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E' molto frequente, soprattutto in ambito di ristrutturazioni di edifici ed abitazioni, trovare elementi costituiti da amianto. Questo diventa possibile soprattutto quando si fa riferimento ad immobili che non hanno subito alcuna modifica da quando sono stati edificati. Per favorire la bonifica dell'amianto, sono stati previsti degli incentivi edilizi, soprattutto Ecobonus 65%, Riqualificazione energetica e Bonus Ristrutturazioni 50%. Amianto: incentivi per la rimozione a favore di chi ha intenzione di procedere con le operazioni di bonifica ma non ha intenzione di spendere eccessivamente. Proprio a ciò mirano gli incentivi previsti dalla Legge di Stabilità 2016, con cui si viene incontro alle esigenze di chi ha necessità di eliminare questo materiale. In senso concreto, in caso di opere di ristrutturazione che prevedono la bonifica dell'amianto, la detrazione ammonta al 50% del totale delle spese sostenute. In questo caso, però, esiste un limite: infatti la detrazione è possibile fino ad un ammontare della spesa pari a 96.000 euro che corrisponde al tetto massimo.
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L'amianto è sicuramente uno dei materiali più utilizzati in ambito edilizio per via delle sue ottime qualità tecniche. Le fibre di amianto, ovvero quelle che, anche semplicemente toccandole con le mani, si sgretolano e si diffondono facilmente nell'aria, possono essere presenti in alcuni tipi di pavimenti, oltre che nei rivestimenti dei camini, nelle tubature e in alcuni tipi di lastre di copertura. E' stata rilevata una discreta presenza di fibre di amianto anche all'interno di svariati tipi di intonaco, anche se è fondamentale specificare che l'amianto in sé non costituisce un pericolo. Infatti, la presenza di amianto non necessariamente corrisponde ad aria avvelenata: se in buone condizioni e costantemente monitorato, l'amianto è un normale materiale edilizio costitutivo. E' di grande importanza verificarne, periodicamente, lo stato e soprattutto evitare qualsiasi tipo di manomissione che possa comprometterne la funzionalità. Soprattutto va verificata la possibilità di disperdere pezzi nell'aria che potrebbero essere particolarmente tossici e velenosi per il sistema respiratorio dell'uomo: attenzione, quindi, nei casi in cui l'amianto si presenti come matrice friabile.
Prima di procedere con le operazioni necessarie alla rimozione dell'amianto, è importante effettuare delle operazioni preliminari. Bisogna, infatti, verificare l'integrità delle porzioni fibrose di amianto. Dopo aver individuato l'eventuale presenza di amianto che potrebbe essere inalato dalle persone, va immediatamente segnalato e bisogna poi mettere al corrente gli abitanti della zona o dell'edificio delle operazioni da effettuare e del pericolo legato ad esso. Verrà assegnato un responsabile del rischio amianto, previa segnalazione, così da poter avere delle precise perizie che indichino l'effettiva pericolosità della presenza dell'amianto. Numerose sono le ditte che si occupano delle operazioni di bonifica dell'amianto e tutte, prima di iniziare, dovranno stilare un preciso piano operativo. Questo andrà presentato all'ASL almeno trenta giorni prima dell'inizio dei lavori, in maniera tale che venga monitorato l'avanzamento delle operazioni.
Al termine, sarà necessario eliminare il materiale tossico in un apposito centro di stoccaggio.
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