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Come già accennato in precedenza, prima di scegliere la specie da coltivare è necessario passare in rassegna quelle che sono le esigenze della pianta per comprendere se esse siano compatibili con le risorse offerte dall'ambiente che la ospiterà. In primo luogo esistono delle differenze tra le Camelie a fioritura invernale e autunnale, che sono più rustiche tollerando sia le basse temperature sia il sole diretto nelle stagioni più calde, mentre quelle a fioritura primaverile sono più sensibili ai raggi diretti del sole.
Entrambe possono vivere in ambienti chiusi ma ben arieggiati. La posizione ideale sarebbe quella a mezz'ombra per evitare eccessivi sbalzi di temperature, questo è valido sia che si trovi al chiuso che all'aperto.Necessitano di un tasso costante di umidità che viene in parte garantito dalla loro posizione e in parte dall'acqua di irrigazione.Il primo passo per la corretta coltivazione è la giusta scelta del terreno da utilizzare che in questo caso deve avere un pH compreso tra 5 e 6 quindi acido. Il consiglio a questo proposito è di utilizzare della torba bionda sulla quale andrà sistemato uno spesso strato di pacciamatura di corteccia che deve essere rinnovato ad anni alterni. Quest'ultimo strato ha l'importante ruolo di proteggere l'apparato radicale dagli sbalzi di temperatura e dal disseccamento ma impedisce anche lo sviluppo di colonie di piante infestanti nel terreno.
Per ciò che concerne l'innaffiatura è necessario effettuarla di frequente nei periodi più caldi dell'anno facendo attenzione ad evitare i ristagni di acqua nel tereno. Questo porterebbe le radici a marcire e quindi alla morte della pianta. L'apparato radicale deve trovarsi quindi in un ambiente costantemente umido ma non bagnato. Occorre, inoltre, innaffiare anche il sistema fogliare sia per una questione di umidità sia per pulire le foglie. Questo processo può essere effettuato con uno spruzzino.Nel periodo freddo, invece, il terreno deve essere lasciato asciugare del tutto tra un'innaffiatura e l'altra per evitare, soprattutto per le piante esterne, le gelate. Se la pianta si trova in ambienti chiusi il discorso è analogo.La concimazione si può somministrare alla pianta seguendo precisi cicli a partire dal mese di marzo fino a settembre. Non è però indispensabile vista la sua necessità di vivere costantemente in un terreno ricco di sostanza organica e di oligoelementi. A questo proposito una concimazione eccessiva potrebbe arrecare dei danni. Qualora si decidesse di eseguirla si consiglia di utilizzare del guano o della cornunghia che sono ricchi di sostanze organiche ideali per il metabolismo di questo genere di piante.Il rinvaso deve essere fatto ogni due anni circa e i vasi migliori per ospitare la Camelia sono quelli di terracotta o al massimo quelli di plastica marrone; sono sconsigliati quelli neri a causa del fatto che potrebbero richiamare e assorbire troppo calore.Per la moltiplicazione della Camelia si possono utilizzare tre metodi che sono la talea, i semi e la propaggine. Nel caso della talea essa deve avere una lunghezza di circa 8-15 cm, si eliminano le foglie basali lasciandone poche apicali e si effettua nel periodo estivo controllando il momento in cui il fusto della pianta passa da verde a marroncino. I semi possono invece essere utilizzati quando diventano rossastri, ma il processo di germinazione e crescita della pianta in questo caso sarà molto lungo.
La propaggine richiede la presenza di una pianta già matura e consiste nell'interrare dei rami della pianta senza staccarli da essa facendone fuoriuscire dal terreno gli apici. Il processo non è semplice perchè richiede l'uso di specifici ormoni. Per l'innaffiatura sono validi i consigli elencati sopra.
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