Oppure il solaio può esser costituito da poche travi robuste chiamate travi maestre direzionate nel senso della maggior luce da coprire e da altri travicelli più piccoli sistemati in maniera perpendicolare rispetto alle precedenti travi.
Sopra i travicelli vengono adagiate le mattonelle generalmente in cotto. È un tipo di solaio bello da vedere che solitamente non viene ricoperto ma anzi, la sua vista rende l’ambiente caldo e accogliente oltre ad avere un gusto raffinato e retrò molto adatto alle case di campagna o di alta montagna.
Se invece si preferisce coprire il solaio non sussiste alcun problema: basta eseguire una controsoffittatura in stuoie di canne ricoperte da intonaco o in alternativa con rete metallica elettrosaldata ed intonaco.
Lo spessore dei solai in legno è alto circa quaranta centimetri e garantisce un ottimo isolamento sia termico che acustico fra i vari piani della casa.
In linea di massima è opportuno pavimentare la superficie superiore dei solai in legno con materiali leggeri e possibilmente elastici come le resine viniliche, il linoleum o la moquette mentre sono da evitare mattonelle rigide che sottoposte ai movimenti elastici di travi e travicelli potrebbero spezzarsi e il loro peso sarebbe eccessivo.
L’evoluzione dei tradizionali solai in legno ha portato le aziende a produrre i solai in legno lamellare. Vengono realizzati su scala industriale per mezzo di un processo di incollaggio a pressione che riesce a ridurre i difetti tipici del legno massello.
I solai in legno vengono impiegati nell’edilizia da centinaia di anni grazie alle loro peculiarità come l’estrema leggerezza, l’adattamento a forme non regolari e particolari e la loro facilità e velocità di messa in posa. Inoltre i solai in legno hanno la capacità di isolare termicamente gli ambienti nel migliore dei modi auspicabile. Con le travature a vista poi la casa acquista un fascino tutto particolare che ricorda i fasti dei palazzi antichi e dimore di campagna o di alta montagna calde e accoglienti. Il legno impiegato deve essere opportunamente trattato con apposite sostanze che impediscano l’attacco dei tarli oppure si possono utilizzare legni che di per sé non siano graditi a questi insetti. Il castagno ad esempio è uno dei legni maggiormente impiegato in quanto la sua anima dura non permette ai tarli di penetrarlo e rovinarlo. Può venire attaccato solo esternamente ma la sua stabilità rimane totalmente invariata.
Nonostante tutte queste ottime caratteristiche però, il loro utilizzo presenta dei limiti abbastanza importanti.
Ad esempio il collegamento fra le strutture portanti delle pareti e i solai in legno non è così saldo o stabile e non garantisce l’anti sismicità in caso di terremoti oscillatori molto violenti.
Inoltre proprio per la loro natura di base non sono per niente ignifughi e in caso di incendi domestici possono diventare l’anello debole dell’edificio mettendo a rischio la stabilità dell’intera costruzione.
Con il passare degli anni i solai in legno hanno bisogno di interventi conservativi più o meno approfonditi a seconda delle loro condizioni. Spesso vengono impiegate travi rompi tratto in acciaio per alleggerire il carico sopportato dai travicelli quando il legno inizia a deteriorarsi oppure presenta evidenti segni di cedimento. Ovviamente se il deterioramento è in fase molto avanzata la cosa più conveniente da fare dal punto di vista della stabilità del solaio quella di demolirlo e ricostruirlo ex novo.
possono diventare l’anello debole dell’edificio mettendo a rischio la stabilità dell’intera costruzione.
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