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Le stufe in maiolica sono delle stufe utilizzate da molto tempo, molto più delle stufe a gas o delle stufe elettriche.
Sembra che la loro storia nasca con i forni del pane. Strano? Ebbene, sembrerà ancora più strano sapere che i più antichi forni per il pane mai ritrovati risalgono al 2500 a. C. Questi erno costituiti da rami flessibili intrecciati e ricoperti di argilla e avevano una forma a cunicolo, con l’ apertura chiusa da una lastra di pietra. Nel tempo ovviamente questa tecnica si è evoluta, formando, pian piano, le stufe in maiolica come oggi siamo abituati ad intenderle. Per la costruzione di queste stufe, oltre all’ argilla, veniva usata anche la steatite, e infatti ancora oggi viene utilizzata da alcune ditte, soprattutto per formare le zone curve intorno alla bocca da fuoco. Queso tipo di roccia, infatti, è molto lavorabile, e ha anche un’ ottima resistenza alle alte temperature. Da quando venne integrata la maiolica nella realizzazione di queste stufe, esse cominciarono ad acquisire una forma sempre più simile a quelle delle stufe attuali. I primi pannelli radianti erano delel pignatte inserite in una struttura d’ argilla. Con il tempo le forme delle pignatte cambiarono verso forme più sqadrate, che permettevano di diminuire gli spazi in argilla e di aumentare la parte radiante in maiolica. Nel periodo gotico le stufe ormai erano completamente in maiolica, e la forma concava era stata sostituita da motivi a guglie. De'Longhi TRRS0715 Radiatore ad Olio Elettrico, 7 elementi, 1500 W, Bianco Prezzo: in offerta su Amazon a: 59,99€ (Risparmi 20,01€) |
Le stufe in maiolica sono delle stufe che vanno alimentate con molta legna in piccole dimensioni, perché altrimenti genererebbero una specie di falò, cosa che comporterebbe una rapida dilatazione , cosa che causerebbe le rotture nei punti critici e la deformazione dei congegni metallici utilizzati per facilitare l’ accensione durante le giornate di bassa pressione.
Le stufe di grandi dimensioni possono necessitare anche di due o tre giorni per entrare in temperatura. La prima accensione stagionale deve essere modesta e crescere fino al raggiungimento delle normali condizioni d’ esercizio. La legna utilizzata deve essere assolutamente secca, e per sicurezza sarebbe meglio utilizzare legna acquistata negli anni precedenti. La combustione della legna ancora verde genera uno strato vetroso di fuliggine, che riduce considerevolmente il riscaldamento dei locali. Il deposito continuato di fuliggine vetrificata può portare al restringimento del collegamento tra stufa e canna fumaria, e questo comprometterebbe seriamente il funzionamento e la sicurezza della stufa stessa. Per rimuovere l’ eventuale stato vetroso creatosi, è necessaria un’ azione meccanica molto decisa, prima battendo per rompere lo strato vetrso e poi grattando con una spazzola metallica per rimuovere ogni residuo.
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