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Il tassello è stato ideato proprio per consentire che le viti aderissero con una forza maggiore all’ interno delle pareti, e che quindi risultassero non solo più efficienti, ma anche più sicure in caso di sollecitazioni esterne. Il tassello originale, chiamato Rawlplug, fu inventato da J.J. Rawling nel lontano 1919 ed era proprietà dell’ inglese Rawlplug Ltd.
Oggi come oggi, si possono distinguere due parti di un solo tassello: uno è l’ involucro esterno in plastica seghettata o in metallo, mentre la seconda parte è la vite normale. Ma qual è la differenza tra una vite ed un tassello? Bisogna dire che mentre la vite aderisce alla urautra ma non esercita una buona azione di fissaggio e soprattutto non assicura una resistenza ottimale al carico sospeso, o comunque bastevole per far ritenere la struttura sicura in caso di sollecitazione esterna, il tassello è invece una sorta di contenitore di plastica o metallo al cui interno viene alloggiata una vite, che in questo modo diventa una parte sola con la muratura molto più del semplice chiodo, favorendo quindi un fissaggio ottimale ed estremamente sicuro, ovviamente a patto che il tassello sia di adeguate dimensioni e giusto per quella determinata tipologia di muratura, ma soprattutto, a patto che venga installato in modo corretto. ANCORANTE CHIMICO CF850 PATTEX Prezzo: in offerta su Amazon a: 8€ |
Anche la posa in opera del tassello non è particolarmente difficile: basta che nella muratura venga effettuato un foro di diametro uguale a quello del tassello. Durante tutta l’ operazione il trapano va tenuto quanto più possibile nella posizione orizzontale, e deve creare un foro leggermente più profondo rispetto alla lunghezza del tassello. A tal proposito, per evitare di creare un foro troppo profondo, si può imprimere con un pennarello un segno sulla punta del trapano, ed utilizzare gli appositi accessori dell’ attrezzo per fare in modo da arrestare l’ avanzamenneto della punta nella muratura, quando questa ha raggiunto la profondità necessaria. Nel foro, poi, va inserito il tassello e su di esso va avvitata la vite. Bisogna considerare che, mentre la vite penetra nel tassello, il diametro di quest’ ultimo aumenta, e quindi esso si espande, soprattutto nella parte anteriore, facendo quindi in modo che la vite entri e si unisca al resto della muratura. Questo, ovviamente, per quanto riguarda i tasselli di plastica, che sono i più comuni e i più utilizzati. Ma esistono anche quelli in metallo, che sono meno diffusi, ma assicurano una durata sicuramente più lunga e sono in grado di sopportare carichi e sollecitazioni maggiori, anche se poi, in presenza di umidità, potrebbero essere facilmente attaccati dalla ruggine.
Un tipo particolare di questi tasselli sono i cosiddetti “tasselli ad ombrello”, che sono realizzati interamente in metallo e posseggono delle alette che, una volta superato il buco, si espandono e finiscono in uno spazio più ampio. Si tratta di un tipo di tasselli molto indicati per i laterizi forati, in quanto questi, con le loro cavità, mettono a disposizione delle alette un discreto spazio per espandersi, ma oggi come oggi sono molto utilizzati anche nei soffitti per sostenere lampadari o accessori d’ arredamento che sono sospesi.
Vi è poi il cosiddetto “tassello chimico” che è caratterizzato da una particolare resina auto indurente, che prende il posto del tassello. Si tratta di un tipo di tassello molto comodo quando si vuole che il fissaggio risulti, in qualche modo, “irreversibile”, quindi che sia molto difficile da rimuovere, in quanto il tassello chimico assicura una tenuta più forte rispetto a quella degli altri tipi di tasselli, che si possono facilmente rimuovere con un normalissimo giravite. Questi tasselli sono però utilizzati anche per assicurare una buona presa su muri vecchi, che non garantirebbero un fissaggio sicuro in presenza di tasselli tradizionali. Ovviamente, questi sono soltanato alcuni dei tasselli in commercio, sicuramente quelli più comuni e “normali”, ma è anche possibile trovare dei tasselli speciali, che servono per fissare il water o il bidet, interamente di plastica, o quelli per fissare i vari tipi di tubazioni, dai tasselli per i termosifoni ai tasselli per i pannelli di polistirene.I tasselli per cartongesso sono degli elementi studiati propri per assicurare l’ ancoraggio di un materiale poco resistente e consistente, quale il cartongesso.
Come ormai tutti sapranno, infatti, il cartongesso è un materiale costituito da gesso compresso fra due pareti di cartone (da qui il nome “cartongesso”). Dei tasselli normali rovinerebbero la sua superficie, portandola a sgretolarsi. Invece, con i tasselli per il cartongesso si può fissare questo materiale senza danneggiarlo. I tasselli ad espansione , infatti, sono studiati per fissare o sostenere oggetti non molto pesanti, come ad esempio quadri, lampade, piccole mensole, guide per tende, porta asciugamani a pareti e soffitti. I tasselli per cartongesso sono diversi dagli altri tipi di tasselli perché presentano la zona che è destinata ad espandersi con una forma conica, di una lunghezza molto inferiore a quella della vite, ma sono anche provvisti di una rondella o di un collarino che impedisce al tassello di penetrare nel foro più del necessario. La vite è del tipo truciolare, ed è interamente filettata, ed è adatta a qualsiasi tipo di tassello con uno spessore di almeno 7-8 mm.Ovviamente il tassello sopra descritto è il tassello per cartongesso più comune, quello più utilizzato e più pratico, ma ovviamente esistono anche altri tipi di tasselli, utili anche per il fissaggio del cartongesso, che presentano caratteristiche diverse, in grado di assicurare un ottimo fissaggio per tutte le varie situazioni.
Tutte queste varie tipologie di tasselli per il cartongesso sono reperibili sul mercato in modo semplice, e bisogna sceglierli soprattutto in base alla consistenza del pezzo di cartongesso che si ha a disposizione per il fissaggio. Ad esempio, esistono anche tasselli metallici con vita metrica, così come esistono tasselli in fibra auto perforanti, o anche in nylon, ad espansione conica. Addirittura, per quest’ ultimo tipo di tasselli non sono necessarie perforazioni per i pannelli in cartongesso, con spessore fino a 15 mm. Ovviamente bisogna ricordarsi che, seppure si tratta di tasselli particolarmente indicati per le superfici in cartongesso, nessuno di questi è in grado di superare i noti limiti del cartongesso, quindi di permettere a quest’ ultimo di diventare una superficie resistente e sicura: in poche parole, bisogna dimenticarsi di utilizzare le pareti in cartongesso come pareti dove appendere i pensili da cucina o delle pareti attrezzate. L’ unico modo per ovviare a questo problema è ancorare la parete in cartongesso ad una parete metallica e fissare i tasselli metallici a quest’ ultima.
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