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I diserbanti totali sono quelli tossici per tutte le specie vegetali ed hanno, quindi, un ampio spettro d'azione poichè distruggono (o impediscono) qualsiasi tipo di vegetazione. I diserbanti selettivi, invece, sono prodotti specifici che, pur distribuiti su tutto il tappeto erboso, dispiegano la loro finzione erbicida esclusivamente su alcune tipologie di piante, senza comportare danni per le altre. In questo modo si ha la possibilità di colpire esclusivamente i soggetti vegetali estranei, preservando il prato stesso da qualunque effetto nocivo. Questo accade perchè la funzione del prodotto si attiva esclusivamente in presenza di specifiche piante infestanti, mentre non altera la vita delle altre piante che non sono sensibili alla sua azione.
La selettività della funzione erbicida è legata essenzialmente alla natura del composto (perchè dipende dalla sua tossicità selettiva o dalla velocità di assorbimento che è diversa a seconda della tipologia della pianta), ma è anche collegata alla concentrazione della sostanza, alle modalità con cui la si applica sul terreno o sulle piante, e, inoltre, anche al tipo di strumento meccanico utilizzato per la distribuzione del diserbante.Abbiamo accennato poco sopra al fatto che gli erbicidi selettivi per le infestanti colpiscono solo le piante che sono sensibili ad essi, mentre rispettano le altre componenti del tappeto erboso. Possiamo distinguere tre diverse tipologie di selettività: quella meccanica, quella fisiologica e quella biologia.
Quando si parla di selettività meccanica ci si riferiche alla diversa capacità delle piante di trattenere le gocce di diserbante. Ovviamente è la morfologia stessa della pianta, la sua struttura, a determinare la maggiore o minore capacità di trattenere il prodotto diserbante.Con selettività fisologica, invece, si fa riferimento alla diversa velocità di traslocazione del diserbante nei tessuti (vale a dire il diverso gradi di assorbimento, che è maggiore nelle infestanti). Oltre che dalla tipologia della pianta, la velocità di traslocazione dipende anche dalla natura dei solventi e dalla presenza di sostanze bagnanti, che possono accelarere la rapidità del processo.Infine, la selettività biologica sfrutta la diversa capacità delle piante di rispondere con veri e propri antidoti all’azione del diserbante. In altre parole certi tipi di piante riescono ad inattivare l'azione dei diserbanti, trasformandoli senza venirne colpite.Il diserbo selettivo è una pratica molto semplice che viene effettuata generalmente in post emergenza, ovvero quando le piante infestanti sono già spuntate dal suolo, quindi è un mezzo curativo e non preventivo. Bisogna tenere in considerazione alcuni fattori che possono aumentare l'efficacia del diserbo selettivo ed agire quando le condizioni sono favorevoli. La luce è un fattore importante, sia perchè favorisce la penetrazione del prodotto, sia per effetto della fotodegradazione. Anche la temperatura è un importante fattore interveniente perchè, in presenza di una temperatura più alta che stimola l'attività delle piante, si massimizza l'effetto diserbante. Anche la pioggia (soltanto se leggera e occasionale) aiuta la penetrazione, mentre il vento è sicuramente un fattore ostativo poichè contribuisce alla vaporizzazione del prodotto e ne stimola la dispersione.
In genere è consigliabile non tagliare il prato nei primi quattro o cinque giorni che seguono le operazioni di diserbo, per evitare che l'infestante non abbia il tempo sufficiente per trasferire la molecola tossica in profondità ed essere, così, sicuri che ci sia un completo assorbimento del prodotto. La temperatura ideale, nella fase in cui si distribuisce il prodotto, si aggira tra i quindici e i venti gradi, mentre non è consigliato agire con temperature più basse dei dodici gradi, pena la completa inefficacia dell'azione di diserbo.
L'eliminazione delle piante infestanti è una necessità fondamentale per la pratica agronomica. Le malerbe infatti, senza l'opportuno trattamento, sono in grado di causare ingenti danni alla produzione agricola comportando perdite che raggiungono il 50% del raccolto e, in aggiunta, rendono impossibile l'utilizzo dei moderni mezzi di raccolta meccanica indispensabili in quasi tutte le colture industriali. Le tecniche tradizionali di aratura, estirpatura e sarchiatura del terreno diventano sempre più costose e difficili, ed è per questo che si ricorre sempre più al diserbo chimico.
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