Esse si attivano nel momento in cui i fotoni della luce solare vengono assorbiti e catturati dal pannello. Gli elettroni negativi vengono poi calibrati e direzionati, utilizzando un materiale specifico che agisce come un semiconduttore. Questo processo crea l'elettricità. Al giorno d'oggi molte abitazioni, uffici, aziende ed esercizi commerciali utilizzano la tecnologia fotovoltaica per tagliare i consumi di energia e per rispettare l'ecosostenibilità. Il rapido diffondersi di tali impianti è stato incrementato dagli incentivi statali che, tramite preziose agevolazioni a carattere economico, hanno ridotto il loro costo d'acquisto. In realtà, il solare fotovoltaico ha origini ben più lontane, se si pensa al fatto che i primi prototipi furono realizzati durante la prima parte del XXI secolo nel tentativo di sfruttare gratuitamente il sole, fonte naturale di energia. AE Becquerel, un fisico francese, scoprì i principi alla base del fotovoltaico nel 1839, e Charles Fritts sviluppò le prime celle fotovoltaiche nel 1883 .
Ad oggi, le migliori celle fotovoltaiche sono in grado di utilizzare il 30% della radiazione solare riflessa sulla loro superficie, quindi la strada è ancora lunga, prima che si raggiunga la massima efficienza e resa.
Le celle fotovoltaiche, chiamate anche celle solari, Sono costituite essenzialmente da strati di silicio e fili conduttori sottili racchiusi in un corpo trasparente, di solitoplexiglass o vetro. Poiché le parti siliciche della cella sono fragili, esse vengono protette in un corpo di plastica trasparente o con il vetro. All'interno della cella si trovano due sottili strati di silicio. Uno di essi, chiamato tipo p, presenta silicio e tracce di boro. L'altro, denominato tipo n, è composto da silicio, fosforo e arsenico. Gli strati p ed n producono cariche elettriche positive e negative. Ogni cella ha una serie di sottili conduttori piatti sulla parte superiore, che vengono ridotti il più possibile per non ostacolare l'entrata della luce solare.
L'area silicica presenta un'area conduttrice nella parte superiore.
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L'installazione di un impianto fotovoltaico non richiede necessariamente il lavoro di un appaltatore autorizzato. Se siete avvezzi a questo tipo di lavorazioni, potete tranquillamente procedere in autonomia. E' importante però prendere tutte le precauzioni necessarie e le obbligatorie certificazioni. Prima della messa in opera, chiedete un consulto approfondito ad un esperto, che saprà valutare le vostre esigenze energetiche, le caratteristiche fisiche del sito in cui l'impianto verrà montato, oltre a determinare la giusta dimensione e potenza.
Affidatevi solo a ditte serie e di comprovata esperienza. Accertatevi che il sistema abbia la cerificazione CE, che attesta la sua conformità alle norme di sicurezza vigenti. Procuratevi tutta l'attrezzatura necessaria, che consiste in una imbragatura, caschetto e scarpe antinfortunistiche. Non dimenticate i guanti e gli occhialini protettivi. Non installate l'impianto se la giornata è piovosa o ventosa, perché potrebbe essere molto pericoloso. Tra una cella el'altra, applicate uno strato di sigillante siliconico, in modo da creare uno strato isolante e protettivo. Come materiale di copertura, preferite il plexiglass invece che il vetro, in quanto più resistente all'azione avversa degli agenti atmosferici e all'umidità. Una volta finita l'installazione, fate controllare tutto l'impianto da un tecnico esperto, per assicurarvi che sia funzionale e montato correttamente. In caso contrario, provvedete immediatamente agli interventi di modifica. Ogni anno, l'impianto fotovoltaico deve essere sottoposto a dei test specifici che attestino la sua conformità e garantiscano la sua sicurezza operativa. Tali verifiche sono obbligatorie.
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