Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potranno esserci di sostegno nell’ambito della nostra riflessione, una disanima sintetica per le ben note ragioni di spazio ma che ci auguriamo continui a essere sempre sufficientemente chiara ed esauriente, in tema di strisce radianti e di modalità di riscaldamento in senso leggermente più ampio. Ad esempio, una prima precisazione in merito alle strisce radianti e al loro impiego ci appare fondamentale, vale a dire tutto quanto riguarda la destinazione d’uso d’elezione delle strisce radianti stesse. Nella fattispecie dobbiamo tener presente che le strisce radianti sono utilizzate per riscaldare ambienti molto grandi e sono una modalità di riscaldamento tipica degli impianti industriali.
A conti fatti la diffusione delle strisce radianti soprattutto in ambito industriale, sia civile che militare a dire il vero, ci fa comprendere alcuni elementi utili alla nostra disanima. Da un lato, ad esempio, è proprio la ridottissima diffusione delle strisce radianti come modalità di riscaldamento domestico a rendere la loro conoscenza molto più esile tra in non addetti ai lavori e, dall’altro lato, ci fa dedurre alcune caratteristiche di funzionamento delle strisce radianti. In effetti si tratta di un tipo di riscaldamento particolarmente adatto per ambienti molto ampi e, attenzione, soprattutto per ambienti molto alti, assai più alti rispetto alle dimensioni media di una nostra abitazione. In effetti si tratta che possono arrivare a un diametro pari a circa 25 millimetri e che sono riempiti da un fluido termovettore, nella larga maggioranza dei casi da acqua.
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