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Una volta stabilito il luogo a cui affidare la crescita di pomodori e lattughe, bisogna procedere con la divisione degli spazi, bisogna, in altre parole, disegnare l'orto. Tale divisione e distribuzione dello spazio va fatta seguendo due regole di base: la prima riguarda il numero di persone che si nutriranno attraverso quell'orto, i loro gusti, le loro esigenze. In secondo luogo la geometria deve seguire un criterio razionale: non vanno cioè affiancate tra loro piante che registrano una difficile 'convivenza', che magari non vivono bene nello stesso terreno. Mettere vicine piante che hanno necessità diverse rischierebbe di far andar a monte l'intera coltivazione. Bisogna inoltre tener presente che periodicamente va effettuata la rotazione, in maniera tale che il terreno si rigeneri e rinasca a nuova vita: in quest'ottica è bene che le aree destinate alla coltivazione siano più o meno simili tra loro per quadratura, in modo da non avere sorprese nel suddetto periodo della rotazione, appunto.
Una volta stabilite le aree di pertinenza, quello che è importante è progettare le semine dell’orto. Si tratta di una fase non solo determinante, ma anche divertente, stimolante, dal momento che richiede di mettersi su con carta e penna a stilare un vero e proprio calendario delle semine e dei raccolti. Operazioni che, proprio per questo, è bene che siano molto chiare e precise già prima di iniziare il lavoro. La scelta sui semi si basa sui gusti personali, certo, ma anche su quali siano le piante o i frutti che possono facilmente trasformarsi in conserve, così da poter avere prodotti sani, freschi e fatti con le nostre mani, a disposizione tutto l'anno. In questo senso è bene dotarsi anche di altri strumenti oltre alla zappa e alla vanga: i libri, i prontuari della semina. sarà necessario essere molto preparati prima di mettere mano a dissodare le zolle di terreno.
Una volta stabiliti la posizione, il tipo di semi da piantare, e le aree in cui dividere il terreno è ora il momento di mettere mano ai 'ferri del mestiere'. Un aiuto per iniziare, specie se non si è particolarmente in forze, è dato dalla motozappa, uno strumento meccanico che aiuta non poco nelle operazioni agricole dal momento che riesce agevolmente a sminuzzare, triturare e infine rigirare le zolle di terreno, così che si rigeneri e che le aree infertili prendano il posto di quelle produttive -e viceversa. Grazie alla motozappa, si diceva, si riduce la fatica al minimo, ma sono ugualmente necessari anche vanga, zappa, rastrello, pala (o badile) un annaffiatoio o comunque una tubo collegato a un rubinetto e un bastone per fare i buchi nel terreno. Una volta che saremo pronti con tutto il necessario per scavare e seminare, l'orto non avrà più misteri. E' tuttavia utile, se abbiamo dei dubbi o delle difficoltà, chiedere aiuto a chi ci sta vicino, senza peccare di presunzione. In fondo non è vero che l'erba del vicino è sempre la più verde?
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