Edera

Edera

Da sempre considerata simbolo di fedeltà e di amore esclusivo, l'edera è una fra le piante rampicanti più nota e apprezzata nella decorazione dei nostri giardini.
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Curiosità

Originaria delle regioni temperate del continente asiatico, la pianta dell'edera, così chiamata fin dai tempi della Roma imperiale, deriva probabilmente il suo nome dalla radice Heud con il significato di "prendere" o "attaccarsi". Utilizzata nell'antica Grecia per intrecciare ghirlande con le quali si ornavano le teste dei giovani sposi e considerata sacra al Dio Dionisio, essa godeva di grande fama nell'antichità, venendo anche usata per formare la corona con la quale venivano cinti i capi dei poeti. Oggigiorno, a seguito di vari studi, si è scoperta la sua proprietà nel purificare l'aria degli ambienti in cui viviamo, in particolare dalla sostanza nociva conosciuta come formaldeide. Sempre apprezzate sono invece le sue virtù terapeutiche nel curare disturbi vari dell'apparato respiratorio e della pelle.

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Aspetto, Specie e Varietà botaniche

edera Appartenente alla famiglia delle Araliacee, l'edera è una pianta sempreverde la cui particolarità è quella di possedere due tipi di rami, giovani e adulti. I primi, di consistenza erbacea o semilegnosa, sviluppano foglie lobate e radici aeree che consentono alla pianta di attaccarsi a qualsiasi tipo di supporto, mentre i secondi, arborescenti, presentano foglie intere a margini ondulati e sono privi di tale genere di radici. E' proprio da questa seconda categoria di rami che si sviluppano, nel mese di settembre-ottobre, i fiori colorati di giallo e i frutti, costituti da bacche nere molto velenose per l'uomo.

Il genere Edera comprende 15 specie di piante, ognuna delle quali possiede numerose varietà:

la Helix, la specie più diffusa dalla quale hanno avuto origine la maggior parte delle varietà oggi in commercio, specialmente quelle coltivabili in vaso. Questa specie di edera, che può raggiungere un'altezza fino a 30 metri, presenta foglie divise in lobi di colore verde scuro lucide e macchie argentee lungo le nervature. Tra le numerose varietà appartenenti a questa specie ricordiamo la“Cavendishii”, di bassa taglia e foglie macchiate di bianco e la "Pink Oak” dal fusto rossastro e le caratteristiche foglie a mezza stella;

la Canariensis, originaria delle isole Canarie e dell'Africa settentrionale, pianta molto vigorosa che può raggiungere i 4-6 m. di altezza e presenta foglie lobate di consistenza cuoiosa, e di colore variabile in più toni del verde. Tra le varietà di questa specie meritano menzione l'“Azorica”, con foglie lobate di colore verde chiaro e fusti giovani ricoperti da peluria marrone; la ”Variegata o Gloire de Marengo”, che presenta foglie di colore verde scuro, più chiaro al centro, con i margini bianco-crema o grigio-argento; la ”Margino-maculata”, dal fogliame variegato bianco-crema e dai fusti e piccioli rossi;

la Chrysocarpa, specie poco vigorosa che produce caratteristici frutti di color giallo oro;

la Colchica, originaria dell’Iran, che può raggiungere i 9 metri d’altezza e che presenta grandi foglie ovate e cuoriformi, di colore verde scuro;

la Himalaya, originaria dell’omonima zona asiatica, che cresce fino a 5 metri d'altezza;

la Japonica, specie poco coltivata che presenta, nella varietà “Variegata”, foglie con margini bianco-crema.


Coltivazione

ederaEssendo l'edera una pianta assai resistente e vigorosa, la sua coltivazione non risulta particolarmente complessa e se le assicureremo le cure che le sono comunque necessarie godremo tutto l'anno della vista del bel colore verde scuro, brillante o screziato del suo fogliame. Innanzitutto è bene garantire alla pianta regolari innaffiature, sopratutto d'estate e ogniqualvolta essa le richieda. Quando la temperatura è molto calda e il tasso d'umidità molto basso è consigliabile fornirle l'acqua di cui ha bisogno tramite ripetute nebulizzazioni sulla chioma.

Il rinvaso deve essere effettuato in primavera ogni due o tre anni, usando contenitori di dimensioni superiori a quelli utilizzati in precedenza. E' preferibile utilizzare un terriccio di buona qualità, aggiungendovi un po di sabbia per favorire il drenaggio, e avendo cura di rimuoverne lo strato superiore rimpiazzandolo con del nuovo, a cadenza annuale, nel periodo di intervallo fra un rinvaso e l'altro.

Per quanto riguarda la concimazione è necessario provvedervi con cadenza bisettimanale dall'inizio della primavera alla fine dell'estate utilizzando un fertilizzante, da diluire nell'acqua di irrigazione della pianta, composto da elementi come azoto, fosforo, potassio ma anche ferro e rame.

Infine, relativamente alla potatura, sarebbe opportuno effettuare tale operazione nel periodo precedente l'inizio della primavera (tra febbraio e marzo) e, se necessario, anche durante l'estate; ciò al fine di contenere lo sviluppo eccessivo della pianta e favorirne una crescita ordinata, considerato che l'edera si caratterizza per avere una crescita molto veloce.



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