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La lavanda è una pianta che cresce bene in una posizione assolata. Si può coltivare partendo dalla messa a dimora del seme o dalla piantumazione dei germogli che si acquistano in piccoli vasi.
Nel primo caso, è sufficiente procurarsi dei semi in bustina nei negozi specializzati nella cura delle piante. Il periodo migliore per seminare la lavanda è la primavera: scegliete una posizione che presenti sole per gran parte della giornata, e preparate il terreno qualche giorno prima della semina stessa. Il terreno deve essere infatti vangato e fertilizzato (va bene anche il concime a base di letame). I semi possono essere sparpagliati senza mantenere un ordine o una distanza: è bene però coprirli con un altro, sottile strato di terra. Terminate la procedura annaffiando a pioggia.Nel caso in cui si utilizzino le piantine, invece, è necessario scavare delle buche nel terreno e sistemarvi le piantine. La pianta si sviluppa a cespuglio, e attecchisce bene nei diversi tipi di terreno: per questo si raccomanda di tenere una distanza fra una pianta e l'altra di almeno venti centimetri, in modo che le piante stesse abbiano lo spazio necessario per crescere e per far sviluppare meglio i fiori. VERDELOOK Sempreverde® Point, Siepe Artificiale 1x3 m, Foglia edera, Decorazioni Giardino Prezzo: in offerta su Amazon a: 22,8€ |
La lavanda non ha bisogno, per la sua crescita, di molta acqua. Anzi, si raccomanda di fare in modo che le annaffiature non siano molto frequenti, in quanto il vero pericolo per la lavanda è rappresentato dal ristagno di acqua, che potrebbe far marcire i semi e le radici. Durante la primavera le piogge naturali sono sufficienti: in caso di siccità si raccomanda di annaffiare non più di un paio di volte al mese. Nel periodo estivo, è sufficiente dare acqua alle piante di lavanda una o due volte a settimana (mentre in autunno e in inverno, di solito ne annaffiature non sono necessarie). Una volta che le piantine iniziano a germogliare a partire dai semi, è necessario sfoltirle, eliminando le più piccole: in questo modo si andrà a creare la giusta distanza fra una pianta e l'altra, e tutte avranno così uno spazio sufficiente per svilupparsi in altezza e in larghezza, iniziando a sviluppare i primi fiori. Le piante di lavanda sono molto resistenti, e non necessitano di una concimazione particolare. Si può però aiutare la pianta durante il periodo della fioritura con un fertilizzante a base di azoto disciolto nell'acqua con cui si annaffia la lavanda, da utilizzare circa una volta ogni due mesi.
La lavanda fiorisce a partire dalla tarda primavera. I fiori sono caratterizzati da un aspetto a spiga, e dal forte profumo. Per questo motivo, vengono spesso usati per confezionare sacchetti profuma-biancheria e composizioni per la casa. Se è questo l'utilizzo che si desidera farne, i fiori devono essere raccolti tagliando tutto il gambo della pianta con l'aiuto di forbici apposite: si raccomanda poi di appendere i fiori all'ingiù per farli seccare, in un punto esposto al vento, ma non al sole diretto, che danneggerebbe i fiori stessi. Una volta secchi, possono essere tagliati via dal gambo e utilizzati per confezionare i sacchetti da mettere nei cassetti (in commercio si trovano appositi sacchettini di tela). È possibile anche conservarli in barattoli di vetro, se si usano per scopi alimentari.
Per usarli in cucina, i fiori possono anche essere freschi. Una volta tagliati, la pianta ne farà germogliare di nuovi. Nel caso in cui i fiori non vengano raccolti, arriveranno alla fine del loro ciclo vitale verso la fine dell'estate, quando seccheranno naturalmente sulla pianta. A quel punto, è consigliabile toglierli, in modo da far riprendere alla pianta un nuovo ciclo vitale.I problemi maggiori per le piante di lavanda sono causati da attacchi di funghi. Ne esistono di diversi tipi, tutti molto dannosi: è però possibile curare le piante colpite con l'utilizzo di prodotti specifici. Uno dei funghi più frequenti nelle coltivazioni di lavanda è quello chiamato "Septoria": la pianta malata si riconosce dalla presenza di alcune macchie scure sulle foglie. Per curare le piante malate, spesso è sufficiente eliminare le parti colpite e diminuire l'umidità (si può evitare di annaffiare la piante per un po'). I prodotti specifici devono essere utilizzati solo in caso di attacco particolarmente diffuso. Altri funghi che invece necessitano l'utilizzo di prodotti specifici sono quelli che ritardano la crescita della pianta stessa: in questo caso, la presenza dei funghi (fra i quali la "Rosellinia" e la "Phytophtora") si riconosce dal colore giallastro assunto dalle foglie. L'unica malattia che purtroppo non può essere debellata è l'attacco di un virus che causa l'ingiallimento delle foglie: purtroppo, in questo caso si rivela necessario estirpare la pianta.
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