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Per realizzare infissi esterni a efficienza energetica si possono adottare le vetrocamere, cioè doppi vetri con una camera d'aria inserita nell'intercapedine tra le due superfici. La camera d'aria può essere riempita con aria e sali deumidificanti, oppure, per un isolamento termico migliore, con gas come il kripton e l'argon. L'intercapedine ha dimensioni variabili perché, a parità della struttura portante, maggiore è la sua estensione e più si contiene la dispersione del calore. Di conseguenza, in Italia la camera d'aria ha una dimensione di 6-12 millimetri, ma nei Paesi dove le temperature sono davvero rigide si possono impiegare soluzioni con doppia vetrocamera oppure vetrocamere larghe anche 25 millimetri. Ricordatevi sempre che la dispersione di calore avviene anche tramite la struttura dell’infisso e non solo attraverso il vetro: per questo i materiali devono essere adeguati. Vi sono infissi in legno di un certo spessore e quelli in alluminio (o pvc) all'esterno e in legno all’interno.
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La soluzione ideale per l'efficienza energetica di un edificio è sostituire gli infissi esterni, tuttavia non sempre è possibile. Di conseguenza, si può intervenire anche su quelli già esistenti: le modalità sono diverse a seconda delle dimensioni, del tipo di infissi e dei materiali impiegati. In genere i più facili da coibentare sono quelli in legno: basta applicarvi delle guarnizioni per ottenere un buon isolamento termico senza spendere troppo. Per gli infissi in alluminio o in pvc la procedura è un po' più complicata. In certi infissi, volendo ,si può inserire anche un secondo vetro all'esterno o all'interno per raggiungere il massimo isolamento. Ad esempio, in edifici sottoposti a tutela per le leggi comunali sui beni architettonici, si può posizionare all’interno un secondo infisso a efficienza energetica. Infine c'è da tenere a mente che i costi per adeguare gli infissi già esistenti variano da caso a caso e possono essere anche consistenti: nell'eventualità che raggiungano il 70% del prezzo di un nuovo infisso è bene optare per una sostituzione.
Adottare gli infissi esterni a efficienza energetica rientra all'interno delle misure previste dall'ecobonus per il miglioramento del comfort abitativo: in questo modo si potrà dedurre il 65% dei costi nell'imposta IRPEF. Per ottenere la detrazione fiscale l’intervento dovrà prevedere la sostituzione dei vecchi infissi o l'adeguamento di quelli esistenti: non si tratterà, quindi, di una nuova installazione. Gli infissi esterni delimiteranno un volume riscaldato e avranno un Uw (valore di trasmittanza termica, cioè l'entità di calore che passa attraverso l'infisso stesso) uguale o inferiore ai limiti previsti per la fascia climatica in cui sorge l'abitazione. Le fasce vanno dalla A, la zona più calda, alla F, quella più fredda: i valori sono rispettivamente 3,7 W/m²K e 1,6 W/m²K. Infine l'adozione di questi infissi serve anche per aumentare l'isolamento acustico dell'abitazione e anche il suo valore sul mercato, facendolo passare a una classe energetica più alta.
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