Metri

Caratteristiche:

Con il termine metro ci riferiamo a quello strumento per la misurazione delle lunghezze che ha una scala di riferimento espressa in metri. Si tratta, ovviaemtne, di un attrezzo abbastanza conosciuto, ma il nome non specifica le caratteristiche dello strumento, anche se quest’ ultimo è tanto noto. In linea di massimo questo termine è usato per strumenti pratici, con campi di misura che vanno da un 50 centimetri fino ad una decina di metri. Le risoluzioni vanno , invece, da un millimetro a circa cinque centimetri, in proporzione ealla lungheza complessiva dello strumento e alla precisione che si deve ottenere. ALl’ interno di questi limiti sistono tantissime tipologie di metri, che possono variare fra loro per la tecnica di misurazione di cui necessitano oppure semplicemente per il materiale di cui sono composte.

I metri possono essere realizzati in un unico componente oppure in più pezzi che poi vengono assemblati quando ce n’è bisogno, in modo da facilitare il trasporto. Altrimenti, possono essere costruiti in materiale plastico oppure in tessuto in modo da poter essere trasportati anche comodamente arrotolati.

IL termine “metro”, infatti, è valido sia per gli strumenti “rigidi” , che servono per la misurazione delle distanze lineari, sia quelli di tipo “flessibile”; invece adatto alla misurazione di superfici curve o delle circonferenze.

Qualsiasi sia la base del metro, cioè indifferentemente da se è flessibile o rigido, su di esso compare sempre una scala graduata, che può essere incisa, in rilievo o stampata, che generalmente inizia ad una delle estremità del metro stesso e può anche essere presente su entrambe le facce dello stesso, però in sensi opposti.

Ve ne sono, come abbiamo già detto, varie tipologie. Alcune le riportiamo qui di seguito, in modo da permettervi di comprendere bene la distinzione tra le stesse e da capire effettivamente quale sia lo strumento più adatto alle vostre esigenze.

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Righello metro:

Una tipologia di metro è la riga graduata. SI tratta di uno strumento molto semplice utilizzato ovviaemtne per la misurazione delle lunghezze e costituito da una barretta di materiale plastico o ligneo su cui è tracciata una scala graduata. I righelli di questo genere sono molto utilizzati anche nelle scuole, in particolare dai bambini o negli istituti con indirizzi artistici, e possono essere rigidi oppure flessibili. Nel primo caso si tratta di attrezzi sicuramente più precisi, come i metri ripiegabili, le aste metriche e e i righelli in generale, ma nel secondo caso si tratta di strumenti meno flessibili, che però permettono di effettuare misure su superfici leggermente curve.

Questo tipo di righe sono molto comuni, e sono usate anche in cancelleria o per il disegno tecnico e possono essere realizzate in plastica o in legno, e sono in genere molto economiche. In entrambi i casi sono comunque elementi di scarsa precisione, in particolare per i difetti di costruzione, e inoltre hanno la tendenza a deformarsi e rovinarsi durante l’ uso. Per un uso professionale, infatti, sono da preferirsi le scale metriche che vengono incise nel materiale con il quale è costituita la riga.

Per ridurre i problemi di deformazione o comunque dovuti all’ usura, in genere le righe vengono realizzate anche in alluminio in quanto questo può rivelarsi essere più resistente della plastica, ed è un materiale relativamente leggero.

Le righe destinate alle officine o ai laboratori meccanici necessitano di una resistenza anche maggiore, e possono essere realizzate in acciaio inossidabile. Comunque, questo tipo di righe hanno la superficie opacizzata perché, essendo lucente, il materiale che le compone potrebbe riflettere la luce provocando abbagliamenti durante la lettura.

Le righe più semplici, come quelle usate già dai bambini per i disegni a scuola, dispongono di una sola scala metrica, e sono utili per il fai da te perché sono molto pratiche, quindi adatti a quei lavori in cui c’è bisogno di una relativa precisione. Altri tipi di righe, sicuramente più precise e professionali, dispongono di due scale realizzate sui lati opposti, che partono in modo inverso ( in pratica, per una riga che misura circa un metro, dove su di un lato c’è il primo centimetro dall’ altro lato, in corrispondenza, c’è il centocinquantesimo centimetro). Per l’ uso risultano utili le misure standard anglosassoni, destinate alle officine che dispongono di una scala metrica. La risoluzione tipica di queste scale è il millimetro che ha risoluzioni migliori che perdono di significato per l’ oggettiva difficoltà dell’ oepratore.

Le scale possono essere realizzate a circa 20 °C, dal momento che altre temperature potrebbero cuasare dilatazioni del materiale.

In genere, l’ inizio della scala metrica coincide con una delle estremità della riga, cosa che permette un utilizzo più semplice per quanto riguarda strumenti piani.


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Metri flessibili:

Il metro da sarto è un tipico metro nastro che si utilizza specificamente in sartoria, dal momento che, essendo sottile, permette di misurare perfettamente le misure di un corpo , con precisione. In gneere viene riposto arrotolato.

