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L'umidità ascendente è un fenomeno molto diffuso nelle case, soprattutto a carico dei locali a filo piano campagna o subito sottostanti.
Questo tipo di umidità è causata dalla capillarità, cioè dalla capacità dell'acqua di insinuarsi e di penetrare nelle murature, tendendo poi a propagarsi verso l'alto. E' un fenomeno strano, che contrasta con le leggi della fisica che vuole una caduta piuttosto che un’ascesa. Le soluzioni per contrastare ed eliminare definitivamente il problema sono diverse e tutte più o meno efficaci. Per bloccare il flusso verso l'alto dell'acqua, occorre frapporre una sorta di ostacolo orizzontale, all'interno del muro. Comunque, prima di procedere con qualsiasi opera, bisogna lasciare al muro il tempo necessario per asciugarsi perfettamente e trattare adeguatamente i sali che si sono depositati sulle pareti, così da impedirgli di sciogliersi nuovamente e ricreare problemi. Ryobi RPD800-K Trapano a percussione, 800 W Prezzo: in offerta su Amazon a: 70€ |
L'applicazione di barriere chimiche atte a contrastare il fenomeno dell'umidità di risalita, si è dimostrata molto performante e risolutiva, a patto che siano rispettate alcune norme concernenti la preparazione del muro e l'impeccabile tecnica applicativa. In commercio sono disponibili tanti prodotti con differenti caratteristiche, così da adattarsi meglio ad ogni problema.
L'uso di barriere chimiche è indicato per le murature intonacate a mattoni o anche in pietra o in sassi. Si tratta dell'inserimento di particolari miscele all'interno dei muri, che servono a formare un impedimento all'acqua. Per essere veramente efficacie, la barriera chimica deve essere continua, cioè non deve interrompersi in presenza di porte o di finestre, perché l'acqua potrebbe trovare il modo di penetrare in quei punti dove non si è prevista l'applicazione delle barriere. Per questo motivo è sempre consigliabile iniettare il prodotto sull'architrave di porte e finestre e anche vicino agli stipiti.Il metodo di lavorazione, pur non essendo particolarmente complesso, necessità dell'esperienza di aziende qualificate che sappiano applicare a regola d'arte le barriere chimiche. La prima operazione è di pulire, rimuovendo qualunque traccia di patine biologiche, muffe e licheni e anche tutti gli intonaci ammalorati.
L'operazione successiva è quella di praticare dei fori di piccolo diametro lungo i muri interessati, a una distanza di circa 15 cm da un foro all'altro. Nel foro sarà poi inserito un ugello a sua volta collegato a un compressore che pomperà all'interno del muro la sostanza chimica. Questa operazione avviene fino a quando la muratura non sarà completamente impregnata. Il quantitativo da inserire non è quantificabile a priori, perché dipende dalla capacità recettiva del muro da trattare. Completate le iniezioni, si sfileranno gli ugelli e si procederà alla stuccatura dei buchi, completando il lavoro con la deumidificazione del muro ad esempio con un intonaco adatto a contrastare l'umidità.
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