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Specie se non si è professionisti della lavorazione del legno, è necessario adottare una serie di accorgimenti per evitare di farsi del male maneggiando una pialla elettrica. Per sua natura la pialla durante la lavorazione genera moltissime schegge di legno, anche molto sottili, che possono diventare molto pericolose se a contatto con occhi e vie respiratorie. E' bene quindi dotarsi di indumenti di protezione adeguati: mascherina a protezione del naso e della bocca ed occhiali da lavoro che proteggono gli occhi sia dalle schegge che dalle scintille prodotte dall'attrito. Anche una cuffia è necessaria per proteggere le orecchie dal rumore molto forte generato da questi macchinari. Nel caso il legno si blocchi tra il piano d'entrata e quello di uscita, NON adoperare mai le mani per sbloccare il pezzo, ma utilizzare l'apposito utensile. Come ogni strumento meccanico con parti taglienti in rotazione, vale sempre la regola della massima attenzione: ogni distrazione può rivelarsi infatti estremamente pericolosa.
Premesso che una pialla a filo è uno strumento professionale non per uso domestico, è possibile comunque rivolgersi al proprio falegname di fiducia per farsi fare lavori di piallatura necessari a far sì che il grado di finitura degli elementi semilavorati in legno sia tale da consentirne le successive lavorazioni fino alla realizzazione del prodotto finale (mobili, cornici, ecc.).
La pialla serve infatti a rendere perfetta la superficie delle tavole di legno: con essa non solo si riduce lo spessore, ma si possono anche eliminare le imperfezioni del legno grezzo.Un esempio è la classica piallatura di una tavola di legno. Solitamente se si acquistano presso un grossista, le tavole di legno non sono mai perfettamente a squadra (lati opposti paralleli e lati consecutivi a 90°). Questo è un problema dal momento che pregiudica la possibilità di assemblare con successo i vari elementi in legno, per costruire una cassapanca ad esempio. L'utilizzo di una pialla a filo consente di ricavare un perfetto parallelepipedo delle dimensioni volute: la pialla consente praticamente di "sbucciare" la tavola, come se fosse un frutto, limandone le dimensioni di partenza fino ad ottenere quelle necessarie al progetto. Si inizia piallando un lato della tavola: si appoggia la tavola grezza sul piano di ingresso e la si spinge verso le lame in movimento. I passaggi vanno ripetuti fino ad ottenere una superficie piana. Il passo successivo consiste nello squadrare a 90% un primo lato, ripetendo questa operazione per i restanti lati. La pialla a filo qui dimostra tutto il proprio valore dal momento che, grazie alle guide, l'operazione di squadratura si rivela semplice e veloce. L'utilizzo combinato della pialla a filo e di quella a spessore assicura un perfetto grado di finitura del legno ... ovviamente se entrambi gli strumenti sono guidati da mani esperte.
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