Coltivare il basilico

Impariamo a conoscere il basilico

In quasi tutto il mondo, più tipicamente nel nostro Paese ed in Asia, il basilico è utilizzato in cucina per la creazione di numerosi piatti dal gusto deciso. È un'erbacea annuale dall'aspetto cespuglioso, le cui foglie esistono in varie dimensioni, colori e forme. Ognuna, ovviamente, ha anche un gusto particolare, più o meno deciso. Il più conosciuto in Italia ricorda l'anice, altri invece hanno un sottotono di cannella, chiodi di garofano, limone o lime. Originario dell'Asia tropicale, il basilico appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed il suo genere è più propriamente definito Ocimum Basilicum. La pianta può raggiungere un'altezza di circa 60 cm, mentre le foglie arrivano fino a 2~5 cm ed il loro colore può assumere diverse gradazioni di verde, oppure di viola e porpora, a seconda della varietà. Quello da noi più utilizzato è sicuramente il Basilico Genovese, o Genovese Gigante, dalla caratteristica foglia larga ed un aroma di gelsomino, limone e liquirizia.
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Come coltivare il basilico

coltivare il basilico Il basilico può crescere sia in vaso, sia nell'orto, tuttavia se prevedete di utilizzarlo in qualsiasi stagione quest'ultimo metodo è sconsigliato. Il basilico, infatti, è una pianta esotica e non tollera bene il freddo. I semi, di colore nero e dalla forma oblunga, dovranno essere piantati in un terreno a ph neutro, drenante ed arricchito con concime. Se il terreno è sufficientemente fertile, non sarà necessaria l'aggiunta di composti organici. La semina dovrà avvenire quando il pericolo di gelate è ormai scongiurato ed il terreno è tiepido, quindi tra Marzo ed Aprile. Per quanto riguarda il contenitore, l'ideale è la terracotta, poiché lascerà respirare meglio il terreno. Utilizzando un pezzo di legno piatto, o un altro attrezzo che non rischi di danneggiare i semi, disponete questi ultimi in file parallele nel terreno, spingedoli delicatamente verso il basso. Le prime piantine spunteranno all'incirca entro 1~2 settimane dalla semina, nel frattempo è preferibile tenere il vaso in un luogo ombreggiato e dalla temperatura costante (circa 20°C). Consigliamo, perciò, di coprire il contenitore con un telo di plastica. La temperatura ideale per il mantenimento della pianta è fra i 20~25°C e non deve mai essere inferiore ai 10°C.

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    La crescita ed il primo raccolto

    il basilico Quando ciascuna piantina avrà un minimo di 4~5 foglie, potrete spostarle - se desiderate - in contenitori separati, disponendole in gruppi di tre o quattro per vaso. Ad un mese dalla semina, le piantine saranno adulte e potranno venire esposte maggiormente alla luce del sole, purché non troppo calda. Infatti, l'ombra favorisce la produzione di proprietà aromatiche. Nel periodo di fioritura sarà necessario rimuovere i fiori, in questo modo la pianta impiegherà le proprie energie nella produzione di fogliame. Potrete rimuovere le prime foglie da utilizzare in cucina non appena il basilico sarà grande abbastanza da poter fare a meno di una dozzina di foglie. Cominciate sempre dall'alto e maneggiatelo con cura per evitare che le foglie si ossidino. La pianta di basilico ha un'unica pecca: in caso d'infestazione di parassiti, non è possibile curarlo. Il problema nasce dal fatto che, essendo le sue foglie utilizzate in cucina, i prodotti chimici sarebbero nocivi per la salute dell'uomo. Nel tentativo di evitare le malattie, aspettate a seminare o rinvasare finché il terreno non si è riscaldato e non sovraffollate i vasi. In caso di foglie mangiate dai parassiti, ispezionatele accuratamente e rimuovetele subito.


    Coltivare il basilico: Ultimi efficaci consigli

    • Si consiglia d'effettuare la semina con costanza ogni tre mesi circa, mentre per quanto riguarda il rinvaso si dovrà attendere nuovamente la Primavera.

    • In periodi di siccità, o in caso di prolungata esposizione a raggi solari particolarmente intensi, il basilico tende a seccarsi. Sarà dunque necessario annaffiarlo abbastanza frequentemente. Per quanto riguarda la quantità d'acqua, è sufficiente regolarsi in base al ristagno, che non dovrà mai essere presente.

    • Una volta raccolte le foglie - che vanno rimosse all'altezza dell'attaccatura del picciolo - conservatele all'interno di barattoli di vetro insieme ad un filo d'olio d'oliva, oppure congelatele per mantenere il sapore inalterato.


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