La malta di calce idrata conosciuta più notoriamente come calce spenta può essere lavorata con estrema semplicità per eseguire intonaci. A volte viene adoperata anche per legare i mattoni ma solamente in ambienti interni. Sebbene la proporzione dei vari elementi solitamente è di una parte di calce, una di acqua e tre di aggregato, può essere necessario alterare queste dosi nel caso in cui si desideri fare un intonaco. Infatti per gli intonaci molto rustici si usa una parte d’acqua, una e mezzo di aggregati e una di legante mentre per intonaci alti solo pochi millimetri e molto raffinati il rapporto arriva ad essere paritario cioè si miscelano assieme uguali porzioni dei tre elementi. Quando si va a fare materialmente la mescola è sempre meglio aggiungere prima la sabbia e la calce poi solo in una fase successiva si potrà aggiungere poco a poco l’acqua mescolando in continuazione fino a che non si ottiene un impasto morbido ma non eccessivamente fluido. Fino a non molti anni fa la calce veniva spenta in cantiere all’interno di una buca scavata nel terreno mentre attualmente si preferisce acquistarla già pronta all’utilizzo in sacchi di materiale plastico sottoforma di impasto semiliquido. Se la calce viene fatta invecchiare migliora le sue caratteristiche relative alla plasticità, offre una migliore presa e resiste molto meglio all’attacco degli agenti atmosferici. Se alla calce si aggiunge un quantitativo superiore di acqua si ottiene il latte di calce da adoperare per dipingere le pareti proprio come fosse un colore a tempera.
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In base alle proporzioni adoperate dei vari elementi che compongono la malta di calce si possono ottenere diverse caratteristiche da adoperare per scopi differenti.
Ad esempio la malta bastarda viene ottenuta aggiungendo all’impasto base non uno ma bensì due leganti di differente natura. La calce abbinata al cemento riesce a far esaltare al meglio i pregi di entrambi i materiali e viene utilizzata per edificare pareti di mattoni sia all’aperto che in ambienti posizionati al riparo dagli agenti atmosferici e per potare a termine intonaci eseguiti a regola d’arte. La malta di calce bastarda può essere fatta sia adoperando calce idraulica che idrata. La malta di calce idraulica in linea di massima si adopera per costruire muri rigorosamente non portanti collocati in ambienti interni oppure può essere utilizzata per intonaci interni. Rispetto alla malta cosiddetta bastarda è molto più malleabile e si lavora meglio. Con l’asciugatura ritira molto meno ma ha una minore resistenza e consente di eseguire scanalature nelle pareti già asciutte.
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