La decomposizione degli elementi inquinanti ad opera del cemento biodinamico avviene grazie alle sostanze fotocatalitiche in esso presenti. In poche parole i raggi solari che si riflettono sulla superficie del cemento attivano la reazione fotocatalitica (grazie al biossido di titanio). Questa reazione stimola le particelle di ossigeno presenti nell’atmosfera, le quali a loro volta scompongono le particelle inquinanti trasformandole in carbonati e nitrati. La scomposizione di particelle ottenuta, a seguito delle piogge viene lavata via, assorbita dal terreno e rientra nel circolo biologico. Come si può notare la creazione di questo cemento biodinamico, associato ad altre misure attuate per ridurre il tasso d'inquinamento (guida targhe alterne, diminuzione temperatura riscaldamento etc.), con il passare del tempo si potrà godere di tantissimi vantaggi, a partire da un'aria più pulita e salutare.
Il prodotto è formato da TX Active, un principio attivo con proprietà anti inquinanti. A questo si aggiungono altri componenti derivati da riciclo, più additivi che mantengono inalterata la superficie e che idrofobizzano ed evitano la penetrazione dell’aria e dell’acqua all’interno della struttura. Per quanto riguarda la composizione del cemento biodinamico, esso è composto all’80% da materiale riciclato tra cui il marmo proveniente dalla cava di Carrara. Il TX Active, oltre a pulire le facciate degli edifici nei quali viene steso, presenta un principio foto catalitico che attiva le molecole di ossigeno, e sfruttando la luce del sole, decompone le molecole di inquinanti presenti nell’aria.
Le caratteristiche che contraddistinguono questo tipo di cemento sono tantissime. Prima di tutto vi è quella della fluidità. Questa caratteristica permette una facile lavorazione del cemento e la realizzazione di strutture edili molto particolari e originali. La seconda caratteristica è la resistenza. Rispetto alle malte tradizionali, il cemento biodinamico è più resistente alla compressione ( più di 60 Mpa) e alla flessione (più di 10 Mpa). La terza caratteristica è la durevolezza. Grazie a una matrice compatta e una ridotta porosità del materiale, il cemento non assorbe l’acqua e resiste agli agenti atmosferici, per cui non ci saranno i tipici fenomeni di risalita dell’acqua, muffa o altri tipi di infiltrazioni che solitamente tendono a ledere la caratteristica strutturale di una parete o di un edificio in genere.
Impiegare il cemento biodinamico sugli edifici della città significa creare una sorta di autopulizia dell’aria mediante l’eliminazione di smog e altri agenti inquinanti presenti nell’aria. Tradotto in termini semplici, significa migliorare la qualità della vita e conferire maggior benessere a tutti gli abitanti e allo stesso ambiente naturale. In seguito ad alcuni studi eseguiti da ricercatori nella città di Milano, essi affermano che ricoprendo il 15% delle superfici delle strutture con del cemento biodinamico si ha una riduzione dello smog di almeno il 50%. Ancora meglio, se con questo cemento innovativo si realizzano pavimenti stradali, si evita che gli agenti inquinanti (come lo smog) salgano verso l’alto e che si immettano nel circolo dell’aria.
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