Coltivazione mais

Notizie sul mais:

Il mais è una pianta originaria dell' America ed era conosciuta già presso il popolo Maya, che lo considerata una divinità e la cui nutrizione prevedeva sopratutto il consumo di questo alimento. Ma il mais è conosciuto tantissimo anche dalle popolazioni indiane e messicane che lo consumano da sempre, e fu importato in Italia da Cristoforo Colombo, anche se il suo consumo non ebbe particolare successo fino al 1700, quando diventò alla base dell' alimentazione dei poveri.

Troppo spesso molti vegetali vengono coltivati con l' ausilio di sostanze nocive per chi poi andrà ad ingeerirle: sono i comuni fertilizzanti per il terreno, antiparassitari per le foglie e i frutti veri e propri e altri medicinali vari. Non bisogna dimenticarsi che, però, è possibile anche condurre a termine una coltivazione biologica, che, invece dei fertilizzanti nocivi per la salute, prevede l' utilizzo di alghe, letame, ceneri, minerali naturali o farina di roccia da integrare al terreno per aumentarne la produttività.

Il mais è una delle piante a maggior contenuto energetico tra i cereali, in particolare possiede 355 calorie ogni 100 grammi. E' utile per l' organismo ed è un alimento ricostituente in quanto possiede al suo interno proteine, lipidi, carboidrati, ferro, fosforo, potassio, sodio, vitamine del gruppo A e vitamine del gruppo B.

Il mais è utilizzato in cucina in varie ricette, e viene mangiato sia come contorno unico, sia in insalate (è possibile reperire del mais in scatola in tutti i negozi di alimentari, oppure delle insalate che prevedono già l' aggiunta di chicchi di mais). Ma il mais può essere anche fritto, fatto alla griglia, in padella o tostato, ed è sempre molto buono e nutriente. Il mais è poi utilizzato anche per la fabbicazione dei corn flackes, utilizzati sopratutto per la colazione, e dei pop corn. Inoltre, da una lunga e paziente preparazione, è possibile trarre dal mais la polenta, piatto tipico e nutriente sopratutto delle zone settentrionali, ed è impiegato perchè da origine all' olio che viene derivato dai suoi semi.

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Terriccio:

mais E' molto importante che ogni pianta possa disporre di un terriccio adatto a sopperire a tutte le sue necessità e a tutte le sue esigenze, in quanto il terriccio sarà poi la vera e propria casa della pianta fino a quando questa subirà il rinvaso, a patto questo sia previsto e che essa sia coltivata in vaso. Pertanto, è bene conoscere e imparare a sopperire a quelle che sono le esigenze delle proprie piante in materia di terriccio. Su questo fattore, però, la coltivazione del mais non è particolarmente problematica. Il mais attecchisce sulla maggior parte dei tipi di terriccio, a patto che, però, dispongano di tutti gli elementi nutritivi di cui la pianta necessita. Prima di seminare il mais, tuttavia, è sempre consigliabile effettuare varie operazioni per rendere il terreno maggiormente idoneo per ospitare questa pianta. SI tratta di operazioni di vangatura e fertilizzazione, che vanno effettuati pochi mesi prima dell' impianto. La vangatura può essere effettuata manualmente o con una vanga, a seconda di quelle che sono le dimensioni della pianta e, durante questa operazione, deve essere effettuata anche la fertilizzazione, che deve prevedere l' immissione di due o tre chilogrammi di stallatico per mq di terreno, pratica da eseguire preferibilmente con l' ausilio di una forca. Tale letame, che avrà coperto un solco, deve poi essere coperto con dell' altro terreno, che sarà prodotto dalla produzione di altri solchi e così via. Poco prima della semina, quindi in primavera, è necessario effettuare un' affinamento delle zolle di terra, usufruendo di una rastrello e di una zappa e eliminare tutte le eventuali erbe infestanti. La semina deve essere eseguita quando è stato scongiurato il pericolo delel gelate, quindi quando la temperatura non scende più al di sotto dei quindici gradi. Essa prevede l' immissione dei semi ( che possono essere acquistati in appositi negozi) in buche facenti parte di file distanti almeno quaranta centimetri l' una dall' altra, ad una profondità di minimo due centimetri e massimo quattro. Ogni buca, poi,deve essere divisa dalla successiva e dalla precedente da almeno venti centimetri di terreno. Dopo un mese cominceranno a spuntare delle piccole piantine, e quindi si dovrà procedere con il diradamento, ovvero l' eliminazione delle piantine in eccesso: sarà meglio eliminare le più deboli e lasciare le più forti.

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Coltivazione mais: Pratiche colturali:

Ogni pianta ha bisogno di cure e attenzioni volte a garantire ad essa una buona crescita e una vita sana ed equilibrata. Tra queste, le cpratiche maggiormente effettuate per la coltivazione del mais sono l' innaffiatura e a concimazione.

Il mais è una pianta che non resiste senza acqua a sufficienza , perciò è bene assicurarsi di effettuare delle innaffiature ogni settimana quando le piogge non sono previste, per assicurarsi che la pianta disponga sempre di acqua.

Per quanto riguarda la concimazione, è bene fare attenzione al fatto che il terreno sia sempre ben provvisto di letame o di compost, anche se, durante la produzione, tale fertilizzante deve essere integrato con concime contenente fosforo e potassio.

E' bene poi sapere che il mais necessita di un clima temperato tendente al caldo, poiché non resiste bene a temperature particolarmente fredde: se queste scendono al di sotto dei dieci gradi, infatti, molto probabilmente la germinazione ne sarà compromessa, mentre se le temperature sfiorano lo zero, la pianta potrebbe anche morire. Approssimativamente, la temperatura ottimale per la pianta sarebbe quella intorno ai 20°C.


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