione omogenea. È consigliabile inoltre, al termine dell'operazione, passare anche uno strato di idropittura traspirante.
La pittura termoisolante è reperibile presso ferramenta, colorifici e centri commerciali, o sui siti internet specializzati.
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