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A proposito dell’acqua, l’irrigazione può essere compiuta per infiltrazione o per aspersione, mentre bisogna evitare, per quanto possibile, gli apporti tardivi. L’arachide si rivela alquanto sensibile alle infestanti, che quindi vanno controllate e tenute lontane con sarchiature e diserbo chimico. I parassiti più pericolosi si riconducono alla specie del Bacterium solanacearum, mentre altrettanto pericolosi possono essere funghi come l’aspergillus, la cercospora e il rhizopus. Attenzione, inoltre, agli insetti come la Tinea granella, cioè la falsa tignola del grano, lo struggigrano, noto anche come Tenebriodes mauritanicus, e l’Aphis craccivora. La raccolta delle arachidi viene eseguita con strumenti che estirpano la pianta e richiede una essiccazione successiva. Il seme contiene proteine al quaranta per cento e olio fino al cinquanta per cento: si tratta di un olio di qualità elevata, che contiene acido arachidonico. L’arachide, inoltre, teme le crittogame che rischiano di proliferare in presenza di un terreno poco drenato, che quindi è ricco di ristagni di acqua: esse, comunque, possono essere contrastate impiegando prodotti antifungini che si trovano nei negozi specializzati. Questa pianta, come detto, può anche essere coltivata in vaso, ricorrendo a un terreno a medio impasto o sciolto, ed evitando di esagerare con le irrigazioni. Il vaso usato deve essere piuttosto profondo e capiente, in maniera tale da consentire ai baccelli di maturare senza problemi sottoterra. Dovrebbero essere privilegiati i vasi in terracotta, che, pur essendo pesanti, consentono a radici e terreno di respirare.
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Mettere a punto il progetto di un orto rappresenta qualcosa di molto interessante e, allo stesso tempo, qualcosa di molto positivo e assolutamente fattibile per una porzione sempre crescente di italia... Un ultimo consiglio a proposito della semina: i semi di arachide che vengono impiegati devono ancora avere intatta la pellicina rossa che li avvolge, e non devono essere tostati. Essi vanno sotterrati in primavera, o comunque con temperatura non inferiori ai dieci gradi, scavando buche di modesta entità, non più profonde di tre o quattro centimetri. I semi vanno ricoperti con il terreno e quindi irrigarli con frequenza. Nel caso in cui il terreno risultasse eccessivamente povero, nulla vieta di concimarlo, ovviamente prima della semina, impiegando concimi minerali con potassio e fosforo che si trovano senza problemi in qualunque negozio specializzato.
L’arachide, il cui nome scientifico è Arachis hypogaea, è calorica e nutriente (basti pensare che un etto di semi di arachidi contiene oltre cinquecento calorie). Per questo motivo è preferibile consumarne in quantità ridotte. I semi possono essere usati tostati o crudi, per preparare l’olio di arachidi e il burro di arachidi, ma anche merendine o snack.
Il nome botanico della pianta di arachide è arachis hypogaea: è originaria del sud America ma ormai viene coltivata in t
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