Molto spesso nel parlare comune si fa una grande confusione tra il termine concime e quello di fertilizzante. Ma esiste, quindi, una differenza tra concime e fertilizzante? Sostanzialmente non proprio. Il concime serve, per definizione, a nutrire le piante ed il terreno in maniera naturale. I fertilizzanti, a cui spesso si associa solamente il concetto di chimico, altro non sono che una sopra-categoria rispetto ai concimi che ne fanno espressamente parte. Assieme al concime, appartengono al gruppo dei fertilizzanti anche gli ammendanti e i correttivi. I primi forniscono alla pianta tutto ciò che le serve per crescere, i secondi, invece, hanno la funzione (come dice il loro nome stesso) di correggere e, quindi, migliorare la qualità del terreno fornendo, proprio per questo motivo, a piante ed alberi il modo di svilupparsi correttamente. Entrambi si basano su due elementi importantissimi: macroelementi (azoto, fosforo, potassio, calcio) e microelementi (zolfo, rame, ferro). Entrambi sono fondamentali per le piante e devono, quindi, trovarsi nel terreno che le accoglie.
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Concime organico è sinonimo di concime naturale e si oppone al concime chimico o minerale. I concimi organici si suddividono in diverse categorie in base alle proprie caratteristiche. Benché si possa dire che le finalità sono le medesime, cambiano le percentuali di azoto contenute, sempre comunque superiori al 3%. Svariate sono le tipologie principali.
La cornunghia è composta da corna e unghie di animali ridotti in polvere. Si presenta sotto forma di scaglie. E'un fertilizzante a lento rilascio, quindi è applicabile anche molto tempo prima della semina. Si presenta adattissimo per piante ornamentali.Il sangue secco è un potentissimo fertilizzante ad azione rapida. E' ideale per la cura delle piante da frutta, ma date le sue peculiarità va utilizzato con parsimonia ed in piccolissime dosi, al fine di evitare danni permanenti alle radici.Altri composti organici importanti per la crescita delle piante sono la borlanda, lo stallatico secco, la pollina e il compost. Tutti hanno origine animale, eccetto la prima. La borlanda, infatti, ha una composizione fluida e si origina dalla lavorazione della barbabietola. E' ricca di potassio e perfetta per i terreni sabbiosi e che, comunque, sono poveri di sostanze ed hanno bisogno di essere reintegrati.
Lo stallatico secco è il classico letame, proveniente sia da bovini che da equini. E' un concime molto utilizzato e a lentissimo rilascio. Arricchisce il terreno di sostanze nutritive e ne migliora le caratteristiche. Va bene per piante ornamentali, frutteti ed ortaggi.Medesime caratteristiche provengono dalla pollina, altro concime organico proveniente dagli escrementi dei polli. Svantaggio di questi ultimi 2 concimi è la non irrilevante cattiva profumazione che permane sul terreno per alcuni giorni.Il compost, infine, nasce da una mistura di materiale organico di diversa provenienza: letame, rifiuti di giardinaggio, scarti di cucina e liquami di vario tipo.
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