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I cinesi per i bonsai si occuparono anche di creare dei vasi specifici e preziosi per la coltivazione. Oggi si usano visto gli elevati costi di vasi cinesi originali delle ottime riproduzioni in stile e soprattutto vasi di forma ovale o rettangolare, di grandezza, profondità e colori diversi. Diciamo innanzi tutto che di regola, escludendo i bonsai a tronco multiplo, la profondità del contenitore deve corrispondere al diametro del tronco. Comunque queste regole non valgono per il bonsai in formazione, infatti l’operazione iniziale non richiede contenitori particolari ai fini della crescita. Proseguendo con i principi e le regole dell’arte del bonsai diciamo che l’altezza del tronco dovrebbe corrispondere più o meno, a sei volte l’altezza del vaso. Inoltre, per quel che riguarda la maggioranza dei contenitori ovali e rettangolari, il rapporto tra lunghezza e larghezza sarà di tre a due. Anche il posizionamento del bonsai nel vaso, pur con varianti a seconda dello stile prescelto segue delle regole ben precise. Diviso il contenitore con due linee ideali che passando per il suo centro lo sezionino nel senso della lunghezza ed in quello della larghezza, e ottenuto così quattro zone ricorderemo prima di tutto, di non posizionare mai i bonsai nelle due zone frontali o anteriori. La collocazione dell’albero andrà sempre scelta all’interno della linea tracciata nel senso della lunghezza, ossia nella parte “posteriore” del contenitore. All’interno di questa area la scelta della collocazione dell’albero sarà determinata dallo stile del bonsai.
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Le forme del vaso devono essere in stretta ed armonica relazione con lo stile prescelto per il bonsai. I contenitori in gres opaco di color marrone scuro e, più raramente nero, come in generale i contenitori color terra, si adatteranno un po’ a tutti gli stili non dando troppo nell’occhio e fondendosi bene con il bonsai. Sono ideali soprattutto per i pini e le conifere che preferiscono anche la forma rettangolare. Un albero in stile simile ad una scopa rovesciata farà invece la sua figura in un vaso ovale molto basso. Lo stesso tipo di contenitore, ovviamente più grande è l’ideale per realizzare un “vassoio” per gruppi di bonsai. Un bonsai a cascata o a semi-cascata richiederà necessariamente un contenitore di una certa profondità. I vasi giapponesi sono dotati di piedini semplici o “a nuvola”, che tengono sollevata la pianta dal suolo facilitandone il drenaggio. Per evitare tutti gli inconvenienti derivanti dal diretto contatto con il suolo i bonsai, vengono di norma sistemati su piani rialzati costruiti anch’essi in modo da contribuire all’armonia dell’insieme.
I vasi cinesi rispetto a quelli giapponesi sono in genere smaltati con diversi colori per cui se optiamo per i primi il coordinamento con l’albero può risultare più difficile. Un albero con fiori bianchi per esempio, potrà spiccare in tutta la sua bellezza in un vaso smaltato di un colore giallo, di un bell’azzurro o di un tenero verde. Un albero con frutti colorati darà invece il meglio, se collocato in un vaso color terra o magari nero carbone. E’ consigliabile acquistare un bel contenitore che ci piaccia ogni volta che ne troviamo uno in circolazione magari in qualche mercatino. In questo modo avremo sempre a disposizione vasi di diversa quadratura e colori adatti a un nuovo arrivo o al rinvaso di una pianta che sta crescendo. Naturalmente la scelta dei colori non fa parte delle regole fondamentali per la cura e la coltivazione del bonsai bensì di gusto personale. Mettere in un magnifico vaso una pianta di bonsai darà sicuramente degli ottimi risultati sia dal punto di vista produttivo che da quello estetico, creando armonia e giochi di colori unici ed irripetibili.
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