norme risparmio energetico

La prima fase delle norme sul risparmio energetico: l'Italia all'avanguardia

Da tanti anni ormai si parla a più riprese di norme sul risparmio energetico. E, in effetti, se ne parla in molti e differenti ambiti, da quello più propriamente legislativo a quello delle vicente interne ai condomini italiani ad un’altra lunga serie di fattispecie che sarebbe troppo lungo oltre che poco utile elencare in questa occasione. Diciamo piuttosto che, qualora volessimo tracciare una linea di inizio al nostro discorso da un punto di vista della sostanza e quindi se volessimo individuare una data a partire dalla quale si parla di norme sul risparmio energetico con un supporto legislativo alle proprie spalle dovremmo risalire al 1991. Ovviamente, nel corpus giuridico del nostro Paese c’è stato spazio anche prima per leggi inerenti all’argomento (come nel 1976) ma la prima legge abbastanza onnicomprensiva è stata la numero 10 del 1991, vale a dire quella sulle Norme in materia di usa razionale dell’energia.
Fino ai primi anni Novanta l'Italia ha rivestito un ruolo di primo piano nel risparmio energetico

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Dopo la metà degli anni Novanta c'è una nuova sensibilità globale

La seconda fase di norme sul risparmio energetico è legata al Protocollo di KyotoContrariamente a quanto potremmo pensare in materia di norme sul risparmio energetico il nostro Paese, spesso, purtroppo, fanalino di coda in molte graduatorie al livello europeo e comunitario, si è distinto in senso positivo apparendo proprio come un Paese all’avanguardia grazie alla legge del 1991 che abbiamo appena richiamato. In seguito a questa prima ondata di norme sul risparmio energetico tradotte in legge nella prima metà degli anni Novanta, una seconda ondata al livello internazionale è quello che riconosce nel Protocollo di Kyoto (1997) la sua bandiera e il suo trattata più conosciuto al livello internazionale. E, anche a questa seconda ondata, hanno fatto seguito una serie di leggi al livello comunitario e di direttive ad hoc volte ad armonizzare la tutela delle norme sul risparmio energetico al livello comunitario all’interno di tutti i Paesi membri.

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    norme risparmio energetico: La fase più recente di norme sul risparmio energetico ha un andamento molto più tematico

    L'intento dell'Unione Europea è armonizzare quanto più possibile la normativa in cigore nei Paesi membri Per quanto riguarda gli sviluppi più recenti, vogliamo sottolineare al nostro lettore che le principali considerazioni da fare sono le seguenti: da un lato gli interventi legislativi in materia di norme sul risparmio energetico a noi più recenti sono interventi quasi tutti armonizzati (nel senso che oggi non ci sono più iniziative isolate all’interno di uno Stato ma si procede in modo uniforme e al livello internazionale o, guardando più vicino a noi, al livello comunitario) e molto più settoriali. In effetti, a ben guardare, si tratta di un processo logico e consequenziale dell’affinamento delle norme sul risparmio energetico e delle tecniche in materia: all’affinarsi delle tecniche e delle esigenze segue infatti il settorializzarsi delle leggi stesse. E se volessimo rintracciare un esempio calzante potremmo parlare della nuove versione delle direttiva europea sul risparmio energetico degli edifici che è entrata in vigore nel 2010.



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