Consiste in una striscia di tessuto plastificato la cui lunghezza è di circa 1, 5 metri e larga un paio di centimetri . In genere lo sfondo è bianco, o comunque di colori chiari, come il giallo o il verde, mentre i numeri scritti sono di nero e presenti su entrambi i lati, ma sempre in senso opposto come dicevamo prima per le righe. In genere le estremità sono rinforzate con delle placchette in metallo. Sul lato destro vi è una numerazione doppia che riporta sui numeri dispari una freccetta e qsu quelli pari un numero uguale alla metà di quello scritto.

Bisogna non confondere il metro da sarto con quello che serve per misurare la lunghezza dei tessuti, dal momento che questo è un righello massiccio di legno a sezione rettangolare, rigido e pesante, con le estremità rinforzate in metallo.

Il metro a nastro è un genere di metro che comprende sia il flessometro, dicui tra poco parleremo, che il metro flessibile. Come si evince dal nome, questo tipo di strumento possiede un nastro per la misurazione che è flessibile, sul quale viene tracciata una scala graduata. I metri a nastro possono essere in tela o in materiale metallico.

I metri a nastro in tela sono costituiti da una fettuccia di tessuto sulla quale viene tracciata una scala graduata, che può essere stampata sul tessuto oppure sul materiale plastico quando il tessuto viene plastificato. Questo tipo di metro è in genere della lunghezza di circa 150 centimetri e riporta la scala di misurazione su ambedue i lati, in modo che sia sempre pronto all’ uso. IN genre i nastri vengono realizzati in tela resistente plastificata, ma ultimamente si tende ad usare tessuti in fibra di vetro che garantiscono una resistenza migliore per l’ allungamento e una maggiore stabilità strutturale nel tempo. Nonostante questo, questi strumenti garantiscono un’ alta precisione. Il grosso vantaggio di questi metri, inoltre, risiede nel fatto che sono flessibili e permettono di fare rilievi anche su superfici che presentano curvature.

Il metro a nastro metallico, invece, è composto da una fettuccia di metallo, in genere in acciaio inossidabiledi circa 0, 15 mm di spessore, su cui viene tracciata una scala graduata, che può esere direttamente incisa sul metallo oppure, qualora il nastro è verniciato, stampato sulla vernice.

Rispetto ai metri in tela, questi strumenti presentano meno problemi durante l’ allungamento e per quanto riguarda la stabilità nel tempo . Sicuramente questo tipo di metro non ha la stessa flessibilità dei metri in tela o in plastica, anzi, per utilizzarli, è necessario fare attenzione, dal momento che l’ acciaio tende ad allungarsi e a piegarsi in modo permanentente.

IL flessometro è uno strumento molto comune realizzato essenzialmente con una rotella metrica e un nastro in acciaio, in cui una molla permette di arrotolarlo all’ interno dell’ apposito arrotolatore.

Questo tipo di nastro ha la caratteristica di possedere una curvatura che permette di mantenerne la rigidità. In questo modo può essere utilizzato come se fosse una riga flessibile.

Quando si necessita di utilizzarlo, questo metro può essere srotolato tirando il capo libero con delicatezza, liberando prima la frizione per evitare un usura precoce del nastro. Al termine delle attività, sbloccando la frizione, la molla richiama automaticamente il nastro. In questo tipo di strumenti l’ inizio della scala coincide con un’ estremità libera del nastro , bloccata da una staffa a L chiamata calciolo , che ha lo scopo da fungere da fermo durante l’ arrotolamento del nastro e di fornire una battuta che faciliti la misurazione.

Normalmente , in commercio si trovano flessometri che hanno una lunghezza variabile dai due ai dieci metri, con risoluzioni da 1 mm.


Metri ripiegabili:

Anche il metro ripiegabile è un’ altro strumento per la misurazione di lunghezze costituito da gruppi di righelli tenuti insieme alle estremità da delle piccole viti e, una volta ripiegati l’ uno sull’ altro, permettono di portare questo strumento in giro semplicemente tenendolo in tasca, dato che occupa circa dieci centimetri.

Questo strumento in genere viene realizato in legno, e in genere la scala graduata è realizzata incidendo il materiale e verniciando di nero le tacche e le indicazioni numerico. Questo preserva la lettura della scala, anche quando lo strumento risulta rovinato o usurato.

Oggi come oggi, gli strumenti in legno sono mlto comuni, anche se recentemente si tende a sostituirli con versioni economiche realizzate in plastica.

I singoli righelli hanno una lunghezza che varia dai dieci ai venti centimetri , mentre la lunghezza delle catena è quella dovuta all’ assemblato di un numero di pezzi che varia dai 5 ai 10 pezzi, e che hanno sempre la medesima lunghezza.

Sono inusuali versioni in metallo per via del peso , anche se raramente vengono utilizzati metri ripiegabili in alluminio.



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